Capitolo46

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Azzurra's pov
Ebbene si ragazzi! Il serale è per tutti.
Tra meno di una settimana metterò piede nel luogo in cui ho sempre sognato essere e vivere la mia danza.
Vi spiego un pò come ci sono entrata.
Ho avuto un piccolo momento sfogo nell'istante in cui non riuscii a prendere la maglia alla prima puntata in cui ciò era fattibile.
Nonostante sia felice per Sam e Rosa, sento allo stesso tampo un fastidio abissale dentro me, credo che secondo la mia opinione Rosa meriti meno di me quella maglia.
Si deve essere sinceri, come ben sapete io e la ragazza ora abbiamo un bellissimo rapporto, ma non bisogna mischiare il lato personale e quello artistico di una persona.

Due giorni fa

Sono circa le sette di sera ed io ovviamente sto dando una mano in casa a cucinare qualcosa di decente.
Maria: ragazzi ci siete? Ci richiama la donna dall'autoparlante. Ammetto che per un istante sono balzata in aria.
A ruota rispondiamo tutti positivamente.
Maria: tranquilli tutti, Azzurra la comunicazione è per te, appena ti sei sistemata un attimo recati in studio che devono farti sapere una cosa.
Tutti i ragazzi si girarono verso o di me dubbiosi come la sottoscritta.
Io: o...ok. Dissi quasi titubante.
Ora cosa succede?
Senza proferire parola con nessuno con una cosetta andai in camera per sistemarmi i capelli ricci. Feci tutto piú in fretta possibile.
Deducendo che io debba ballare afferrai il borsone e velocemente uscii dalla casa.
Mamma che freddo che fa qui fuori.
Accellerai il passo e aprendo la porta corsi un pochino.

Eccomi.
Ma...perchè c'è la Celentano?
Io: Emh, buongiorno maestra.
Dissi mentre mi slacciai i bottoni del cappotto.
Cele: allora, ti devo far ballare perchè ho bisogno di una cosa.
Io: perfetto.
Esclamai appena fui in tenuta adatta per danzare.
Cele: fammi un pò "flame of Paris". Si appoggiò allo schienale della sedia seria come non mai.
Mi fa alquanto paura devo dire.
Mi metto in posizione respiro a pieni polmoni prima di iniziare a svolgere la coreografia.
Non so il motivo di questa decisione, ma do sempre il mio massimo in tutto ciò che faccio.
Per ora sta andando tutto bene e penso che anche la maestra sia d'accordo con me, almeno dalla sua espressione sembra cosí.

Finito.

Cele: prendi la maglia che ti devo far vedere una cosa.
Con il fiatone vado a prendere la felpa poggiata precedentemente davanti a lei.
Torno poi al centro preoccupata.
Vedo con la coda dell'occhio una scritta sullo schermo.
Giro poi la testa completamente per rileggere quella frase 100...200...300 volte...non lo so.
So solo che nella mia testa ci sono troppo emozioni contrastanti ed io tutto questo non lo reggo proprio.
Resto quei 10 secondi con la bocca semi-aperta e gli occhi spalancati prima di portare la mia maglia sugli occhi e coprirmi le lacrime.
Io: ma veramente? Chiedo alla Celentano tutto soddisfatta.
Cele: non vedi beh? Tutta tua Azzurra, te la sei meritata, credo tu sia una delle poche colonne portanti in questa scuola e che possa dare quel tocco in piú al serale.
Io: grazie...veramente grazie mille...grazie per aver creduto in me...e Mamma mia non ci sto ancora credendo. Dico mettendomi le mani sulla fronte dall'incredulità.
Cele: hai fatto tutto tu, ora però tutto sarà amplificato alla seconda o anche piú, ho scelto di farti entrare perchè credo che tu possa farlo senza problemi.
Io: grazie ancora, a domani.
La saluto prima di mettermi in marcia verso casa.
Il mio sorriso si allarga sempre di piú mentre sono in sala relax a sclerare un pochino.
Inizio a salterelare ovunque mentre qualche urletto fuoriesce dalla mia bocca.
Nonostante tutto sono ancora una bambina...

