"Clary svegliati!"
mi giro dall'altra parte infastidita.
"Clarissa!".
"Lasciami stare, Eddie!" Mi lamento tirando sul naso le coperte.
"Oh, ma sul serio?" Mi prende per un braccio e mi tira giù dal letto come se fossi un sacco di patate.
Cado sbattendo il sedere a terra e il gomito sul suo piede nudo.
"Ahi Clary!" Dice massaggiando il piede con le mani. Ma sul serio? Lo guardo incredula "Scusami? Io cosa dovrei dire?" Dico con gli occhi ridotti a due fessure "Come ti salta in mente di tirarmi giù dal letto?" Mi alzo indolenzita.
"Clarissa, sai che giorno è oggi?" Domanda serio.
"Giovedì?" Rispondo dubbiosa.
"Ma quale giovedì! Clarissa oggi ti trasferisci da Travis Winkler! Hai preparato le valigie almeno?" Urla preoccupato.
"Merda..." Corro in bagno a fare una veloce doccia "Eddie, scendi al piano di sotto le valigie per favore!"<°•°•°•°>
"Sei sicura di aver preso tutto?" Domanda Cassandra
"Sì, ora hai finito di rompere?" Domando stufa delle sue continue domande. È da un'ora che mi chiede se ho preso tutta la mia roba, se ho preso il pigiama, l'intimo, il deodorante. Neanche se stessi andando in vacanza!
In questo momento l'unica cosa che mi importa è sapere che intenzioni ha Travis, non quanti paia di jeans ho messo nella mia valigia.
"Scusa" sussurra. Alzo gli occhi al cielo.
"Sarà qui a momenti" avvisa Eddie mentre si va a sedere con aria preoccupata.
"Che ansia" mi lamento "ditemi che mi aiuterete a trovare una soluzione"
"Ti tireremo fuori da questo incubo" mi da un veloce abbraccio Cassandra prima di allontanarsi al piano di sopra.
"Dove va?" Domanda Eds, scrollo le spalle "non lo so"."A cosa pensi, Clary?" Domanda all'improvviso Eddie.
Smetto di fissare la porta e poso lo sguardo sul suo volto pallido e stanco, avrà passato una notte in bianco per colpa mia?
"Secondo te come sarà stare da lui?" Domando.
Mi guarda per un attimo senza dire niente "Non lo so Clarissa. In questo momento non mi sento di riempirti la testa di cazzate e di false speranze perché stiamo parlando di Travis Winkler e sapere che è il braccio destro di Anthony Smith la dice lunga. Se ti posso dare un consiglio, non ti fidare di lui e cerca di stargli il più lontano possibile".
"Grazie"
"Non mi ringraziare, piuttosto vieni qui e siediti accanto a me".
"Agli ordini" provo a scherzare mentre mi siedo accanto a lui sul divano in pelle.
"Dimmi cosa ti frulla in quella testaccia"
"Un sacco di cose, Eds. Sicuramente in questo momento i miei genitori si staranno rivoltando nella bara. Sono una delusione Eddie."
Nel dare voce a questo pensiero sento un forte dolore al petto. Mi mancano così tanto i miei genitori e la consapevolezza di sapere che non potrò mai più vederli mi fa stare ancora più male.
"Non dire questo, Clary." Mi prende la mano e la poggia sul suo ginocchio "Sei una ragazza d'oro, forte, coraggiosa... I tuoi genitori sarebbero orgogliosi di te. Di quello che sei adesso. Chiaro?"
"Dovrebbero essere orgogliosi di una prostituta?"
"No Clarissa! Non è questo quello che voglio dire!" Si porta una mano sulla fronte sudata "Cazzo, metti da parte il tuo lavoro di merda che sei costretta a fare e pensa a quanto hai lavorato sodo, vivi da sola, hai dato filo da torcere al Boss più temuto da tutta Manhattan e seppur ne hai passate tante cammini sempre a testa alta!" Quasi urla.
Lo guardo fisso negli occhi e sento una lacrima rigare il mio viso.
Li schiocco un bacio sulla guancia e poggio la testa sulla sua spalla "Grazie, Eds" stringo forte la sua mano e chiudo gli occhi cercando di allontanare i brutti pensieri.
"Se non sarei stata a conoscenza della omosessualità di Eddie vi avrei scambiati per due fidanzatini alle prime armi" ridacchia scendendo dalle scale Cassandra.
"Ma smettila" rido insieme a lei seguita poi da Eddie.
"Comunque" dice tornando seria "solo Dio sa dove si trova la casa di questo tipo e molto probabilmente non ci sarà concesso venirti a trovare, quindi volevo darti questa... " Dice passandomi una cornice di legno dipinta di un colore viola pastello. Guardo la foto: me, Cassy ed Eds che ci uniamo in un abbraccio davanti al Bar di Anthony Smith durante il nostro primo giorno di lavoro. "Così quando ti sentirai sola o giù di morale ti basterà guardare questa foto e ti sentirai a casa" Dice mentre si sforza a sorridere.
"Grazie Cassy" sussurro commossa mentre la abbraccio forte a me.
Sento un rumore di motore farsi sempre più vicino, è forse arrivato Travis? Il solo pensare a lui mi provoca la pelle d'oca.
Corro a guardare dallo spioncino e noto una grossa BMW parcheggiarsi davanti a casa mia. Sì, è lui. Guardo la sua possente figura fasciata da un completo elegante nero scendere dalla macchina. Ha i capelli tirati indietro con del gel e un leggero accenno di barba li ricopre il mento.
Si volta a guardarmi con gli occhi che sembrano essere quelli di un falco che ha appena avvistato una preda.
Mi sposto subito, sento le guance andare a fuoco.
"Ti ha scoperta mentre lo stavi scrutando con quella faccia, vero?" Ridacchia Cassandra "Guardati, sei rossa come un peperone!"
STAI LEGGENDO
Clarissa.
RomanceLeggere questo libro sarebbe un ottimo passatempo, sai? Scherzo, la verità è che non ci so fare con le descrizioni. Se sei curiosa/o di sapere cosa contiene questo "libro" leggi il prologo, da lì forse ci capirai qualcosa.