Capitolo12

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Azzurra pov's

Ho dormito abbastanza scomoda sta notte, apro gli occhi e come immaginavo non mi trovo nel mio letto.
Eravamo tutti accasciati gli uni sugli altri sul divano. Io ero ovviamente vicino a Gio con la testa appoggiata sulla sua spalla e la gamba sulla sua. Che bello che era mente dormiva.
Ero un pò rigida perchè non volevo svegliarlo, sarei rimasta in quella posizione finchè non si sarebbe svegliato.
Passato piú o meno un quarto d'ora sentii uscire dalla sua bocca dei lamenti incomprensibili, si stava per svegliare. Ad un certo punto mi mise un braccio attorno alla vita e mi abbracciò mettendo la testa nell'incavo del mio collo.
Mi vennero i brividi quando sentii il suo respiro caldo e lento sulla mie pelle. Rimasimo cosí per un tempo indeterminato.
Con lui perdo la condizione del tempo.
Richiusi gli occhi annoiata e data la mia stanchezza mi riaddormentai. Erano le 6:30, pensai che avrei potuto dormire un altro pò.
Sangio: piccola, oiii. Mi richiamò scuotendomi.
Io: mmmmm. Mi lamentai.
...lasciami dormire mamma.
Sangio: Azzurra non sono tua madre, e poi è ora di alzarti non fare la bambina dai.
Io: ancora 5 minuti daiiiii. Dissi girandomi dal lato opposto.

Sangio pov's

Mi venne una bella idea, uno scherzetto ogni tanto ci sta dai.
Mi serve aiuto però. Vado a chiamare Esa.
Io: Es puoi venire un attimo? Dissi dirigendomi in cucina dove si trovava il gigante.
Io: aiutami a portare Azzurra fuori, facciamole uno scherzo.
Esa: bro ti ammazzerà.
Bhe forse sarà vero, ma di questo poco me ne importa.
Esa: e va bene dai. Però te le prendi tu le responsabilità.
Io: certo, non ti preoccupare.
All'azione.
Andammo verso il divano e lei ancora era nella stessa posizione di prima. Che tenera.
Io la presi dalle braccia tenendola dalle spalle ed Esa la sollevò dalle gambe, cercammo di fare il piú delicatamente possibile per non svegliarla.
Con una mano Esa aprí la porta e la appoggiamo piano sul divanetto. Mamma che sonno profondo che aveva quella ragazza. Non l'avrebbe disturbata neanche un trattore.
La lasciammo lí da sola e noi rientrammo andandoci a preparare la colazione e nel frattempo chiacchieriamo un pò.
Esa: come va con Azzurra?
Io: io mi trovo un sacco bene con lei, se potessi o piú precisamente se non mi vergognassi le chiederei di essere la mia ragazza.
Esa: perchè non lo fai, lei sembra veramente felice con te.
Io: bho, forse perchè vorrei aspettare, sai la storia con il suo ex, ha sofferto tanto e non vorrei che pensi che io possa fargli del male. Ero piú sincero che mai.
Esa: tanto vale provarci, però aspetta il momento giusto, fa la differenza fidati.
Io: lo farò grazie, tu invece come va?
Esa: normale.
Io: normale come?
Esa: normale
Io: non ti piace nessuna qui dentro? Sono tutte belle ragazze.
Esa: in realtà sí. Rispose sorridente.
Io: e quando avevi l'intenzione di dirmelo? Dissi ridendo.
Esa: te lo avrei detto sicuro, lei mi piace veramente tanto.
Io: si può sapere o no chi è la fortunata?
Esa: Giulia.
Io: veramente? Oddio sono troppo felice per te Brooo, potremmo fare un uscita a quattro, sai Azzurra e Giulia sono praticamente inseparabili.
Esa: non affrettare le cose, gliel'ho già detto, ma le per ora non prova interesse, poi si vedrà.
Era triste, mi faceva pena.
Io: non ti preoccupare il mondo è pieno di ragazze, non fare il mio stesso errore.
Esa: aspetta cosa è successo?
Io: sai, io quando stavo con la mia ex avevo trascurato completamente il mondo esterno, amici e famiglia, ero troppo preso da lei.
Esa: capisco.
Io: ho capito solo tre mesi dopo che quello non era amore, era semplice attrazione. Io ancora non mi sono innamorato realmente, o perlomeno mai fino ad adesso.
Esa: ah okk.... Aspè cosaaa? Tu.... Amore...Azzurra? Vero?
Io: penso di sí, io non mi sono mai sentito cosí in vita mia, quando sono con lei non riesco nemmeno a contare i minuti che passano, ho voglia di vederla ogni giorno, costruire qualcosa di serio con lei, mi fa sentire come mai nessun altra ha fatto nella mia vita.

Azzurra pov's

Quelle dannate parole sentite da lui e soprattutto nei miei confronti erano magiche.
Ah, si comunque lo scherzo dei due non è riuscito minimamente, bello lasciarmi fuori senza chiudere la porta a chiave vero?
Ritornando al discorso di prima, io credo realmente che tra noi ci sia qualcosa, ho voglia di scoprirlo ogni giorno di piú, ci voglio provare.
Bú, gridai alle spalle del riccio girato verso il tavolo.
Sangio: oh Madonna, io ti ammazzo Azzurra, che spavento.
Io: nuuuu, me ne vado allora. Feci la finta dispiaciuta.
Sangio: noooo dai vieni qui.
Disse aprendo le braccia.
Io mi ci fiondai immediatamente dentro, mi sentivo protetta.
Esa: io vado, non ho voglia di fare il terzo incomodo.
Sangio: si infatti, vattene. Scherzò il ragazzo.
Esa: non combinate niente piccioncini.
Io: la smetti perfavore? Risi.
Appena Es andò nella sua stanza presi Gio per il viso e lo baciai.
Lui rimase un pò spiazzata dal

È Amore? //Sangiovanni//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora