Capitolo43

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Azzurra's pov
È incredibile come io sia passata ad odiare Tancredi a parlarci intere mattinate visto che siamo quasi gli unici a svegliarci prima delle 6:30.
Mi sono ricerduta in realtà, non so nemmeno io il motivo delle sue scenate all'inizio e non so nemmeno il perchè lui sia cambiato in cosí poco tempo.
Forse si sarà reso conto delle cazzate e dei gesti che ha detto e compiuto nei miei confronti.

Fatto sta che oggi mi sono svegliata proprio stordita, mi sento strana, sento che qualcosa sta per succedere.
Sarà che sono andata a dormire tardi ieri e non ho riposato per bene.
Mezza assonnata mi alzo dal letto come un bradipo e infilando ai piedi le mie amate ciabattine vado in cucina dove di solito trovo Tanc.

Oggi non c'è nessuno, strano.
Fuori è scuro anche essendo mattina.
Ma oggi che sta succedendo.
Prendo un pò di latte e ci bagno 3 o 4 o 5 biscotti. Non lo so in realtà, so solo che mi sto per riaddormentare qui sul bancone della cucina.
Ad un certo punto però il mio sguardo si posa sull'orologio appeso al muro.
Lo fisso per un pò essendo ignorante nel decifrarlo e faccio una faccia alquanto strana quando vedo l'orario.

5:35

Ma che siamo matti!
Perchè sto in piedi a quest'ora?
La sveglia in camera credo sia rotta.
Ma che palle, ecco perchè ho un sonno che nemmeno mi reggo in piedi.
Però...se ci penso non ho voglia di andare di nuovo a dormire.
E che faccio fino alle 7 mo io?

Ho anche finito di mangiare!

Ho una voglia matta di fare una telefonata, però è presto e farei solo una figuraccia.
Il cellulare fortunatamente mi è concesso a quest'ora quindi aspetto un altro pò poi vado in sala a provare da sola.
E se ci penso io sono qui per la danza perchè la amo.
E credo che lei sia la mia vera migliore amica.
Non parla eh, però mi aiuta piú di qualunque altra persona al mondo.
Per me è importante come le  persone piú care e come i miei parenti.
Io senza di lei....non sarei io.

Vi starete chiedendo chi voglio chiamare e per che cosa.
Potete immaginare.
Da i consigli migliori e in questo periodo non bellissimo credo che le sue parole mi potrebbero aiutare.

Uno squillo.

Due squilli.

Tre squilli.

Quattro squilli.

Nulla.

Riproverò piú tardi.
Sbuffo e nel frattempo si sono svegliate un pò di persone: aka, Rosa, Tancredi, Serena, Alessandro, Leonardo e........Sangio.
Mi fa male vederlo e non riuscire a mettere da parte il mio orgoglio nei suoi confronti.
Lui nemmeno sembra al massimo della felicità.
Chissà se gli manco e se qualche volta mi pensa.

Sta mattina non ho lezione con nessuno dei professionisti però non ricordo il pomeriggio che dovrò fare.
Prendo il foglio degli orari settimanali nel mio cassetto in camera e con lo sguardo trovo la giornata di oggi.
Ah, oggi ho il giorno libero.
Lampadina in testa.
Aaaaaaaaaaaaaaa, veroooooo, oggi nessuno ha lezione.
La produzione ci ha concesso non so per quale strano motivo questo giorno per riposarci dallo stress che mettiamo nel corpo ogni singolo minuto.

Ritorno in salotto e nel frattempo si sono fatte le 7:30.
Se mi fossi ricordata della giornata di oggi sarei ancora a letto a sognare gli elefanti che volano.

Però questa strana sensazione ancora non va via!
Il mio cervello sta proprio fuso.
Non è un brutto presentimento, anzi, sento che accadrà qualcosa di bello. Cosa potrà mai succedere in un periodo cosí.

La mattinata la passo letteralmente tutta con Rosa a parlare della nostra vita e a recuperare tutti i momenti persi che non abbiamo vissuto all'inizio.
È ora di pranzo e in questo momento ci stiamo arrangiano nel fare una carbonara decente.
Raffaele: qualcuno mi passi la pancetta per favore.
Eh?
Tutti ci giriamo interrogativi verso di lui.
Io: la pancetta?! Ma Raffa, non fare queste figure per favore.
Giu: dai, pure io che non so fare un panino so che ci va il guanciale.
Raffele: vabbè, io di solito la mangio cosí.
Alza le spalle.
Io: molto male Raffaele, molto male.

È Amore? //Sangiovanni//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora