Capitolo54

2.8K 108 11
                                    

La sesta puntata è stata diciamo non una delle migliori che abbia mai fatto...fatto per modo di dire.
Durante la manche non sono stata schierata e in qualche assurdo motivo nemmeno al ballottaggio per decretare l'eliminato provvisorio.
In poche parole non ho ballato niente ed è anche inutile dire che ho pianto per tutta la serata ininterrottamente con Giulia che cercava di consolarmi al mio fianco.
Questa cosa fa male molto piú di perdere un punto...avrei preferito non ricevere il punto piuttosto che non esibirmi per niente.

Flashback
Sono la prima ad entrare in casetta e senza badare ai ragazzi che entreranno dopo di me chiudo la porta violentemente ricacciando in dentro tutte le lacrime. Non voglio piangere.
A passo svelto e con il volto rivolto verso il pavimento vado in camera e mi tolgo rapidamente i vestiti di scena per mettermi il Pigiama.
Una volta finito alzo le coperte e mi ci infilo sotto coprendo tutto il mio corpo, testa compresa.

Una mano mi accarezza da sopra il lenzuolo e sempre la stessa si siede in un angolino.
Abbasso la coperta e vedo il volto di Giulia preoccupato che non appena mi vede si abbassa e si mette di fianco a me abbracciandomi.
Dopo non pochissimo i singhiozzi iniziano a diminuire...ma ho un vuoto dentro assurdo.
Io: Giú. Sussurro a lei che alza il volto spostandosi verso il mio.
Giú: dimmi. Dice piano a suo volta la ragazza il cui umore non è dei migliori.
Io: non c'è bisogno che stai qui, veramente vai di là a mangiare qualcosa e a rilassarti.
Giú: se ti dicessi che non ho fame mentirei ma non mi piace vederti cosí quindi resterò finchè  vorrai.
Io: allora io voglio che vai di là, grazie per tutto.
La ragazza si alza dal mio letto e mi sorride accarezzandomi la testa.
Giú: di niente, ora vado ma ti chiamo qualcun'altro, credo che avresti bisogno molto piú di me.
Annuisco capendo di chi si possa trattare.

Esce e resto con il volto che fissa immobile il soffitto per qualche minuto.
La porta si apre e girando il viso sorrido debole quando il ragazzo dagli occhi blu si fa avanti verso di me.
Mi metto seduta e gli faccio segno di venire vicino a me.
Lui lo fa veloce e afferrandomi da una spalla mi fa appoggiare ad essa.
Sangio: non ti chiedo che succede perchè credo che la situazione sia ben chiara a tutti.
Penso solo che tu non debba sentirti cosí, alla fine vuol dire che se non ti hanno mai schierata è perchè abbiano paura del tuo talento.
Lo interrompo.
Io: si và bene però noi per che cosa siamo qui? Per cantare e ballare, e io voglio far vedere a tutti il lavoro che ho svolto durante la settimana, ho lavorato ammazzandomi di fatica e non va bene che non possa dimostrare il mio sudore.

Mi metto a gambe incrociate di fronte a lui che è nella mia stessa posizione.
Sangio: non fa una piega il tuo discorso e ammetto che non riesco a trovare il lato positivo di tutto questo teatrino.
Abbasso il viso guardandomi le unghie e le gambe scoperte piene di lividi date dal duro allenamento in sala.

Sangio: ora però devi pensare che non so...sei praticamente la piú amata sia da casa, dai giudici e persino dai professori, e sebbene tu abbia ragione perchè non è giusto prova a pensare che tu non debba dimostrare nulla a nessuno. Sei forte e lo sanno tutti quindi da domani riinizi a farti il culo e alla prossima vedrai come verrà ripagato il duro lavoro.

Mi si fionda addosso abbracciandomi e nel frattempo mi lascia baci tra la clavicola e il collo. Mi stringe forte il busto mentre stiamo stesi a goderci questi momenti fin troppo romantici ma che amo alla follia.
Passiamo qualche decina di minuti tra baci e coccole smisurate.
Io: Amore. Lo faccio risvegliare dallo stato di trance in cui si trovava prima.
Sangio: dica.
Gli alzo i capelli che gli coprono la fronte e gli prendo le guance.
Che bello che è.
Io: ho fame, tanta. Dico con la voce da bambina vedendo comparire sul suo volto un sorriso enorme.

Sangio: come sai rovinare i nostri momenti tu, nessuna al mondo.
Io: il cibo non aspetta caro.
Subito dopo essermi messa in piedi gli porgo una mano per farlo alzare. La afferra e si alza emettendo un "oplà".
Io: che vecchio che sei mamma mia. Non lascio la sua mano e la porto alla bocca lasciandoci un bacio.
Sangio: mmmm. Si lamenta appoggiandomi un braccio sulla vita e camminando verso la cucina.

Fine flashback

È un nuovo giorno ed è tempo dei fatidici guanti di sfida.
E indovinate un pò? Non c'è nulla per me. D'altronde questo me lo aspettavo.
Le lezioni oggi vanno avanti normalmente con le assegnazioni dalla mia professoressa.
Me ne ha date per il momento 3.
Una variazione anche abbastanza semplice, un pezzo suo di modern e un hip hop duetto con Giulia.
Quest'ultima è parecchio complicata e possiamo immaginare tutti quanto io e la ragazza in sala ce la prendiamo a ridere su praticamente tutto.
E ciò rende tutto piú difficile.

Spazio autrice
È un pochino corto ma non ho avuto moltissimo tempo per scriverlo.
Mi potreste dire cosa pensate e se avete qualche consiglio su come continuare scrivetelo pure nei commenti o in privato. Vanno bene anche qualche situazione che vorreste leggere.
Se ancora non lo fate andate a leggere la mia storia "immagina" e date una recensione.
Baciiiii

È Amore? //Sangiovanni//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora