Sono passati tre giorni dall'incontro con Anthony Smith. Non ho ancora detto nulla a Cassandra e in quest'ultimo periodo non sono andata a lavoro e ho ignorato Cassy per tutto il tempo.
Ha cercato di capire il motivo del
mio strano comportamento nei suoi confronti, ma non sono stata capace di dargli nemmeno una spiegazione. Così ho deciso di ignorarla, non mi sono presa neanche la briga di inventarmi una scusa, perché in fondo, a cosa servirebbe?
Sono così spaventata che passo le giornate chiusa nella mia stanza a piangermi addosso, cercando una soluzione, non posso far calpestare in questo modo la mia dignità, non così.'Ti venderò a Travis Winkler dato che lui stesso mi ha fatto questa proposta', questa frase mi rimbomba nella mente causando un forte mal di testa.
Ma questo ragazzo non si poteva prendere gli affari suoi? Cos'ha intenzione di fare?
Devo inventarmi qualcosa, non voglio essere comprata, non voglio continuare ad essere una prostituta.
Mi alzo dal letto, ho bisogno di un bagno caldo per rilassarmi.Travis Pov's
"Firma qui ragazzo" indica una linea in basso a sinistra con il suo dito grasso pieno di anelli d'oro.
Firmo in fretta sperando che tutta questa pagliacciata finisca quanto prima."Perfetto!" Esalta entusiasta il Boss "Vieni, ti do del buon Whisky per festeggiare" mi fa segno di raggiungerlo al bancone del bar della discoteca con stampato in faccia un sorriso a trentadue denti.
"No Anthony, sarà per la prossima volta"
Declino l'invito andandomene.
Mi dirigo verso i parcheggi per poter tornare a casa ma con la coda dell'occhio noto Anthony intento a seguirmi.
Mi volto e l'aspetto con le braccia incrociate al petto.
"Travis!" Mi chiama.
"Ti serve qualcosa Anthony? Devo andare".
Da quanto quest'uomo non si fa una doccia? Emana un tanfo di alcool misto a fumo così nauseante che per poco non gli vomito sulle scarpe.
"Stai calmo ragazzo" mi da una pacca sulla spalla "Non facevo un affare con Gonzales da anni ormai e se sono riuscito a liberarmi di tutta quella merce è solo grazie a te" fa un breve applauso sbattendo le sue mani grassocce una contro l'altra.
"Arriva al punto" rispondo spazientito ma mantenendo il tono della mia voce fermo e distaccato.
"Ci sai fare Travis, devo ammetterlo ed io ho bisogno di persone come te. Cosa ne dici di entrare definitivamente nel mio cerchio?" Domanda serio.
"Ne faccio già parte, lo sai bene che sono uno di voi ormai" mi porto le mani in tasca e aspetto una sua risposta.
"Ho una certa età e anche se ho un'intera città al mio fianco, non mi resta un granché. Non mi fido di nessuno e una volta che morirò, chi guiderà i miei ragazzi? Chi si prenderà cura delle loro famiglie? Chi sarà il nuovo capo della mafia di tutta Manhattan? Non voglio che sia uno stupido ragazzino a prendere il mio posto, solo Dio sa cosa potrebbe combinare un incompetente con un potere del genere tra le mani. Mi capisci? Voglio che il mio posto aspetti ad uno che è veramente degno di meritarlo, ad uno che incute timore solo con lo sguardo e che non si faccia scrupoli, che sia una bestia e un portento con gli affari e dimmi tu, chi meglio di te? Hai una mente geniale e furba e oltre ad essere un assassino figlio di puttana coi fiocchi, sai concludere un affare in pochissimo tempo. Quindi ragazzo, vorresti essere il mio successore?"
Sento un filo di speranza nella sua voce e quasi non mi strozzo con la mia stessa saliva.
"Come posso rifiutare?" Domando incredulo.
So che è una cosa abbastanza pericolosa, ma stranamente più che paura o timore in questo momento provo solo uno strano senso di apatia, come se non me ne importasse niente. L'unica cosa che voglio in questo momento è andare a casa di quella ragazza e vedere come sta.Cassandra Pov's
"Entra pure! Fa come se fossi a casa tua, io intanto vado a svegliare Clary"
Il ragazzo entra timidamente in casa e va' ad accomodarsi su una poltrona.
Salgo le scale di corsa "Clarissa! Clarissa!" Busso un paio di volte alla porta di camera sua ma nessuno viene ad aprire.
Dorme ancora?
Entro nella in camera e guardo attentamente la stanza.
Le ante dell'armadio sono aperte e gran parte dei vestiti sono buttati sul pavimento, i poster che riempivano le pareti adesso sono strappati lasciando i segni del nastro adesivo sul muro, la scrivania piena di riviste e fogli scarabocchiati, trucchi sparsi un po' dappertutto e il letto al centro della stanza sfatto.
Mi avvicino al suo comodino e la sveglia segna le 18:39.Mi siedo sul letto e inizio a scuoterla preoccupata.
Che cosa le sta succedendo? Perché si è ridotta così da un momento all'altro? Le avrà fatto qualcosa Anthony?
"Clary..."
Mugugna qualcosa e si tira sul naso le coperte "lasciami stare Cassandra" sussurra con voce roca. Ha forse pianto?
"No Clarissa, io non mi muovo da qui! È da tre giorni che non mi parli, non mi guardi neanche in faccia! Stai sempre chiusa qui dentro, mi spieghi cosa ti sta succedendo? Sono preoccupata per te" sbotto alzandomi in piedi.
Attendo una sua risposta che però non arriva.
"Clarissa, diamine!" Alzo la voce e le tiro via le coperte da dosso. Sto iniziando ad innervosirmi.
Si siede e si porta i capelli biondi che le erano ricaduti sul viso dietro le orecchie.
Rimango a bocca aperta "Oddio Clary..."
È così pallida in volto che sembra un cadavere, le occhiaie nere che evidenziano i suoi occhi rossi e gonfi per il pianto. Mi catapulto su di lei con un salto e l'abbraccio forte. "Clary..." Scoppia in un pianto liberatorio "Scusa Cassandra, scusami".
Dopo un po' si alza dal letto e si asciuga il viso con il dorso delle mani.
"Cassandra, mi dispiace ... Non oso immaginare come siano stati per te questi tre giorni. Ho sbagliato a non dirti niente perché solo ora mi rendo conto quanto fa male tenersi tutto dentro ma dovevo metabolizzare la cosa, trovare una soluzione"
"Una soluzione per cosa?"
"Tre giorni fa Anthony mi ha chiesto, in realtà mi ha ordinato, di andare nel suo ufficio perché mi doveva parlare. Altro non mi doveva dire che una delle sue schifose trovate. Quell'uomo è così avido e meschino"-alcune lacrime iniziano a rigarle il viso silenziosamente - "È assetato di soldi e vuole saldare subito il debito che ha con me. Anthony sa più che bene che non ho quattrocentomila dollari, così ha deciso di vendermi a Travis Winkler, come se fossi un cazzo di oggetto troppo ingombrante e inutile da buttare via"
Per poco non cado giù dal letto.
Che cosa ho appena sentito?
Sbatto le palpebre incredula e agito la mano per aria "fa volare via queste cazzate per favore" provo a riderci su, starà scherzando, sicuramente.
"Cassy, sono seria"
"Clarissa, non può farlo" dico decisa
"Un mostro come lui può fare di tutto e lo sai"
Mi alzo e la stringo in un abbraccio mentre sento un liquido caldo e salmastro sulle guance.
Tiro su col naso, non è il momento per deprimersi, troverò una soluzione. Non lascerò che portino via la mia amica."Ah, ehi! Vai e datti una sistemata Clary, c'è un'ospite che ci aspetta al piano di sotto" le faccio l'occhiolino e me ne vado via mentre le sento domandare un debole 'chi?'
Scendo giù per le scale e sorrido al ragazzo che é intento a leggere una rivista, quando si accorge della mia presenza alza lo sguardo e mette su un'aria da finto incazzato mostrando i suoi occhi verdi.
"Non pensavo che dovessi svegliare un morto, Cassandra" dice serio.
"No, forse un morto si sarebbe svegliato anche prima" scoppiamo entrambi a ridere.
"Ma che stronzate ti sento dire?" Dice Clarissa una volta pronta e con una tuta addosso.
"Quando si è in sua compagnia dire stronzate è obbligatorio" ridacchio.
"Lui chi?" Poi finalmente si volta e lo vede.
"Cristo! Cosa ci fai tu qui?" Gli salta addosso circondando le gambe alla vita del ragazzo e tempestandolo di baci sulle guance. "Eddie, mi sei mancato tantissimo!" Piagnucola di gioia.
In quel momento la porta si apre ed entra un ragazzo alto quanto un armadio con un'aria abbastanza incazzata.
E questo chi cazzo è?
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Clarissa.
RomanceLeggere questo libro sarebbe un ottimo passatempo, sai? Scherzo, la verità è che non ci so fare con le descrizioni. Se sei curiosa/o di sapere cosa contiene questo "libro" leggi il prologo, da lì forse ci capirai qualcosa.