Capitolo18

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Sangio pov's

Ce l'ho fatta.
Ci sono riuscito.
Ora sono in camera e sto con un sorriso da ebete in faccia da quando ho visto Azzurra cosí emozionata.
A dire il vero anche io ho versato qualche lacrima, ero troppo contento, come non lo era mai stato con nessuna.
Non mi vergogno assolutamente del mio pianto, sono un uomo e piango quanto voglio. Non vedo perchè la gente debba prendere in giro un uomo per un momento di fragilità emotiva.
Bah, io non capisco.
Ora in stanza con me c'è Esa, a lui ho raccontato tutto, era felice per me.
Esa: il mio fratellino quindi ha fatto conquiste.
Io: LA conquista Esa.
Esa: sei un cucciolone allora, dai raccontami come ti senti?
Io: sto una bomba, davvero, non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione del genere, se il Sangiovanni di qualche mese fa starebbe vedendo quello che è successo fino ad ora, non ci crederebbe nemmeno lui.
Esa: allora è semplice.
Io: cosa?
Esa: Gio, non vorrei condizionati ma tu sei palesemente INNAMORATO.
Io: lo so Esa, eccome se lo so...

Azzurra pov's

Io
Non
Ci
Sto
Capendo
Piú
Niente
Madonna quanto sono confusa in questo momento.
Questa confusione mi mandando in tilt.
Credo che questa confusione si tratti di AMORE...
Giulia: ora che pensi di fare Azzu?
Io: ci siamo detti che avremmo parlato dopo cena, credo che glielo dirò.
Giulia: cosa?
Io: dai Giuggi lo sai. Ma è stupida.
Giulia: aahhhhh, non voglio diventare zia cosí presto Azzurra, mi raccomando.
Io: ma sei cogliona? Ma secondo te succede cosí presto?
Giulia: ma nooo, stavo scherzando amore, sono super felice per voi.
Io: grazie, ma ho un pò d'ansia.
Giulia: stai tranquilla, male che va non ricambia il tuo amore.
Disse scherzosa la ragazza.
Io: grazie per rassicurarmi ancora di piú signorina.
Risposi sarcastica.
Giulia: di niente amò, ora vado a fare merenda.
Io: aspettaaa, vengo anche io scema.
La presi sotto braccetto e ci incamminiamo verso la cucina per mangiare.
Avevo trovato un amica magnona come me, fantastico!

Vidi Sangiovanni parlare scherzando con Aka e Raffa.
Era felice, lo si leggeva dallo sguardo. Magari mi ama anche lui. Che strano da dire.
Mi incantai a guardarlo per un pò di secondi per poi essere trascinata dalla ragazza con lei.
Giuli: ah l'amore, che effetto ti fa.
Io: questa è l'unica volta che ti do ragione.
Giulia: miracolo.
Presi una fetta di pane e ci spalmati sopra una bella cucchiaiata di nutella.
Giulia: come fai a mangiare queste schifezze ed avere un fisico cosí, io bevo l'acqua e ingrasso.
Io: ma stai zitta che sei stupenda, non capisco perchè tu debba sempre demoralizzarti, pensi troppo agli altri Giù, sei una delle ragazze piú pure che io abbia mai visto in vita mia, se agli altri non piaci, bhe, hanno cattivi gusti. Dissi ridendo in quest'ultima frase.
Giulia: cosa farei senza di te Azzurra, sei fondamentale per me.
Ci abbracciamo salterellando come due pazze, eravamo pazze.
Ad un certo punto caddimo sul divano e ci sbellicammo dalle risate.
Sangio: ragazze abbiamo sentito una botta fortissima, che succede? Disse preoccupato con Aka al suo fianco.
Aka: te l'ho detto che sono stupide ste due. Disse riferendosi al suo amico.
Io: siamo semplicemente cadute.
Giulia: siamo giusto un pò imbranate, ecco.
Sangio: abbiamo notato ragazze.
Io: daiiiii, quanto sei premuroso.
Sangio: ma io mi preoccupo, lo sai. Disse facendo la vocina da bambino.
Io: Nooooo, non fare quella faccina che ho voglia di stritolarti tutto.
Lui fece una faccia pervertita, e solo dopo mi resi conto che la mia frase avesse un doppio senso.
Sangio: wow, sei una porcellino sotto, sotto.
Io: non mi sono resa conto di quello che ho detto scusa. Dissi imbarazzata.
Sangio: dai vieni qui. Aprí le braccia e io mi ci infilai dentro.
Mi sollevò dalle cosce ed io mi lasciai cullare abbracciata a lui.
Mi sentii due mani sul mio fondo schiena, ok lo ammetto non lo aveva mai fatto nessuno, ma da lui mi piace.
Mi irrigidii.
Sangio: scusa, stavi per cadere.
Non gli crede nessuno.
Io: seeeee, e io sono la regina Elisabetta.
Sangio: ok, lo ammetto non ho saputo resistere.
Io: fai come vuoi, non mi da fastidio, tranquillo.
Sangio: comunque volevo dirti che hai un sedere bellissimo.
Io: lo so, grazie. Dissi vantandomi.
Sangio: modesta mi dicevano.
Io: esattamente.
Ci guardano per un pò di tempo, forse troppo.
Avevo un peso e me lo tolsi, era arrivato il momento.
Io: ti amo.

Spazio autrice
Vi lascio con un pò di suspence.
Li volete insieme?
Succederanno tante belle cose, sia negative che positive.
Sangio cosa risponderà?
Ok, forse sto facendo troppe domande.
Al prossimo capitolo, ciao.
Baci.

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