Capitolo 16

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-Non provare a toccarla- dico e subito il ragazzo moro la lascia e viene verso di me.

-E tu saresti...?- mi chiede. Il suo alito puzza, alcool.

-Non importa chi sono. Ho detto di lasciarla stare, è ti conviene ascoltarmi- dico.

Il ragazzo accanto a me fa un certo all'altro, che prende i polsi di Emma con una mano e le da uno schiaffo con l'altra.

Con una spinta lo allontano da Emma, che cade a terra. Gli tirai un pugno in faccia e cade a terra anche lui.

-Styles- dice il moro.

-Sapevo che saresti tornato- ride.

-Non sono tornato per vedere voi, sappilo. Ho chiuso con le cazzate- dico e ride di nuovo.

Gli tiro un calcio in mezzo alle gambe e cade tra i cespugli dietro.

Vado da Emma e la prendo in braccio.

-Emma, guardami. È tutto finito. Ci sono io ora- dico e le accarezzo una guancia.

-Loro...loro volevano...?- dice con voce spezzata.

Odio vederla in questo stato, sembra così vulnerabile..

-No- rispondo semplicemente.

-Perché mi hanno picchiata?- dice singhiozzando.

-Erano ubriachi, non avevano idea di cosa stavano facendo- dico.

Entriamo in casa e Paul corre da noi.

-Che cosa le è successo?- chiede mezzo arrabbiato, mezzo preoccupato.

-È andata nel bosco- gli sussurro -la porto in camera sua- dico e Paul annuisce.

Vado in camera sua e la appoggio sul letto.

Vado verso la porta per andare a prendere il necessario per medicarla.

-Dove vai?- mi chiede prima che io esca.

-Vado a prendere delle bende per te- rispondo ed esco dalla camera.

Quando torno Emma è in piedi davanti alla finestra, che guarda fuori.

-Mi hanno picchiata e strappato i vestiti. Ma quello che mi hanno detto prima mi ha fatto più male. Perché non ho ascoltato mio padre?- dice dopo che mi sono avvicinato, senza guardarmi.

-Che ti hanno detto?- chiedo, un po' spaventato.

-Loro sanno chi sono io è sanno chi è mio fratello- dice e si gira verso di me.

Ha gli occhi pieni di lacrime e il nero del trucco è sbavato sulle sue guance.

-Non capisco..- Dovrebbe sapere che anch'io li conosco, ma non ha accennato nulla, per ora..

-Louis era uno di loro!- urla e io indietreggio.

-Emma, calmati-

-Ok, hai ragione- dice e fa un respiro profondo.

-Ora siediti sul letto e poi ne parliamo, ok?- dico dopo averle preso le mani.

EMMA'S POV

Mi siedo sul letto e sospiro di nuovo.

Harry inizia a fasciarmi le braccia e poi mi disinfetta le ferite sul viso.

Quando finisce si gira per buttare le cose.

Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio, come se non lo facessi da anni.

Quando ci stacchiamo, Harry mi pulisce gli occhi e mi accarezza la guancia.

-Ora va meglio- sorride.

-Ti va di...insomma...stare qui con me stanotte? Sai, ho un po' di paura...- chiedo timida.

-Speravo che me lo chiedessi- sorride di nuovo.

-Hai il sorriso più bello del mondo Harry- gli dico.

-Mai quanto il tuo- si passa una mano tra i capelli.

-Non iniziamo a fare come quelle coppiette "Io ti amo", "No, io ti amo di più", bla, bla, bla- dico e ridiamo.

-Sì, hai ragione. Sono odiosi- ride ancora.

Changes||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora