Travis Pov's.
Mi precipito nella camera degli ospiti al piano di sopra e sento la voce di Melanie. 'Eri con loro quando è successo?' Mi avvicino silenziosamente alla porta e resto in ascolto per capire di cosa stiano parlando.
Sento la voce della ragazza incrinarsi, vedo Clarissa in lacrime mentre si tortura i capelli biondi con le dita in modo nervoso nel raccontare il suo passato.
Sento un piccola ferita riaprirsi dentro di me e dei ricordi riaffiorare come lame roventi che tagliano senza pietà il mio petto.
Chiudo gli occhi e serro la mascella. Ho bisogno di sfogarmi.Clarissa Pov's.
Travis mi lancia un'ultima occhiata e se ne va via senza dire nulla. Da quanto tempo stava lì fermo sulla soglia della porta? Avrà ascoltato tutto?
La Dottoressa Robinson intuisce la rotta dei miei pensieri e con un piccolo colpo di tosse attira la mia attenzione.
"Tranquilla, Travis non è un ragazzo pettegolo."
"Lo conosci?"
"Certo! É mio cugino" ridacchia.
Il suono dolce della sua risata si insinua nella mia mente e mi costringe a sorridere debolmente. La sua risata dolce e sincera mi ricorda molto quella di Cassandra.
"Non è cattivo, spero che avrai il piacere un giorno di conoscerlo per quello che è davvero" dice mentre immerge delle pezze in una bacinella piena di aceto.
"Fidati di me, lo conosco" prosegue.
Annuisco ignorando che forse Melanie non sa che suo cugino lavora per il più grosso mafioso di Manhattan e mi lascio andare in un sonno profondo.Travis Pov's.
"Spaccagli le costole!" grida entusiasta la rossa appollaiata sotto il grosso braccio di Anthony.
Guardo Margot con disgusto e torno a guardare il ragazzino che maneggia incerto una chiave inglese. Con un gesto fulmineo si piega di lato, evitando un destro dell'avversario e con quell'attrezzo da lavoro stretto in mano colpisce il ginocchio di Zack con violenza.
Johnny lascia cadere la chiave e inizia a riempire di calci il suo coetaneo che rotola come un verme sul pavimento pieno di sangue.
Bevo il whisky a piccoli sorsi ignorando il bruciore nella bocca, osservando la scena senza provare però il divertimento che sembra stiano provando gli altri che mi stanno attorno."Vuoi sfogarti anche tu, ragazzo?" Ridacchia Anthony rigirando tra le dita un sigaro.
"Non mi batto contro i ragazzini"
"No no, nessun ragazzino Travis. Tra qualche minuto dovrebbe arrivare un pacco dalla Spagna" risponde orgoglioso.
Annuisco versandomi di nuovo da bere.
Torno a guardare i due ragazzini intenti a prendersi a pugni.
"Va bene ragazzi, va bene! Ho deciso chi tra i due verrà con me per la spedizione di domani " ridacchia Anthony applaudendo con le sue mani grassocce.
"Uno scontro di ben due ore, nemmeno gli animali! Complimenti. Ovviamente sarai tu, Johnny a venire con me"
Il ragazzino salta felice come una Pasqua su se stesso e se ne va dopo aver ringraziato il Boss.
Che stupido, penso.Una manciata di minuti dopo fa il suo ingresso Clark insieme ad un ragazzo incappucciato. Alzo un sopracciglio confuso.
Sarebbe lui il pacco?
Clark toglie il sacco dalla testa del ragazzo. Un ragazzo dalla pelle abbronzata, robusto e dai capelli neri. Un dragone tatuato sul braccio destro e gli occhi privi di luce, di emozione, fissi sul pavimento.
"Tu! Misero bastardo!" Urla Anthony alzandosi dalla poltrona e andando al centro del garage.
"Pensavi di riuscire a soffiare via la mia roba? Eh?" Sputa sul viso del ragazzo e continua a girargli intorno come un cane con la rabbia. Sembra un pazzo furioso, incapace di controllare le proprie emozioni.
"Mi hai fatto perdere più di ventimila dollari".
Il ragazzo si pulisce con il bordo della maglia il viso e con sguardo di sfida cerca di tenere testa ad Anthony.
"Non è stato difficile con un vecchio balordo come te"
Cinguetta.
Anthony si volta a guardare Noah e poi me "Ragazzi, voglio vedere la sua lingua e le sue budella riverse sul pavimento, voglio vedere la vita abbandonarlo alla morte, lentamente! " ordina furioso.Noah inizia a prendere a pugni il ragazzo, che cerca invano di difendersi. Il viso si riempie subito di tagli e lividi ed io non posso far altro che restare a guardare come Noah lo riduce in poltiglia sotto le grida entusiaste del Boss.
Dopo un po' il mio amico fa qualche passo indietro facendomi l'occhiolino.
Tiro su le maniche della camicia e sferro un pugno sullo zigomo del ragazzo, un secondo sulla mascella e un terzo sul naso. Sento un 'track' e vedo del sangue uscire dalle sue narici.
Non soddisfatto alzo in aria il piede e colpisco con la suola della scarpa lo stomaco dello sfortunato, facendolo cadere a terra come un salame. Inizio a tirare numerosi calci sulle sue costole sentendole frantumarsi sempre di più. Mi piego sulle ginocchia e afferrandolo per i capelli avvicino il suo viso al mio.
Noto come il suo petto si alza e si abbassa velocemente seguendo il ritmo del suo cuore che sembra quasi un tamburo, il suo viso ricoperto di sangue e i suoi occhi che non riescono a rimanere aperti, per quanto sono viola e gonfi. La bocca socchiusa, che non emette nessun suono, tranne che quello del fiato corto, spezzato.
Lo guardo negli occhi e con violenza affondo il pugnale che Noah mi porge. Lacero il mento, squartando la carne e procurando un lungo taglio, scendendo fin sotto alla gola.
Il suo sguardo cade sul pavimento perdendo subito vita.
Mi alzo e dopo essermi ripulito le mani con uno straccio abbandono il garage sentendo gli applausi di tutti che riecheggiano nell'aria.
Dovrei sentirmi importante, forte. A detta di Anthony dovrei sentirmi persino orgoglioso di quello che sono, ma non è così.
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Clarissa.
RomanceLeggere questo libro sarebbe un ottimo passatempo, sai? Scherzo, la verità è che non ci so fare con le descrizioni. Se sei curiosa/o di sapere cosa contiene questo "libro" leggi il prologo, da lì forse ci capirai qualcosa.