Dante e Virgilio arrivano al terzo girone del settimo cerchio.
Virgilio: Okay coso, qua le cose se fanno sempre più atroci: pronto pe' continua'?
Dante: Perché mi fai questa domanda proprio adesso, duce mio?
Virgilio: Perché ecco so' puniti li sodomiti. Ce stanno du' schiere: quella degli etero e quella degli omosessuali. So' puniti co' 'na pioggia de' foco.
Dante: Che cosa orribile!
Virgilio: Vedi de non casca' da li argini, perché io non posso scenne a ripijiatte e tu mori subito pe' er foco: qua stemo protetti.
Dante deglutisce spaventato.
Dante Narratore: Come i Fiamminghi e i Padovani costruiscono argini, così eran fatti quelli.
Virgilio: Mo st'intervento palloso era propio necessario?
Dante Narratore: Sì.
Dante: Si volta. Dov'è la selva oscura? Non la vedo più...
Virgilio: Stamo troppo giù pe' vedella.
Dante Narratore: Incontrammo una schiera di anime che venivano lungo l'argine, e ciascuna guardava come è solito guardare...
Virgilio: N'è er momento, fidate.
Dante Narratore: Perché? Non ti piace la mia similitudine voyeurista?
Virgilio: Fidate pe' 'na vota...
Un'anima tira la veste a Dante.
Brunetto: Sei vivo!
Dante: Siete voi qui, ser Brunetto?
Dante Narratore: Oh, ora capisco...
Brunetto: Figliolo, ti dispiace se torno un po' indietro con te per parlarti?
Dante: Oh maestro, fermatevi a parlare con me, possiamo sostare un po', vero duce mio?
Virgilio: Beh...
Brunetto: Figliolo, non posso fermarmi, altrimenti dovrò giacere per cent'anni senza potermi difendere da questa pioggia di fuoco.
Dante fa gli occhioni da cucciolo a Virgilio.
Virgilio fa cenno di sì con la testa.
Dante: Camminate dunque un po' al mio fianco.
Dante inizia a camminare a capo chino per stare più vicino a Brunetto.
Brunetto: Figliolo, come mai sei tu qui da vivo?
Dante: Mi sono perso in una selva oscura a causa dei miei peccati e questa mia guida mi riconduce nel mondo dei vivi attraverso i tre regni dell'aldilà.
Brunetto: Figliolo, io credo in te: ho potuto ben giudicare le tue opere quando ero in vita e so per certo che, se continuerai così, otterrai la gloria eterna. Se non fossi morto così presto, sarei stato felice di aiutarti. Ma ti avverto che quei rozzi montanari dei Fiorentini diventeranno tuoi nemici perché sei una persona onesta: non lasciare che questo ti privi della tua onestà, figliolo. I Fiorentini sono corrosi dall'avidità, dall'invidia e dalla superbia, ma lascia che si scannino tra di loro, anche se sia i Guelfi bianchi sia i Guelfi neri ti vorranno divorare. Tu sei migliore di loro: non lasciarti corrompere dai loro vizi.
Dante: Gli luccicano gli occhi. Se dipendesse da me, sareste ancora in vita. Siete stato come un padre per me e mi avete insegnato come ottenere la gloria eterna...
Dante Narratore: Geloso, eh?
Virgilio: Chiudi quella boccaccia che te ritrovi: stai a rovina' un momento bellissimo.
Dante: Terrò a mente le vostre parole e sono pronto ad affrontare tutto quello che la sorte mi riserva. Questa profezia non è nuova alle mie orecchie, ma non ho di che temere: la ruota della fortuna farà il suo corso.
Brunetto: Controlla al volo a che punto sta la seconda schiera. Figliolo, è bene ricordare ciò che si ascolta.
Dante: Ditemi: chi è qui con voi?
Brunetto: La lista è troppo lunga e mi rimane poco tempo: sappi che ci sono molti uomini di Chiesa e di cultura, tutti accomunati dallo stesso peccato. Ci sono, tra gli altri, Prisciano, Francesco d'Accorso e Andrea de' Mozzi. Non posso trattenermi di più, ragazzo mio, perché sta arrivando la seconda schiera. Addio, figliolo, e rileggi il mio Tesoro per ricordarti di me.
Dante Narratore: Poi si volse, e parve uno di quelli che...
Virgilio: Coso, n'è er momento...
Dante scoppia a piangere e Virgilio prova a consolarlo.
Dante: Non ne avevo idea!
Dante Narratore: In realtà sì, visto che hai scritto tu...
Virgilio: T'ho detto de' chiude' quella boccaccia, scellerato! Poi so' io quello insensibile...
Dante Narratore: Virgilio caro, sappiamo entrambi che ce l'ha messo lui...
Virgilio: Taci!
Dante Narratore: Okay! Ciao!
Dante: Piange a fiumi. Oh duce mio, è stato come un padre per me!
Virgilio: Lo so, Dante, lo so...
Dante: Una bravissima persona...
Virgilio: La tua religione è piuttosto rigida su certe cose, Dante: ce vorranno un sacco de decenni pe' sistema' un minimo sta cosa...
Dante e Virgilio continuano il loro viaggio nell'Inferno.
Spazio dell'autrice
Ave gente!
So che questo capitolo fa più piangere che ridere, però più vado avanti e più mi viene da piangere.
In fondo ho un cuore anch'io.
Vi prometto che con Ulisse e Diomede sarò spietatamente sarcastica.
E udite, udite: abbiamo superato le 7k letture (non so bene come, ma okay)!
Grazie a tutti raga.
Stavolta non farò uno speciale perché:
1) sono piena di roba da studiare (quello di filosofia settimana prossima interroga su 500 pagine, non scherzo, le ho contate)
2) ho ancora gli speciali sugli openday da pubblicare
3) questo weekend sono piena di robe da fare e settimana prossima, in teoria, torno in presenza, quindi avrò meno tempo a disposizione per scrivere
E questo è quanto, ora vado che fisica interroga in prima ora (e chi chiamerà? Me, ovviamente).
Ave atque vale
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Scleri da classico
HumorMa perché ho scelto il classico? Una domanda che i classicisti si fanno continuamente nel corso dei loro cinque anni in questa scuola che sembra più l'Ade che un normale liceo. Sono anni difficili e pieni di disagio, ma ogni tanto spuntano fuori que...