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Pov's Clarissa.
"Cosa vuoi da me?" Sbotto carica di rabbia.
La ragazza per un attimo chiude la bocca e la mia mente sembra tirare un sospiro di sollievo sotto il lieve dolore del mal di testa che si presenta con ritmici colpi alle tempie.
"Cosa voglio da te?" Ripete fissandomi negli occhi "Non voglio nulla da te, è il mio uomo quello che voglio. Voglio Travis e finché ci sei tu nei paraggi io non potrò averlo. Lui è cotto di te, l'ho capito, sai?"
"Credo di non aver ben capito" biascico incredula.
"Che pazienza che ci vuole con te, sei proprio stupida!"
"Non sono stupida, semplicemente non vedo cose che non esistono"
"Travis non ha mai trattato le sue puttane come tratta te, e fidati lui ne ha avute tante ma a nessuna ha mai riservato le attenzioni che dedica a te. Nessuna ha avuto l'onore di mangiare nella sua stessa tavola o di dormire in casa sua"
"E con questo? Che vuol dire? Sono obbligata a stare da lui" sbotto incazzata "non ho deciso io di compiacerlo e l'ultima cosa che vorrei è essere una puttana. Hai capito? Non sento di essere fortunata per essermi trovata in questa situazione, né tantomeno sento di essere grata per i suoi trattamenti 'speciali'"
Un sonoro schiaffo colpisce il mio viso facendomi voltare verso sinistra con violenza. La guancia destra inizia a bruciare e sento del sangue caldo colare sporcando il mio viso pallido.
"Non alzare la voce con me Clarissa, non ti conviene. Ti ricordo che chi ha il coltello dalla parte del manico sono io, non tu. La tua vita è nelle mie mani tesoro."
Un lungo brivido pieno di terrore mi percuote le spalle scendendo lungo la schiena lasciandomi a bocca aperta.

Faccio un respiro profondo cercando un po' di coraggio, provando a reagire prima che la situazione degeneri.

Cassandra Pov's.
Mi sveglio di soprassalto e con la fronte sudata. Con le mani che tremano provo a svegliare Eddie che dorme beato nel letto accanto.
"Cassy, dimmi! Che cosa succede?"
"Non lo so, ho un brutto presentimento... non riesco a respirare, Eddie! Non riesco a respirare!" Urlo sentendo un peso sul petto e il cuore che batte forte.
"Cazzo, Cassandra calmati! Prova a respirare lentamente"
Provo a seguire il consiglio di Eddie ma avverto un formicolio nelle mani e alle gambe, che cedono sotto il mio peso come se fossero fatte di gelatina facendomi cadere a peso morto sul pavimento. Il respiro diventa pesante e irregolare, respiro a fatica e sento l'aria arrivare sempre meno ai polmoni.
Vedo Eddie sbattere i pugni sulla porta chiusa a chiave e gridare aiuto in modo disperato. L'udito si fa debole e la vista offuscata. L'ultima cosa che riesco a vedere prima di perdere i sensi è la dottoressa Melanie Robinson con un'espressione sul volto terrorizzata e stupita non appena incrocia il mio sguardo.

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