Sono davanti alla porta di casa con un giubbino lungo che copre ovviamente la mia maglia indossata.
Appena tutti mi vedono mi rivolgono uno sguardo interrogativo.
Io intanto sono impassibile.
Io: oh, niente di che, sono solo al serale. Sussurro trattenendo la risata.
Aka: ah va ben....COSAAA?!?! Mi urla il Cantante prima di venirmi ad abbracciare forte per la felicità.
Tutti piano piano si avvicinano e si congratulano.
Ma Sangio dov'è?

Sangio: cosa succede qui ragazzi? Chiede vedendo un ammasso di ragazzi abbracciati.
Appena il tutto si scioglie e mi vede non capisce niente.
Sangio: Ah, Ciao piccola? Che succede?
Io: cosa che succede? Non mi vedi? Ironizzai indicando il mio outfit dorato.
Un sorrisone bellissimo mi si piazza davanti e mi abbraccia forta forte.
Io: sei un pò rincoglionito o sbaglio?
Sangio: un pò si,  ma ora sono troppo contento per ragionare.
Ci sciogliamo dall'abbraccio e mi stampa un bacio.
Mi prende per mano e mi porta nella sua camera per stare un pò da soli.
Io: vivremo tutto questo insieme, lo sogno da sempre tutto ciò, il serale, una professoressa che crede in me, degli amici fantastici...e un ragazzo come te.
Dico mentre mi siedo sul suo letto con lui accanto.
Sangio: e dimmi un pò, cosí come? Ci giriamo entrambi e ci guardiamo fissi negli occhi.
Io: e daiii, lo sai cosa sei per me, ora sono ancora imbastardita.
Sangio: ora però mi devi promettere che anche se il lavoro diventerà il quadruplo piú pesante, troveremo quell'angolo durante il giorno per pensare a noi.
Io: ti stavo per dire la stessa cosa, per noi ci sarà sempre posto soprattutto qui. Indico il mio petto dove si trova il cuore.
Io: ora però voglio le coccole.
Mi lancio addosso a lui e mi ci stendo sopra stringendolo forte come per paura di non trovarlo piú.

Passiamo cosí una buona oretta, tra sorrisi, abbracci, parole e il nostro silenzio che vale piú di mille parole.
Io: Gio credo che sia ora di cena mi sa. Lo richiamo alzandomi controvoglia.
Sangio: invece io credo che dovremmo restare cosí tutta la notte.
Io: invece io credo che abbia fame.
Sangio: mettiamo che abbia voglia di baciarti. Eh, che fai? Si avvicina e mi fa sbattere la testa contro la porta chiusa.
Io: e se mettiamo che ho voglia anche io?
Sangio: no problem. Si catapulta tra le mie labbra e piano piano scende verso il collo iniziando a lasciarci umidi baci.
La mia testa è rivolta all'indietro e le mie mani sono tra i suoi ricci scompigliati.
La mia bocca ricerca la sua.
Lui intanto ha appoggiato le mani sul mio sedere mentre io le tengo dietro la sua schiena massaggiandola.
Il suo lobo sembra interessante in questo momento.
So che sta impazzendo ma...decido lo stesso di continuare a fare tutto quello di opportuno per essere ripresi da delle telecamere.
Sangio: ora basta per favore. Sussurra con voce tremendamente sexy.
Io: solo perchè ho fame ecco. Mi sposto dal suo volto quasi stravolto.
Caspita se mi è piaciuto questo momento.
E credo anche a lui.

Spazio autrice
Indovinate chi è tornata?
Ufficialmente io ragazzi!
Ho anticipato il mio ritorno per particolare ispirazione.
Vi comunico che per quanto riguarda le pubblicazioni, esse non saranno piú di 1 o 2 alla settimana.
Sia perché non ho tutto questo gran tempo se non qualche momento libero la sera in cui vorrei (non dico tanto) riposare dall'intera giornata di studio, ma anche per non far diventare la storia noiosa e decisamente troppo lunga.
Grazie per chi mi capirà e per chi continuerà a contribuire al meglio per questa storia (sia con una lettura, una stellina o un commento).
Di nuovo grazie per il supporto ragazzi/e.
Baci!!

È Amore? //Sangiovanni//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora