Openday - Cosa dici vs Cosa pensi

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Ave gente,

oggi secondo capitolo a tema openday. Le iscrizioni scadono il 25, quindi non sono così in ritardo come pensavo.

In questi giorni mi sento vecchia perché mio fratello si è iscritto alle superiori questa settimana e quindi dall'anno prossimo prenderemo il bus insieme.

Ma almeno lui è un ragazzo intelligente, mica ha scelto il classico.

Comunque, torniamo a noi.

Come tutti sapranno (o almeno noi del triennio lo sappiamo benissimo), all'openday non puoi dire la verità perché il tuo scopo è fare propaganda e far iscrivere quei ragazzini innocenti delle medie alla tua scuola.

E chi si iscriverebbe al classico se sapesse la verità?

Nessuno, ovviamente.

Poi i professori ti tengono d'occhio, quindi non puoi nemmeno essere sincero.

Agli openday siamo tutti da oscar.

Spiegato questo alle povere anime che hanno intenzione di scendere con noi nell'Ade, ecco a voi Cosa dici vs Cosa pensi.


Legenda:

X: ragazzino impaurito

P: cosa pensi

D: cosa dici


X: Il greco è difficile come dicono?

P: No, è anche peggio: dal secondo in poi non riuscirai nemmeno a distinguere i verbi dai nomi e dovrai ricordare tremila desinenze tra aoristo debole, aoristo forte, aoristo fortissimo e aoristo cappatico, e questo è solo l'aoristo. Poi hanno il duale, che non serve a niente, ma lo devi studiare lo stesso perché metti caso che qualcuno si è alzato una mattina e ha detto Oggi uso il duale? E leggere in metrica è praticamente impossibile se non hai due polmoni bionici e un senso del ritmo assurdo. Ah sì, i Greci hanno parole con ottomila significati diversi e tu devi capire quello giusto dal contesto. E un accento può cambiare totalmente il senso della parola. Idem per lo spirito, che tra l'altro nessuno calcola mai perché è inutile.

D: Il greco e il latino hanno più o meno lo stesso sistema linguistico, ma, visto che il greco ha un alfabeto diverso, mette più paura. Non ti preoccupare: una volta imparato quello è tutto fattibile. Ci sono un sacco di desinenze da studiare, ma basta trovare un buon modo per memorizzarle.


X: Come sono i professori?

P: La maggior parte delle volte dimentichi che sono esseri umani anche loro, visto che secondo loro le giornate sono di 36 ore e quindi non fanno altro che darti compiti perché Tanto c'è tempo per farli! . E sono pieni di contraddizioni: tu devi fare tutti i compiti in tempo, ma loro possono riportarti il compito in classe fatto a ottobre a marzo inoltrato. E non importa se hanno avuto tre mesi per programmare le verifiche e le interrogazioni, tanto le metteranno tutti due settimane prima della fine delle lezioni.

D: Sono delle persone squisite, disponibili e comprensive. Sono sempre pronti a rispiegare le cose e non danno troppi compiti.


X: Si può conciliare sport e scuola?

P: Certo, sempre che tu sia disposto a non dormire la notte e a non avere più vita sociale, che non avrai in ogni caso.

D: Certo, basta organizzarsi!


X: Danno molti compiti?

P: Passerai i weekend a studiare. Non avrai più una vita sociale. Diventerai come Leopardi. Ti sognerai Cicerone. Passerai interi pomeriggi a fare matematica. Sarai dipendente dalla caffeina.

D: Se ci si organizza la mole di compiti non è un problema.


X: Useremo il laboratorio di chimica?

P: Ci sono andata una volta in quattro anni.

D: Certamente.


X: Com'è il bar della scuola?

P: Gianna e Paola cucinano meglio di Cracco, peccato che non riuscirai mai a comprare qualcosa, visto che la fila è infinita e l'intervallo dura dieci minuti.

D: Le signore del bar sono molto gentili, c'è cibo buono in abbondanza e i prezzi sono decisamente abbordabili.


X: Ci sono i maschi al classico?

P: Noi ne abbiamo quattro e mezzo in classe, ma se ne manca uno si sente: sono fondamentali.

D: Certo.


X: Si possono prendere voti alti al classico?

P: Sì, però perderai il senno e non ci sarà nessun Astolfo a recuperarlo.

D: Certo, basta impegnarsi.


X: Ma si fa matematica al classico?

P: Sì, bellezza, ma dal terzo ci sono più lettere che numeri.

D: Certamente, ma non ha lo stesso peso del greco e del latino.


Mi pare di aver scritto tutte le bugie a fin di bene più comuni, aggiungete quelle che mi sono scordata nei commenti.

Mi scuso se ho traumatizzato qualcuno, ma this is the gospel truth.

Chi ha capito la citazione lo sposo.

E questo è quanto, almeno per ora.

Ave atque vale

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