Capitolo28

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Azzurra pov's
Abbiamo finito la puntata e siamo in sala relax a parlare tra di noi e a scherzare.
Sto chiacchierando un pò con Ibla, seppur lei fosse entrata da poco ho legato subito con lei.
Sembra una ragazza intelligente, matura e piena di risorse!
Io: Ib, dai dimmi la verità, ti interessa qualcuno qui dentro?
Chiesi curiosa probabilmente sapendo già la sua risposta.
Ibla: beh il nuovo ballerino non è male no?
Io: aaaaa lo sapevo. Ne ero certa!
Ibla: placa gli ormoni, non ho detto che mi piace.
Io: seee come no.
Era ovvio su.
Ibla: ok, forse un pochino hai ragione. Ammise.
Io: io ho sempre ragione. Dissi pavoneggiandomi scherzosamente.
Ibla: sei un'amica fantastica Azzu.
Io: anche tu Ib. Ci abbracciamo calorosamente.

Nel frattempo vidi da lontano parlare e scherzare vicini Gio e Enula. Possibile che sempre in mezzo sta questa! Pensai tra me e la mia coscienza.
Non ve l'avevo detto vero? Io ho una vocina dentro di me con cui chiacchiero sempre. Nel pensiero ovvio! Sembro un pò pazza ora?
Coscienza: sei gelosa.
Io: ma chee, lo so che sono amici.
Coscienza: ci credi solo tu signorina!
Io: ti stai zitta qualche volta che già sono nervosa.
Coscienza: ma lo vedi allora quanto sei gelosa.
Io: forse un pochino dai.
Casienza: pffff tu la stai trucidando con lo sguardo a quella.
Io: va bene hai vinto tu sta volta, giuro che se non si stacca io la sbatto al muro e gli levo tutto il fondotinta a schiaffi.
Coscienza: come siamo aggressive oggi oh.
Io: è la verità stupida, se solo non fossimo ripresi 24 ore su 24 lo farei per davvero.
Coscienza: ho capito ora me ne vado.
Io: bene.

Sangio: ei piccola. Cercò di baciarmi. Io mi scansai dal nervosismo.
Sangio: che hai, prima sembravi tanto felice. Si preoccupò. Però che carin...no no no a me da fastidio.
Io: vai a parlare con quella va.
Risposi seria.
Sangio: ma sei seria oppure stai scherzando?
Io: sono serissima, mi da fastidio che lei si appiccichi cosí tanto a te ecco tutto.
Sangio: ancora con sta storia Azzurra, lo vuoi capire che siamo solo amici e che io sono innamorato di te?
Io: questo lo so e che sembra come se volesse portarti via da me. Sincera.
Sangio: non succederà nulla, stai sicura.
Io: oooook, ma se fa qualcosa, dice qualcosa o prova a baciati prometto che faccio fuori prima lei poi te, intesi?
Sangio: tutto chiaro capo! Sorrise nuovamente. Aaaaaaaa quel maledetto sorriso.
Mi portò nello spogliatoi per stare piú isolati e mi bacio dolcemente. Aveva le sue mani sui miei fianchi e io tra i suoi capelli, che ogni tanto tiracchiavo.
Decidemmo solo dopo una mezz'ora di tornare di là.
Marti: che è successo di là. Fece una faccia alquanto pervertita.
Io: ma sei scema, ci siamo baciati e basta.
Marti: lo so, sto scherzando, ci mancherebbe altro.
Io: infatti. Ero rossa in viso.
Avevo paura in realtà.
Marti: però un bel bacio vedo.
Io: cosa?
Marti: hai le labbra tutte rosse e gonfie. Ops.
Io: emh.....si..
Marti: perchè ti vergogni?
Io: beh ecco, non sono mai stata una ragazza che va con il primo che capita e di baci veri ne ho dati veramente pochi. Con lui mi sento a mio agio, ecco.
Marti: non ti preoccupare neanche io sono una cosí. Pensa che il mio vero e proprio bacio l'ho dato a 16 anni. Per me era solo danza, danza e ancora danza.
Io: invece il mio primo l'ho dato a 15 anni. Piú o meno come te.
Marti: mi fa piacere di non essere l'unica.
Io: anche a me.
Giulia: di che state parlando?
Marti: del nostro primo bacio. Approposito te?
Giulia: promettete che non mi giudicherete.
Io: ma noo, dicci su. La rassicurai.
Giulia: ancora non lo do.
Io: ma non ti preoccupare dai troverai anche tu quello giusto Giuggi.
Marti: si, infatti, poi sei una bella ragazza, fidati.
Giulia: grazie ragazze.
Io: a questo servono le amiche no?
Ridemmo in gruppo e tornammo in casa continuando a chiacchierare. È da un pò che non vedo Gio, boh sarà rimasto indietro. Pensai.
Entrai in casa e feci una domanda importante
Io: che si mangiaaaa. Gridai affamata
Leo: pollo e patate al forno, ti piacciono?
Io: e me lo chiedi pure? Ovvioo.
Io: oggi ti aiuto io.
Iniziammo a cucinare e io un pò imbranata mi bruciai tirando fuori il vassoio dal forno.
Io: aiiii. Gridai mettendo il dito sotto l'acqua gelida del rubinetto.
Esa: ti vado a prendere un cerotto, che ho in camera dai.
Disse il mio amico preoccupato.
Io: non ti preoccupare vado io, dove sono?
Esa: sono in bagno, sul secondo scomparto a destra.
Mi diede le indicazioni
Io: grazie mille Es.
Dolorante mi recai in camera, aprii la porta e il dolore al dito non era piú quello piú forte...
Non credetti ai miei occhi...

Spazio autrice
Vi ho messo un pò di ansietta vero? Il capitolo è un pò cortino, perdonatemi.
Fatemi sapere nei commenti assolutamente se volete il continuo. Vorrei avere dei segni che la storia vi stia piacendo o no.
Grazie per le stelline e baci!!

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