Capitolo58

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Trascino le valige fuori dall'hotel lentamente vista la mia stanchezza mattutina.
Tra un ora ho il treno che mi porterà dritta verso Milano.

Piano piano tutti stanno uscendo dalla struttura e ci si inizia a dirigere via.
Sono sicura che i rapporti non si rovineranno, non quelli piú importanti.
Vedo Giulia che apre il cancelletto e mi viene in contro pimpante e sorridente.
Io: ehi, a che ora hai il treno? Chiedo dopo averla abbracciata.
Giu: tra pochissimo, anzi se gli altri non si sbrigano a scendere rischierei di non poterli salutare.
Annuisco.

Siamo tutti o quasi...ah eccolo.
Io: la principessina non trovava cosa mettersi immagino. Posiziono le meni sui fianchi e lo guardo.
Ride e senza il mio consenzo avanza e mi schiocca un bacino.
Sangio: buongiorno anche a te.
Sorrido come una bimba.
Io: buongiorno. Cedo al suo faccino abbracciandolo forte con le mani sul suo petto.

Ci avvicinamo alla stazione a piedi. Si respira aria buona questa mattina, freschezza e tranquillità.
Dopo tanto dentro una casa facendo avanti e indietro tra palco e sala prove un pò di libertà mancava.

Approposito della proposta di lavoro che ho avuto sono stata informata che il tutto inizierà nel 2022, precisamente a Gennaio.
Non posso essere piú felice e orgogliosa del mio percorso e di ciò che mi aspetta.
Approfitterò di questa estate e dei mesi successivi per riposare un pò e continuare con i soliti allenamenti.

Con Sangio è tutto apposto, abbiamo parlato nelle ultime settimane su cosa fare e ragionevolmente abbiamo deciso che vivremo tutto al massimo senza complicazioni...noi siamo cosí, teniamo accesa la fiamma attraverso i piccoli momenti.
Ci vedremo ogni due settimane fino all'estate dove magari andremo in vacanza assieme.
E poi chi lo sa...vivere insieme quando inizierò a lavorare non sarebbe male.

Se mi avessero detto che mi sarei innamorata e che avrei voluto vivere con qualcuno probabilmente avrei riso, ma ora sono strettamente convinta di volerlo piú di ogni altra cosa.
Mi sento pronta e abbastanza responsabile per farlo.

Tra un pensiero e l'altro siamo arrivati alla stazione ed è arrivato il momento meno piacevole di tutti.
Sospiro forte...

Io: ragazzi...siete forti e fuori da qui avrete tutti un futuro, abbiamo raggiunto i nostri obbiettivi e li abbiamo sfruttati al massimo, sembra banale da dire ma vi voglio bene e penso che mi mancherete a prescindere tutti...ora la smetto che sennò piango di nuovo.

Per Giulia è ora, Roma l'aspetta.
Giu: sei stata la mia spalla Azzu, non smetterò mai di volerti bene e casa mia è aperta vieni quando vuoi. Ci salutiamo abbracciandoci come due sceme.
Io: cioè scema del mio cuore, lo stesso vale per te.
Le mando un bacio con la mano prima che lei salga sul treno e sfrecciare via.
Che ragazza magnifica.

Ale e deddy vanno via cinque minuti dopo e li saluto entrambi e anche se non avevamo tutto questo gran rapporto penso che deddy sia stata lo stesso una persona a cui ho voluto bene.
Con Ale invece avevo legato soprattutto in quest' ultime settimane del serale, farà molta strada come ballerino. Persona fantastica.

Io: Luchetto ricorda che voglio venire qualche giorno a Napoli quest'estate. Dico facendolo ridere.
Aka: ti aspetto con ansia allora.
Mi stringe e parte anche lui.

Lo guardo mentre mi saluta dal finestrino...è arrivata la parte piú dolente.
Io: ebbene sí...ci dobbiamo salutare.
Appoggio le mani sulle mie spalle e lui sul mio viso.
Vedo una lacrima che scorre sul suo viso.
Io: giuro che ti metterei in valigia se potessi ma al solo pensiero che ci rivedremo e potremmo stare tranquillamente insieme mi sento sollevata.
Lo bacio anticipando.
Mi stringe in modo casto i fianchi e schiaccia maggiormente i nostri visi.
La paura di perderlo c'è...ma il sentimento è doppiamente piú forte.

Sangio: ti giuro che ti penserò ogni secondo di queste due settimane e poi prenderò il primissimo treno e correrò da te.
Mi sposta i capelli dal viso e mi guarda negli occhi.
Io: ti aspetto a braccia aperte.
Appoggia la sua fronte alla mia.
Sangio: Ti Amo.
Io: Ti Amo.

Sento il sapore delle sue labbra l'ultima volta prima di salire sul treno e guardarlo allontanarsi dal finestrino. La sua immagine si fa sempre piú piccola fino a sparire.
Mi volto in avanti e mi asciugo le lacrime.
Un giorno non ci sarà piú questa tristezza di fare avanti e dietro per vederci.

Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalla stanchezza.

...

Tra pochi minuti potrò riabbracciare i miei e mia sorella.
Mi era mancato gironzolare per Milano senza una meta o prendere un gelato in tranquillità.

Casa dolce casa.
Il giardino perfettamente curato da mia madre è sempre lo stesso o forse c'è qualche piantina in piú.

È l'ora di oltrepassare la porta e un sorriso si piazza sulle mie labbra.
Apro la porta e neanche il tempo di posare le valige che quella peste di mia sorella è sprofondata tra le mie braccia.
Sor: tataaaaa mi sei mancata tanto. Mi abbasso per raggiungerla e le prendo il visino tra le mani lasciandole un tenero bacio in fronte.
Sposto lo sguardo altrove e la mamma super emotiva come sempre è scoppiata in un pianto rumoroso.
Apro le braccia e avanzo verso di lei abbracciandola piú forte che posso.
Io: quanto sei bella mà. Accarezzo la sua nuca senza lasciare la presa.
Ma: amore mio sono cosí fiera di te che non immagini.
Questa volta è lei a staccarsi e a guardarmi dall'alto verso basso.
Io: sí mamma sono sempre io, piú cresciuta ma sempre me stessa.
Ma: e sempre piú bella vedo.
Faccio un cuoricino con le mani e ridiamo insieme.
Ma: papi dov'è? Chiedo con aria curiosa e spazientita.
Ma: è in camera a riposare.
Mi risponde con sorriso sincero.

Io: vado a fargli una sorpresina allora. Saltello contenta verso la stanza e la apro senza emettere troppo rumore.
Dorme...ma dai...quando mai.
Io: dormi pure quando ci sono io? Dico con tono alto allo stipite della porta.
Lui emette qualche suono con la bocca di lamento prima di aprire leggermente gli occhi.
Io: eh sí la peste è tornata.
Si alza un pò assonnolito e mi viene in contro e subito dopo mi solleva da terra stritolandomi come quando ero bambina.
Io: papà...papi...mi stai strozzando cosí.
Pa: mi sei mancata tanto amore mio.
Io: anche a me pà. Ci stacchiamo e finalmente mi reco nella mia camera per appoggiare le valige.

Si...mi era proprio mancata la mia casa.

Spazio autrice
Ecco qua il nuovo capitolo.
Non vi spoilero niente perchè siamo agli sgoccioli.
Spero vivamente che vi sia piaciuto e ci sentiamo non so quando.
Sono letteralmente immersa tra verifiche ed interrogazioni.
Bacioni!!!

È Amore? //Sangiovanni//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora