Capitolo4

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Azzurra pov's

Leo: Azzurraaa. Mi richiamò lo chef, non ci credo, sempre io non è affatto giusto.
"io": Ho capito arrivooo. Risposi cosí sapendo già le intenzioni del ragazzo.
Mi alzai dal mio letto ed aandai in cucina dove si trovava Leonardo intento a preparare qualcosa da mangiare.
Leo: Az (è l'orribile soprannome che mi ha dato) mi prenderesti il sale lí in alto?. Mi disse indicando una delle mensole.
"io": Leo sono una nana, non ci arrivo.
Leo: dai perfavore Azzurra. Mi pregò lui.
"io": E va beeene. Sbuffai
Aprii l'anta e vidi il sale lí sopra in bella vista. Tanto vale tentare. Pensai coraggiosa.
Sono una persona atletica ma arrivare fino lassú era proprio impossibile.
Tentai di prenderlo salterellando e allungando il braccio.
Ad un certo punto sentii due mani grandi prendermi per i fianchi e sollevarmi fino all'obiettivo. Pensai fosse Leo ma appena mi posò giú mi girai ed era GIOVANNI!!
"IO": grazie Le...Sangio?!?! Grazie...eh...si...cioè. L'ennesima figuraccia.

Sangio pov's

Avevo appena finito lezione con il mio prescescelto prof Rudy e la vocal coach, entrai in casa e vedendo Azzurra in difficoltà decisi di farla spaventare un pò, la tirai su per i fianchi, era leggerissima e quel contatto con la sua pelle nuda mi fece rabbrividire.
Si imbarazzò parecchio, lo natai dal rossore che le si era formato in viso. Cosa mi sta facendo questa ragazza?
Appena la misi giú balbettò qualche parola incomprensibile palesemente in difficoltà.
Mi misi a ridere, un pò per la situazione, e un pò per sdrammatizzare il momento.
La ragazza rise a sua volta. Mamma che bella che è. È una delle ragazze piú belle e semplici che io abbia mai visto. Sul serio.

Arrivò la sera e il nostro gruppo si riuní in una delle stanze, quella delle ragazze presumo.
Mi trovavo veramente bene con i ragazzi però non ci conoscevamo ancora profondamente.
Abbiamo approfittato quindi del momento libero per parlare un pò di noi.
Evandro: allora io faccio delle domande e uno alla volta rispondiamo sinceri. Tutti noi annuimmò in gruppo e iniziziammo.
Ev: iniziamo col botto. Situazione sentimentale?
Kika: felicemente fidanzata
Raffi: solo come un cane
Arrivò il mio turno e con il pensiero della mia ex mi irrigidii immediatamente. Occhi lucidi. Poi scappai via, non amavo farmi vedere fragile dalle persone.
Andai in bagno, con un colpo secco chiusi violentemente la porta alle mie spalle e mi accucciai a terra strisciando contro il muro. Non piangevo spesso, ma avevo bisogno di farlo in quel momento.

Sentii la porta alle mie spalle cigolare aprendosi lentamente, io sempre con le mani in faccia esclamai:
"io": chiunque tu sia vattene, perfavore.
X: Sangio che succede?
"io": niente vattene. riconobbi quella voce "Azzurra", mi dispiacque trattarla cosí ma non volevo parlare con nessuno.
Azzurra: so che non ci conosciamo per bene ma io sono una di quelle persone che non sopporta vedere soffrire le persone, di qualunque cosa si tratti per favore, parla, sfogati, non tenere tutto dentro Giovanni, facendo cosí non risolvi praticamente nulla, io sono qui, ora Rispondimi.
"io": Azzurra é complicato, non credo che tu riuscirai a capire la situazione. Dissi togliendo le mani dalla faccia.
Azzurra: credi sul serio che io non abbia mai sofferto per qualcuno Gio, dietro al mio essere sempre cosí buffa e allegra c'è un mondo dietro, di sacrifici, di solitudine, di lacrime e notti insonne. Io ho pianto tanto e questo mi ha aiutata parecchio, io ora vorrei aiutare te, non meriti di soffrire, nessuno merita di soffrire.
Disse queste parole quasi urlando e con ormai decine di lacrime sul suo volto. Non mi piaceva vederla cosí.
Mi alzai in piedi e con un gesto inaspettato la abbracciai piú forte che potevo per dimostrarle che in cosí poco era diventata cosí tanto per me.
Azzurra: ti voglio tanto bene Sangio. Ti voglio conoscere meglio.
"io": anche io Azzurra. Dissi piú sincero che mai.
Andammo in camera mia, la feci accomodare sul letto e le spiegai tutto sulla mia vita, lei della sua.
Mi trovavo cosí bene.
Ridemmo e chiacchirammo piú del previsto, e senza accorgenerce ci ritrovammo abbracciati stesi appiccicati.
"io": Azzurra!? La richiamati ma girandomi la vidi a dormire lí mentre teneva stretto il mio braccio. Che tenera.
Decisi di lasciarla cosí e di addormentarmi anch'io.
Chiusi gli occhi e mi feci cullare dalle braccia di morfeo inebriato dal suo profumo.

"Intanto dagli altri"

Esa: ragà é ora di andare a nanna, domani avremmo le lezioni!
Tutti: sí, andiamo dai!
Si alzarono e assonnati andarono ognuno nelle proprie camere.

Pov's Esa

Aprii la porta della stanza e vidi Azzu e Gio dormire abbracciati.
Che belli! Sussurrai felice per loro.
Sono sicuro che nascerà qualcosa tra i due. Gli sguardi non mentono mai!

Spazio autrice
Ecco ragazzi nuovo capitolo, fatemi sapere se vi piace nei commenti.
E se volete potete darmi un pò di consigli!!

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