Quando sono sola, come ora, mi ritrovo a rivivere la scena della morte di mia madre, involontariamente.
Le urla di mia madre mentre cade dalle scale, sono forti tanto quanto lo erano dal vivo 12 anni fa.
È brutto pensare a queste cose, ma ancora non riesco a perdonare mio padre.
Proprio mentre mi siedo alla scrivania, ecco che entra mio padre.
-Cosa vuoi?- chiedo scontrosa.
-Niente..Volevo solo dirti che la cena è pronta..- dice intimidito.
-Ok- rispondo secca.
-Emma, possiamo parlare un attimo prima di cenare?- mi chiede tutto d'un fiato.
-Noi due, da soli?- chiedo perplessa e annuisce.
-Sono passati 12 anni dalla morte di tua madre, per quanto ancora andrai avanti a non parlarmi?- chiede.
-Magari per sempre. La mamma mi ha detto di non parlare con gli assassini- gli rinfaccio.
-Senti, tu credi che abbia ucciso mia moglie volontariamente? Perché avrei dovuto farlo? Non mi hai mai lasciato spiegare, quindi ora stai qua e mi ascolti- dice severo e io mi rassegno.
Un po' ha ragione. Non l'ho mai lasciato raccontare la sua.
-Allora, la sera dell'inicidente ero tornato a casa dal lavoro, come al solito. Quella volta, però, in ufficio c'era stata una festa di addio per il nostro capo, che entro breve si sarebbe trasferito in America. Avevo bevuto un po' troppo, quindi, quando tua madre mi ha "sgridato" perché avevo bevuto, io l'ho spinta via, non sapendo che dietro di lei c'erano le scale- spiega triste.
-E le urla che mi hanno svegliato?- chiedo.
-Abbiamo discusso un po' prima che la spingessi dalle scale. Si era lamentata del fatti che lavoravo troppo e che non c'ero mai per te e Louis- dice con gli occhi lucidi.
-Emma, non sai quanto mi dispiace per quello che è successo. Ma, oltre a chiederti scusa per tutto il resto della vita, non so proprio cosa fare per farmi perdonare- appena finisce la frase lo abbraccio.
Di sicuro si aspettava di essere mandato affanculo o robe del genere, ma è stato sincero, si vede, quindi gli credo.
Scendiamo in cucina per cenare e tutti sono sopresi di vedere che finalmente io e papà parliamo e ridiamo insieme.
-È proprio bello stare in famiglia- affermo.
-Una famiglia più due amici- aggiunge Niall.
-Finalmente hai risolto la faida con papà, sono felice per voi!- esclama Louis.
Harry non parla, è così silenzioso da quando ha sentito la chiamata con mia nonna, chissà cosa starà pensando...
Dopo un po' che lo fisso, se ne accorge e mi sorride.
Cazzo, che bel sorriso, gli si illuminano gli occhi quando sorride così. È bellissimo.
-Vero Emma?- Louis interrompe i miei pensieri.
-È? Ehm.. Certo, sisi, sono d'accordo- rispondo un persa.
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Changes||Harry Styles
FanfictionEmma, il fratello Louis, il migliore amico Liam, i nuovi inquilini, Harry e Niall, il compagno di classe fastisioso Zayn. La vita di Emma non sarà più la stessa dopo che avrà incontrato Harry-o forse riincontrato...-Cosa succederà tra i due? Il dest...