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Pov's Clarissa.
Apro gli occhi di scatto, sentendo il mio viso scattare verso sinistra. Mi tiro su con i gomiti incazzata nera.
"Oh, finalmente!" Urla stringendomi tra le sue braccia Cassandra.
Ricambio l'abbraccio sentendo però la guancia pulsare per il dolore.
"Diamine, scappiamo via da qui!" Dice poi, sciogliendo l'abbraccio e dandomi una mano per riuscire ad alzarmi in piedi.
Aggrotto la fronte confusa, mi guardo intorno e uno strano bruciore al petto si impossessa di me, divorandomi da dentro. Riconosco subito questa sensazione di paura che aumenta sempre di più.

Lo studio di Travis è ricoperto di sangue, il pavimento, la scrivania, un tavolino di vetro frantumato sul busto di un ragazzo che non ho mai visto prima. Sposto lo sguardo da lui a Cassandra, che punta il dito sotto la finestra, accanto ad una poltrona.
Vedo Anthony privo di vita in una pozza di sangue e con un buco in fronte.
Sbatto le palpebre incredula.
"È stato Travis" dice Cassandra.
"Dov'è adesso?" Domando uscendo dallo studio accelerando il passo "Cassandra, cos'è successo?" Chiedo terrorizzata. La villa è tutta sotto sopra, sembra un bordello.
"Clarissa, calmati! Andiamo via da qui, che te ne importa? Prendi le tue cose e torniamo a casa adesso che quel mafioso non è tra i piedi" quasi urla.
Mi blocco di scatto voltandomi a guardarla.
"No" dico decisa.
"Cosa?"
"Io da qui non me ne vado, se osiamo uscire da questa casa Travis e i suoi scagnozzi ci faranno fuori senza pensarci due volte"
"Tu sei pazza! Ho quasi rischiato la vita per venire a salvarti, non fare storie e andiamo via!"
"No!" Urlo decisa.
Cassandra prende un vaso di porcellana avvicinandosi con passo incerto.
"Cassy, che cosa vuoi fare?"
"Scusami ma non mi lasci altra scelta" sussurra e con decisione colpisce l'oggetto che ha stretto in mano, frantumandolo contro la mia testa.
Perdo subito i sensi crollando sul pavimento.

Travis Pov's.
Mentre inseguo uno scagnozzo di Anthony nel mio giardino seguito da Noah e Ethan sento un rumore provenire dall'interno della casa, ma decido di non darci peso continuando ad inseguire il bastardo con l'intenzione di spaccargli l'osso del collo.

Quando ho visto Anthony puntare la pistola contro Clarissa non ci ho visto più per la rabbia, gli sono saltato addosso e ho iniziato a prenderlo a pugni, fregandomene delle conseguenze. Poi però mi accorsi di alcuni suoi scagnozzi che stavano circondando l'intera villa. Riconobbi Clark attraverso la finestra e capì che la situazione stava prendendo una brutta piega, dovevo agire. Sparai a Anthony, sapendo che questo mi avrebbe portato ad essere il suo successore, ad avere i suoi nemici miei nemici e i suoi doveri sulle mie spalle, ma non ci pensai in un primo momento, dovevo difendere la ragazza a tutti i costi.
Josh entrò nel mio studio, ma Noah gli lanciò il tavolino di vetro posto accanto alla libreria addosso, facendolo cadere a terra privo di sensi, sparandoli due volte al petto.
Iniziai a sparare senza nemmeno rendermene conto, lasciai più di una pallottola nel corpo di quei bastardi, accompagnato da Ethan e Noah. La mia casa ben presto sembrò essere un campo da guerra, piena di morti, tutti scagnozzi di Anthony.
Uscito nel giardino vidi Clark intento a scappare con altri due ragazzi.

Finalmente sono riuscito a raggiungerlo. Spingo il ragazzo contro il cancello e inizio a prenderlo a ginocchiate nello stomaco, accecato dalla rabbia e con il fiato corto.
Del sangue inizia ad uscirli dalla bocca in piccoli rivoli, continuo a colpirlo con la stessa foga, fregandomene delle sue penose suppliche.
"Non ridi più?" Ridacchio prendendolo in giro "eh, bastardo?" Prendo il coltello creando un grosso taglio sulla sua gola, lasciando cadere sull'erba bagnata il suo corpo privo di vita.
"Addio, Clark" biascico tornando da Ethan "cerca di ripulire questo casino" ordino.
Entro in casa e mi dirigo nel mio studio, cercando Clarissa. Entro nel mio ufficio e non vedo nessuno. Un misto di paura e rabbia si impossessa di me, la vena del collo inizia a gonfiarsi, colpisco il muro con un pugno sentendo Noah che da conferma ai miei pensieri "le ragazze sono scappate".

Clarissa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora