Changes||Harry Styles

Capitolo 13

Ho gli occhi bagnati e ho molto caldo.

Vicino a me, Harry è seduto sul mio letto, con una mano sulla mia spalla.

-Emma, tranquilla. Era solo un sogno- mi rassicura e lo abbraccio.

-Mia madre..lei era qui..con me- piango tra le sue braccia.

-Shh, non pensarci- mi accarezza i capelli.

-Ma era tutto così vero..voglio vedere mia mamma- sembro una bambina di 5 anni, dio santo. Che figura di merda.

-Non puoi, e lo sai bene. Non potrai più vederla, ma sarà sempre nel tuo cuore, è questo l'importante. Lei ti sarà sempre accanto. Pensala così: lei è il tuo angelo custode- dice dopo essersi staccato da me e io smetto di piangere.

-Hai ragione Harry. Grazie mille- mi asciugo le lacrime e lo abbraccio di nuovo.

-Ora fammi un bel sorriso- dice e sorrido più che posso.

-Questa è la Emma che amo- dice e si morde il labbro inferiore, come se avesse detto qualcosa di sbagliato.

-Tu...non sei come Ed, vero?- chiedo dopo un po' di silenzio.

-Io SONO Ed e Ed è sempre stato Harry. Siamo la stessa persona, Emma. Puoi chiedermi se sono cambiato, allora ti rispondo sì. Ma non sono un'altra persona. Io sono sempre stato Harry, solo con un altro nome- spiega. Io mi limita ad annuire, sono senza parole.

-Allora sono le cinque e mezza, se ti cambi veloce, ti porto in un posto- dice rompendo il silenzio.

Non faccio in tempo a rispondere, che lui è già scappato fuori.

È un cretino. Il cretino più bello del mondo, e non potrei amarlo di più.

Mi metto un paio di jeans e un maglioncino azzurro che mi ha regalato una mia amica per il mio scorso compleanno e mi infilo le mie fidate converse. Mi precipito di sotto ed esco mettendomi il giubbino.

Entro nella macchina di Harry e partiamo.

Dopo dieci minuti di strada arriviamo in un bosco. Non è molto buio, d'altronde sta sorgendo il sole..

Camminiamo per circa cinque minuti e ci troviamo in una grotta buia.

Harry si allontana un attimo e in un secondo la grotta si illumina.

-È bellissimo- dico continuando a girarmi intorno.

-Lo so, è il mio rifugio. Tutto ciò che vedi è stato costruito da me..e mio padre- spiega. Si avvicina a me e mette le mani intorno alla mia vita.

-Perché mi hai portata qui?- chiedo e metto le mie mani attorno al suo collo.

-Volevo farti dimenticare i tuoi problemi per un attimo. E mostrarti una parte di me che nessuno conosce...- dice.

-Io mi fido di te. E se mi dici che sei cambiato, ti credo- dico e chiude lo spazio tra i nostri corpi.

-Mi farai impazzire, lo sai?- dice sorridendo.

-Lo so- rido e lo spazio tra i nostri vidi si chiude velocemente.

Le nostre labbra si incotrano e si incastrano perfettamente. Un bacio perfetto. Non potrei essere più felice.

Quando ci stacchiamo, Harry ha le guancie arrossate e i capelli un po' spettinati. Inizio a ridere.

-Perché ridi?- chiede, un po' infastidito.

-Sei buffo- rido ancora e gli stampo un bacio sulla labbra.

-Ti amo, Emma- dice.

-Ti amo, Harry- rispondo.