CAPITOLO 21

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SIMONE

L'inaspettato era sempre più bello del prevedibile. Prevedibile significava scontato,una cosa scontata era insipida,senza valore e senza quell ebrezza,senza quella frenesia e senza quella contentezza che scaturiva dall'inaspettato.

Se una cosa era inaspettata,significava che eravamo impreparati e questo poteva causare sia sofferenze che momenti di felicità.

Era prevedibile che avrei studiato architettura ed era prevedibile quindi,che sarei diventato un architetto.

Era inaspettato invece,che mio padre ci abbandonasse,che preferisse il denaro alla sua famiglia.

Era prevedibile quindi che mi sarei preso cura di mia madre e di mia sorella.

Era inaspettato l'incidente di Ariel e Ryan.

Era prevedibile come questo ci avesse cambiato un po' tutti.

Era inaspettato,che,nonostante io sarei dovuto tenermi lontano da Ryla,cercavo sempre un modo per vederla,per parlarle,per vedere un singolo momento il suo sorriso che però sembrava non riserbasse più a me.

Era prevedibile invece il fatto che,tutti questi anni l'avevo pensata ogni singolo giorno.

E quello che mi aveva detto l'altra sera...non era per niente prevedibile,ne scontato.

Ryla era sempre stata una persona particolare,era unica,tutti le volevano bene. Una volta,per trovarla,bastava guardare negli angoli,nelle estremità,nella parte più buia di qualsiasi posto fosse. Era una persona che si aggirava nell'ombra,non era mai stata una ragazza che prendeva la scena...nonostante avesse tutte le carte in regola per farlo.

Ma lei riusciva a farsi notare anche così,lei che non voleva mai essere notata,non voleva mai essere rotta le scatole da persone o da rapporti di circostanza. Lei era una che brillava comunque,era una che c'era sempre,una certezza.

Era stata la mia certezza,prima. Era la mia confidente e da stupido,che non aveva capito cosa lei potesse provare per me,le raccontavo le uscite che facevo con altre ragazze...quando ne avevo voglia.

Non avevo mai notato un suo cambiamento di umore,ma credo che fosse solo una facciata. Era il suo modo per non far trasparire nulla,la sua imperturbabilità e la sua freddezza erano disarmanti...quando si trattativa di queste cose. E adesso,ancora una volta,capisco di essere stato un coglione.

Se mi venisse data la possibilità di tornare indietro e cambiare quei momenti?
Forse lo farei. Forse,con la consapevolezza di oggi,mi comporterei meglio. Ma più penso che interferendo con il mio carattere sarei potuto diventare una persona diversa da quella che ero,più capisco che no,non cambierei nulla.

La parte in cui era andata via? Quella si,perché da quel momento sono successe cose brutte e che avrei preferito davvero non succedessero. Tutte cose inaspettate.

Le parole di Ryla,quindi,mi avevano bruciato dentro. Mi avevano surriscaldato gli organi e,si sa,a certe temperature tutto diventa liquido.
Mi ero sentito un vulcano pronto ad eruttare magma,lapilli e pietre vulcaniche. Mi ero sentito un gayser di acqua bollente pronto a liquefare tutto.

Negli occhi avevo visto lo stesso fuoco che provavo io. Negli occhi,le avevo visto delle scintille luminose.
Stava bruciando,per me...e io stavo bruciando,per lei.

NON RIESCO AD ODIARTI Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora