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Pov's Clarissa.
Al mio risveglio mi ritrovo sola nella camera con la canottiera appiccicata sulla pelle sudata. Decido di alzarmi e andare a fare una doccia.
Mi alzo dal letto con fatica, mi sento stanca e debole, la stanza sembra girare sotto ai miei piedi e cado di peso sulle lenzuola.
Lancio un urlo esasperato.
Riprovo ad alzarmi tenendo saldamente la testiera del letto con una mano. Aspetto qualche secondo sbattendo le palpebre cercando di mettere a fuoco e non appena riesco a vedere meglio quello che mi circonda mi incammino per i corridoi della casa cercando il bagno.
Sento la voce di Travis provenire da una stanza, decido di avvicinarmi incuriosita .

"Anthony, non mi serve" biascica scocciato.
Alzo un sopracciglio confusa.
"Come dici? Cassandra?" Domanda dopo un po' con tono sorpreso.
Sento un tonfo al cuore sentendo il nome della mia amica.
All'improvviso sento una presa stringere il gomito che con uno strattone mi costringe a mettermi con le spalle contro la parete.
Alzo lo sguardo spaventata.
Noah mi guarda furioso stando ad un palmo di distanza dalla mia faccia.
"Cos'hai sentito? Eh, spiona?"
"Io... niente! Stavo cercando il bagno" esclamo cercando di liberarmi dalla sua presa.
Travis esce fuori dal suo ufficio e guarda prima me, poi Noah.
Osservo il suo viso ed i suoi occhi dal quale non trapela nessuna emozione.
"Noah ti avevo detto di controllare la ragazza, non di fargli un giro turistico della casa"
"Cosa?" Domando incazzata. Non sono mica una bambina che ha bisogno di essere controllata da un adulto.
"Stai zitta. Vieni, ti accompagno nella camera degli ospiti".
Noah ignorando le mie proteste mi tira via per il braccio costringendomi a seguirlo.

Con uno spintone dietro alla schiena mi fa cadere sul letto. Cado scivolando sulle lenzuola sgualcite e con i capelli sul viso.
"Ma sei pazzo?" Sbotto
"No, tu sei pazza a girare da sola in questa casa! Vedi di startene qui buona, hai capito?"
Alzo un sopracciglio confusa.
"Cosa te ne importa a te?"
"Niente, ragazzina. Tra poco arriveranno degli ospiti. Non osare uscire da questa stanza, chiaro?"
Chiede scrutandomi in modo serio.
"Ho capito"
Rispondo voltandomi rassegnata dall'altra parte.
Noah se ne va lasciandomi sola nella stanza, e io, stanca mi lascio andare un'altra volta tra le braccia di Morfeo.

Pov's Noah.
Ha i suoi fottuti occhi, ogni volta che la guardo vedo un misto di paura ed innocenza luccicare nei suoi occhi lucidi e vispi. E la rivedo, mi torna in mente lei, come un tornado mette tutto sottosopra nella mia mente e nel mio petto, raggelando il sangue che pompa nelle mie vene. E mi sembra di risentire il suo profumo, di rivedere i suoi morbidi capelli biondi.
Scaccio via questi pensieri sentendo Anthony che alza di poco la voce nello studio di Travis. Vado di corsa a vedere cosa succede.

Pov's Travis.
"Travis, non me ne faccio niente di una puttana traditrice!" Urla Anthony tirando un calcio nello stomaco della ragazza accasciata sul pavimento.
Noah entra nel mio studio di corsa.
Gli faccio segno che è tutto sotto controllo, dopo aver annuito con il capo esce fuori, rimanendo di guardia sulla soglia della porta.
"Anthony, mi stai sporcando tutto il parquet di sangue" gli faccio notare con fastidio.
"È una puttana, una puttana!" Urla tirando un'altro calcio a Cassandra.
Mi avvicino infastidito e allontano la ragazza da lui.
"Anthony ti ricordo che sei in casa mia" gli faccio notare.
"Hai ragione. Dovevo farla fuori già da tempo questa puttana!"
La fronte imperlata di sudore e le sue spesse sopracciglia si inarcano mostrando le numerose rughe che riempiono la sua vecchia pelle contratta in una smorfia carica di rabbia.
"Posso sapere che cosa ha fatto?"
Chiedo con una punta di curiosità.
"Ha cercato di prendermi in giro, rubando delle chiavi dal mio ufficio. Voleva trovare un modo per aiutare la sua amica Clarissa. Povera illusa!" Esclama cadendo in una grossa risata. Prende la pistola da sotto la sua camicia e dopo averla caricata la punta contro Cassandra che rimase per tutto il tempo con lo sguardo basso pieno di paura e umiliazione.

Pov's Clarissa.
Mi sveglio di soprassalto sentendo un urlo seguito da un'altro.
Vengo pervasa da un brivido di puro terrore e mi alzo dal letto precipitandomi nello studio di Travis, fregandomene delle conseguenze e di quello che mi potrebbe fare Noah.
Rimango paralizzata alla vista di Cassandra, accasciata sul pavimento, coperta da un misero top nero e una minigonna gialla.
Il suo corpo pieno di tagli e lividi viola, il suo viso gonfio pieno di lacrime e sangue.
Anthony la prende a calci e gli punta una pistola contro mentre Travis cerca di dissuaderlo.
Senza pensarci due volte mi butto sulle spalle di Anthony afferrando i suoi capelli brizzolati grigi, tirandoli all'indietro con tutta la forza che ho.
Lui in tutta risposta tira una gomitata sul mio fianco destro e con un gesto fulmineo mi fa cadere a terra, sbattendo con il viso contro l'angolo della scrivania in acciaio e successivamente contro il parquet.
"Tu! Puttana!" Urla con fare indignato mentre mi afferra per la caviglia avvicinandomi con violenza verso di lui, facendomi strisciare sul pavimento.
Cerco di divincolarmi dalla sua presa tirando con il piede libero un calcio in pieno volto.
Anthony barcolla un po' per il colpo ricevuto e punta la pistola contro di me ormai spazientito.
Travis si catapulta furioso su Anthony che dopo essersi ripreso dal suo stato di shock dovuto alla reazione improvvisa del ragazzo inizia a rispondere ai colpi.
Cerco di alzarmi sentendo il viso e il fianco pulsare, ma perdo subito dopo i sensi sbattendo la testa sul parquet freddo.
L'ultima cosa che riesco a sentire è il rumore di uno sparo e l'urlo terrorizzato di Cassandra.

Clarissa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora