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"Cassy, non ridere! Non sai che imbarazzo" provo a farla stare zitta, sta attirando l'attenzione di tutti i clienti con le sue risate.
Io non capisco cosa ci trova di divertente, gli ho appena raccontato quello che è successo ieri sera con Travis ed è scoppiata a ridere.
"Cassandra stai attirando l'attenzione di tutti" biascico.
Un rumore di vassoi e tazze rotte attira la mia attenzione, guardo verso la porta e vedo Holly.
"No, ancora lei?" Chiede "Quella ragazza è un tornado, quando passa lei fa solo danni" prosegue infastidita.
"Sì ma dacci un taglio Cassy, è una nostra nuova collega, cerchiamo di comportarci decentemente" la ammonisco.
"Come vuoi" rotea gli occhi al cielo.
Holly si avvicina a noi saltellando sui suoi tacchi azzurri ignorando le imprecazioni di un cliente, probabilmente gli avrà rovesciato il caffè addosso.
"Ciao ragazze!"
"Ciao" rispondiamo all'unisono io e Cassandra.
"Sei venuta a comprare un cornetto alla crema?" Chiede Cassy.
"No, sono venuta per lavorare" risponde Holly con un sorriso a trentadue denti.
"Cosa? Tu?!" chiede scioccata la mia amica battendo un pugno sul bancone e cadendo in una fragorosa risata.
Scuote la testa in segno di negazione "Holly, senza offesa ma come ti muovi fai danni, penso che non ti si add- " do' una gomitata a Cassandra e la guardo di sbieco.
"Cioè, volevo dire che forse tu sei portata a fare altro, no?" Chiede cercando di sembrare gentile.
Mi porto una mano sulla fronte, ho come la sensazione che questa sarà una lunga giornata.
"Che divertente" scoppia a ridere la ragazza scuotendo la testa violentemente. 'Se continua così di sicuro si romperà l'osso del collo' penso trattenendo un sorrisetto divertito.
"Allora, Holly! Io sono Clarissa" li porgo la mano che ben presto stringe.
Mi guarda fisso negli occhi e io intuisco la rotta che stanno per prendere i suoi pensieri "scusami per l'altra volta, non ero in me" mi affretto a dire.
"Piacere mio, stai tranquilla comunque, ormai è acqua passata". Risponde rilassando le spalle.
"Da dove posso iniziare?" Chiede poi.
Cassandra fa un sorriso furbo e si piega per prendere uno straccio da sotto il bancone. "Prendi questo straccio, per iniziare potresti andare a pulire il casino che hai combinato laggiù" suggerisce con un tono piatto, senza lasciar trapelare nessuna emozione.
Holly prende lo straccio e ben presto si dilegua tra i tavolini.
"Perché ti comporti così?"
"Così come, Clary?"
Il cellulare inizia a vibrare da dietro la tasca dei pantaloni "lascia stare" biascico.
Prendo il cellulare ed esco fuori.
"Pronto?"
"Tra due minuti ti voglio dentro il mio ufficio" detto ciò riattacca.
Guardo lo schermo e vedo la scritta 'Anthony Smith'. Che cosa vuole adesso?

<°•°•°•°•°>

Sto aspettando da più di un'ora su uno dei divanetti della discoteca HotGold.
Non appena ho ricevuto la chiamata del Boss sono scappata di corsa e in meno di 10 minuti ero già dietro la porta dell'ufficio di Anthony, ho provato a bussare ma non appena ho sentito i gemiti che provenivano dall'altra parte ho lasciato subito stare e sono andata a sedere su uno dei tanti divanetti in attesa che finisse di giocare con una delle sue amate ragazze, aspettando che mi degnasse della sua attenzione.
Dopo due ore la porta finalmente si apre ed esce fuori una ragazza dai capelli castani con la fronte imperlata di sudore.
La supero entrando nell'ufficio di Anthony.
Quest'ultimo si alza dalla sua sedia girevole e dopo aver fatto un piccolo giro nella stanza, si lascia andare sulla superficie in legno della scrivania, scostando qualche scartoffia e portando un sigaro alla bocca.

"Clarissa..." Fa qualche passo verso di me, indietreggio automaticamente.
"Volevi vedermi" più che una domanda la mia è un'affermazione.
"Sì" afferma
"Due ore fa" puntualizzo.
"Ho avuto dei contrattempi, cose che a te non devono interessare".
"Cosa mi devi dire?" Domando stufa, voglio andarmene via da qui e al più presto possibile.
"Sempre dritta al sodo, eh?"
Roteo gli occhi al cielo.
"Beh, ragazza... Come te lo posso dire?"
"Magari senza tanti giri di parole" suggerisco con sarcasmo.
"Sai che ormai sei di proprietà di Travis Winkler e che di conseguenza per me sei ehm, come dire? Inutile"
"Inutile?" Ripeto sorpresa.
"Sì. Sai, non sempre tutto va secondo i piani"
Mi sembra tutta una messa in scena, mi sembra tutto così finto, persino quello che sta dicendo. Come posso essere inutile se gli devo ancora 400'000 dollari? Si è per caso stancato e quindi ha deciso di uccidermi?
"Lo so benissimo".
Ho  imparato sulla mia pelle che non sempre va tutto secondo i piani.
"Ecco, secondo Travis c'è un modo con il quale io potrei pertenete i miei soldi velocemente''
"Anthony io mi sto impegnando a lavoro, non ho neanche un giorno libero e quando mi è possibile faccio anche il turno extra, sia qui alla discoteca che al bar. Ma come già sai, l'affitto è caro, nonostante la casa che mi hai dato è una catapecchia e la paga del bar è misera..."
"Lasciami finire di parlare" mi interrompe.
Mi metto a tacere e aspetto di sentire questa 'soluzione' pensata da Travis Winkler. Ma poi a lui cosa importa? Cosa gliene frega a Travis del mio debito? Forse lo fa solo per fare un favore al suo capo, sì, sicuramente è così.
"Se solo la tua verginità costa centomila dollari, venderti quanti bei dollari mi potrà fruttare?" Domanda più a se stesso che a me.
Il modo in cui lo dice mi fa accapponare la pelle. Questo è pazzo, mi ha scambiata veramente per un oggetto?
"Stai scherzando spero" biascico scioccata sudando freddo dalle mani.
Alza un sopracciglio irritato "Ti venderò a Travis Winkler dato che lui stesso mi ha fatto questa proposta".

Clarissa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora