Il cortile della scuola può essere paragonato a una discoteca all'aperto soltanto senza musica, luci e in compenso una grande dose di volti terrorizzati.
A me è successo più volte di fronteggiare minacce di questo genere, ma mai da sola, in un modo o nell'altro arrivava sempre Peter a salvarmi.
Lui è più bravo di me, ce la farà, ma quel raggio avrà avuto ad occhio e croce il diametro di mezzo metro. Per essere più chiara: se Peter venisse colpito sarebbe tagliato a metà e qualche garza non basterebbe come la volta precedente.Il fatto che mi colpisce di più è che sia pieno giorno e così vicino alla nostra scuola.
Tutto a un tratto ho quasi la sensazione che possa essere una trappola...
Non si sono sentite urla riflettendoci su.
Trasalisco.
Sono terribile, l'ho spinto ad andare lì, a cadere in una fragorosa trappola. Lui starà solo pensando alle vite da salvare.
Forse mi sto sbagliando, vorrei essere nel torto, quanto lo vorrei... tuttavia non posso permettermi di ignorare questo timore e lasciarlo da solo.
Come faccio, come faccio?
Non posso scappare da scuola e corrergli incontro per cercare di salvarlo per troppi motivi: primo di tutto non mi è permesso, ma questo poco conta, oltre che a lui rivelerei a tutti la mia identità e non riesco ad immaginare una situazione peggiore per me.Il tempo scorre ed io sono persa nel mio mondo a pensare solo a me stessa, come al solito.
Lui va a combattere per salvare vite ed io neanche mi preoccupo della sua.Mi faccio ribrezzo da sola.
« D-Diana, sei sbiancata, è tutto ok? » mi sventola una mano davanti al volto Carla.
Luke mi poggia una mano sulla spalla « hai un calo di zuccheri? Febbre? »
Scuoto la testa « nono, grazie ragazzi sto bene, ora devo and- »
Un assordante boato interrompe la nostra conversazione, ci voltiamo immediatamente in direzione dell'esplosione. Il mio corpo inizia a tremare al solo pensiero che Peter sia là, forse sotto alle macerie.
Senza proferire parola inizio a correre fuori dal cortile della scuola, il prof e i miei compagni urlano di tornare indietro ma non c'è verso: non mi tirerò indietro.
Fino a poco fa avevo le idee estremamente confuse, ora però ho solo una chiara immagine in mente ovvero Peter.Le gambe continuano a tremare ma non mi fermo, corro senza sosta, la terra scorre sotto ai miei piedi; ho paura, non ho mai visto un raggio di queste dimensioni, a dire il vero dire che ho paura è poco. Sono terrorizzata.
Arrivo davanti alla casa e mi faccio largo tra le macerie e i muri rimasti ancora in piedi.
Li vedo, sono in tre; che bastardi tre contro uno. Premo i palmi sul terreno in loro direzione
« State lontano da lui bastardi » urlo dalla rabbia, scappano quasi ridendo. Non provo neanche ad inseguirli, il mio pensiero è un altro adesso.
Urlo straziata « Spiderman, Spiderman, dove sei??? »
Nessuna risposta.
« ti prego rispondimi, dimmi dove ti trovi » continuo sull'orlo di una crisi nervosa.Ricomincio a correre all'interno della casa cercandolo.
Mi avvicino ad un cumulo di macerie alto più di due metri.
« dimmi che non sei qui sotto » mi lamento preoccupata.Com'è possibile che nessuno abbia ancora chiamato la polizia, o non sono abbastanza forniti per venire qui?
Mi arrampico sulle macerie e le disintegro riducendole in polvere più in fretta possibile.
Vedo la sua gamba.
L'ansia penetra in ogni parte del mio corpo, mi immobilizzo.
Perché non risponde?
Inizio ad urlare ancora più forte « mi senti?!?! Rispondimi per favore, rispondimii »
Niente.Giro attorno al cumulo di macerie e distruggo tutto ciò che si trova sopra di lui.
È privo di sensi, almeno spero.
Mi inginocchio di fianco a lui e sorreggo con una mano il suo volto.
Gli scuoto la testa coperta dalla maschera.
I miei occhi si riempiono di lacrime « Spiderman, S-Spiderman, rispondimi, sei vivo? Si che sei vivo, dimostramelo per favore » dico singhiozzando.
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Incontri segreti 🕸
FanfictionDiana, una ragazza che per mantenersi attua furti in giro per il Queens, durante una delle sue rapine incontra Spiderman pronto a catturarla, ma la situazione non va come previsto... Storia spinta!!!! Se vi piace lasciate un like e commentate per su...