Lenzuola pulite

4.3K 117 65
                                    

Mi siedo sul divano mente lui cambia le lenzuola anche dopo 10 volte che gli ho detto di non preoccuparsi e che potevo dormire sul divano,
che testa dura.

Torna un po' stanco e si appoggia alla porta, non so se sa quanto è sexy in quella posizione, ma mi fa pensare a certe notti passate.

« cosa c'è? Mi sono sporcato con la maionese?» si guarda la maglietta, « nono, non ti sei fatto niente » porto una ciocca nera dietro all'orecchio.

« hai sentito i tuoi? Intendo per avvertirli che non puoi uscire »
« io, ehm... sono da sola »
Il suo viso si fa cupo « oddio, scusami, non volevo... »
« non preoccuparti, non potevi saperlo » ricordarmi di loro, anche se li ho conosciuti poco mi rende malinconica e mi fa sentire abbandonata.
Si accorge che il mio pensiero è altrove.

Si avvicina, si siede vicino a me e mi abbraccia « scusami, posso capire com'è sentirsi così »
Si allontana di poco, i nostri visi sono a distanza di pochi centimetri e ha ancora le mani sulla mia schiena.

Lo bacio.

È come se non lo avessi mai fatto, non è deciso e sicuro come Spiderman, è un semplice ragazzo. 
Mi stringe a sé mettendo le mani sui miei fianchi, so che da solo non andrà più avanti di così quindi sposto una gamba e mi posiziono sopra di lui osservando la sua espressione piacevolmente sorpresa.

Sta reprimendo ciò che vorrebbe veramente fare,  una compagna di scuola non è come un incontro notturno dove nessuno sa la tua identità, fino ad ora.

Tiene ancora le mani sui miei fianchi, non ha intenzione di fare sul serio?
Se fossi troppo intraprendente inizierebbe a farsi due domande.

Rimaniamo in questa posizione per qualche minuto poi improvvisamente mi gira facendomi sdraiare sul divano e ponendomi sotto di lui, dalla sorpresa mi scappa un urletto e si stacca per chiedermi se va tutto bene, annuisco imbarazzata e ricomincio a baciarlo allungando il collo verso di lui.

Metto una mano sotto la sua maglietta e inizio a muoverla lungo i suoi pettorali per poi definitivamente togliergliela, lui un po' impacciato mi leva il dolcevita e osserva per un attimo il mio seno nel reggiseno.
« ehmmm... ti sei incantato?»
« si, cioè no assolutamente» e riprende a guardarmi negli occhi « sai che mi piacciono i tuoi occhi »
« si? Anche a me piacciono i tuoi » rispondo.
Riprende a guardarmi il seno, « ok, però ora basta eh  » dico un po' scocciata
« cosa? Si, ehm, si »
« cosa fai se tolgo il reggiseno, muori? »
« no, più che altro credo che potrei esplodere diciamo »
Gli tiro una pacca sul braccio muscoloso e irto di vene.

Lo bacio di nuovo e poi mi alzo, « mi hai distratta, peccato », si mette seduto e copre il cavallo dei pantaloni con un cuscino, mi giro con un mezzo sorrisetto.

« Sai che ore sono? » gli domando, si guarda il polso « quasi mezzanotte »
« allora sarà meglio che vada a dormire...»
« sisi certo, vuoi un pantaloncino o una maglietta? »
« si grazie »
Si alza e si risiede subito, « ora non posso, tra un attimo » mi metto a ridere.
« come posso aiutarti? » chiedo
« per prima cosa mettendoti su la maglietta, ti prego, mi stanno dicendo qualcosa »
« stupido! »
Mi passa la maglietta e la indosso velocemente
«ok, ora dimmi cosa c'è nel lavello » continua, non capisco cosa c'entri ma mi alzo, controllo il lavello ed elenco le pentole e i piatti sporchi uno per uno.
« si dai sta funzionando » esclama sollevato.

Dopo qualche minuto siamo in camera, apre il cassetto, tira fuori una maglietta bianca e me la porge, la prendo toccandogli la mano con dita lunghe e sottili ma forti e noto qualche taglio.

Mi passa anche un paio di pantaloni lunghi rosa con tanti piccoli disegni di hello kitty.
Mi scappa una risata « ma questi... cosa, come fai ad averli? »
Non si era accorto che effettivamente avere dei pantaloni di hello kitty non é molto virile. Si gira verso di me e con fare un po' indeciso dice « mi piace indossarli, sono... morbidi! » si rigira immediatamente verso il cassetto.
« sono carini » rispondo con un sorriso.
Tira un sospiro di sollievo.

Esce dalla stanza, mi cambio posando i vestiti che indossavo sulla scrivania poi esco dalla stanza.

Peter sta lavando i piatti e ha gli avambracci dentro l'acqua. Cerco di fare rumore tossendo, si volta « ciao, vai a dormire? »
« si, stavo per... ma, scusa, vuoi una mano? »
« nono, me la cavo » risponde sorridendo, mostrandomi il piatto pulito che aveva appena lavato, non credo sia abituato a farlo, lo deduco dal lago che c'è intorno ai suoi piedi.

Prima di andarmene avrei voluto salutarlo, però non vorrei neanche bagnarmi le calze.
Mi avvicino un po' , guarda a terra e nota l'acqua che ha accidentalmente versato stupito, mi fa gesto di avvicinarmi e mi prende la mano « salta » mi suggerisce, «ma non credo che arriverò lì... » rispondo titubante, « fidati ».

I suoi occhi sprigionano bontà, salto e mi prende in braccio facendomi atterrare sui suoi piedi « così non ti bagni » dice, sono ancora aggrappata alle sue braccia, il mio seno è premuto contro il suo petto e cerco di non appoggiarmi col didietro al lavandino bagnato.
Avvampo per il doppio senso che mi era venuto in mente sentendo la sua frase dolce e innocente, non credo se ne sia accorto, spero.

« Ecco... buonanotte » farfuglio guardando in basso, posa un dito sotto il mio mento spingendolo in alto, i nostri sguardi si incrociano, divento bollente, maledetta me che effetto mi fa!
« Buonanotte » pronuncia, l'acqua che cade dal suo dito mi scorre lungo la pelle facendomi rabbrividire.

Mi guarda poi sposta lo sguardo, sorride facendo passare la lingua sui denti, ritorna su di me e mi bacia.
Pone una mano sulla mia vita bagnando tutta la maglietta e sorprendendomi.

Mi stacco « dormi con me stanotte » , ritorna il ragazzino impacciato che é in lui « ne sei sicura? »
« si, non voglio rimanere da sola »
« va bene » accarezza le mie braccia e mi guarda come se fossi un cucciolo smarrito.

Mi sento un po' in imbarazzo quindi cambio argomento « non é che hai del dentifricio per poter lavarmi i denti? »
« e lo spazzolino, non lo usi? »
« si cretino, solo che non volevo fartene aprire uno nuovo solo per me »
« ma va, non farti problemi su ste robe »

Mi prende in braccio a principessa, fa un salto e mi porta in bagno, mi sarei dovuta stupire di quel salto però conoscendo il suo "segreto" mi é sembrata una cosa normale.

Mi posa e ci laviamo i denti
« beh, vieni a dormire quando hai finito di lavare i piatti » dico e poi ci dirigiamo verso stanze diverse.

Incontri segreti 🕸 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora