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Clarissa Pov.
Decido di tirare fuori le palle mostrandomi per quella che sono veramente agli occhi di Margot senza paura. La rabbia ha preso il sopravvento e sono pronta a reagire fregandomene delle conseguenze.

Cosa mi ha spinto a credere nelle parole di Holly? Mi domando dandomi della stupida. La voglia di essere libera credo ed è proprio questa voglia che mi ha spinta a porre la mia fiducia in una perfetta sconosciuta.
Prometto a me stessa che non darò mai più la mia fiducia così facilmente a qualcuno e che me la farò pagare cara: da Travis, da Holly, da Margot e da tutti quelli che proveranno ad ostacolare la mia libertà e la mia felicità trattandomi come se fossi un oggetto.

"Hai ragione, sei tu che hai il controllo della situazione. La più forte, astuta e furba Margot".
Schiocco la lingua sul palato alzando il capo. Vedo la soddisfazione balenarli sul volto mentre con un gesto della mano ravviva i suoi capelli ricci.

"Mi fa piacere sapere che tu abbia capito chi comanda" cinguetta con un ghigno divertito.

"Ma dimmi, se non hai paura di me e sei convinta di potermi affrontare: perché hai bisogno di tenermi legata come un cagnolino per potermi intimorire?"
Ridacchio avvertendo tremolìi alle mani e i nervi tesi per il nervoso.

Socchiude gli occhi cercando di capire cosa mi stia passando per la testa "Posso affrontarti in qualsiasi modo, anche senza tenerti legata"
Risponde con aria superiore avvicinandosi per tagliare le corde che mi legano.
Non appena sento i polsi liberi mi alzo di scatto dalla sedia, usando quest'ultima come 'arma' improvvisata colpendo con forza la schiena della ragazza.

"Puttana!" sbraita cercando di reggersi con le mani.

Mi metto a cavalcioni su di lei prima che lei possa riuscire a rialzarsi, colpendo ripetutamente con i pugni chiusi il suo viso che ben presto assume colori rossastri.
Prova a spingermi via ma la blocco sferrando un destro contro il suo naso che sento rompersi con un sonoro 'crack'.
Le sue urla riempiono le mie orecchie, per un attimo provo pietà per lei ma una fitta improvvisa mi lascia a bocca aperta diffondendo un atroce dolore su per il fianco sinistro. Abbasso lo sguardo notando del sangue colare sul pavimento e la lama di un coltellino spuntare tra la mia carne lesionata ormai di un colore rosso vivo. Mordo il labbro per trattenere le urla spostando lo sguardo dal coltello al pavimento al viso gonfio per le botte di Margot.
"Questo non lo dovevi fare" sussurro con la voce strozzata per il dolore. Tolgo il coltellino notando la profondità spaventosa della ferita che mi è stata fatta e con rabbia lo impianto sotto il mento della ragazza, vedendo la vita che gli passa davanti agli occhi portando con sé un velo scuro, spingo più a fondo la lama e poi la ritraggo sbattendo le palpebre realizzando quel che è appena successo.

Pov Travis.

A malapena credo a quello che stanno vedendo i miei occhi. Ho trovato Clarissa ma a stento la riconosco: ricoperta di sangue si trascina su un fianco, pallida in viso e visibilmente sconvolta abbandona l'entrata di un vecchio edificio in rovina.
Scendo velocemente dall'auto insieme a Noah ed Ethan correndole incontro, non appena lei si accorge della nostra presenza cade a terra priva di forze con in volto un'espressione che lascia trapelare puro terrore.
'Oh sì, piccola. Fai bene ad avere paura' penso aumentando il passo.

Clarissa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora