Essere una donna nella mitologia greca è orribile perché puoi:
- essere uccisa da tuo padre;
- essere uccisa dai tuoi figli;
- essere molestata da qualsiasi divinità o individuo di sesso maschile che non sa tenersi il coso nei pantaloni:
- essere abbandonata su un'isola aka essere piantata in Asso (sorry per la battuta di merda);
- essere trasformata in una pianta o in un animale se ti va bene, in una creatura orribile se ti va male;
- essere incatenata dai tuoi genitori ad uno scoglio per essere mangiata da un mostro marino;
- essere messa incinta da Zeus e dover crescere un semidio da sola;
- essere rapita da un toro e portata in un altro continente;
- essere contesa da due uomini e scatenare una guerra, di cui ovviamente ti indicheranno come colpevole;
- continuate voi nei commenti.
Spazio dell'autrice
Ave classicisti immersi nel disagio dell'Ade,
oggi, nel caso in cui qualcuno non lo sapesse o non avesse letto il titolo, è la Giornata Nazionale del Greco aka il giorno in cui buona parte dei classicisti è costretta a partecipare a conferenze sul greco.
Negli scorsi anni andavamo sempre alla Sapienza, ma, visto che la pandemia non ci fa andare in gita, oggi devo stare cinque ore davanti al pc a sentire gente che parla di cose che non mi interessano.
E devo pure stare attenta perché domande quella di greco fa domande.
Che gioia.
Sciagure personali a parte, vi ringrazio di cuore per le 9k letture, thank you guys. Non farò uno speciale perché, abbiate pietà di me, sono piena di merda e non ho il tempo nemmeno per dormire. Sto diventando Leopardi in pratica.
E questo è quanto, miei compagni di sventura.
Ave atque vale.
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Scleri da classico
HumorMa perché ho scelto il classico? Una domanda che i classicisti si fanno continuamente nel corso dei loro cinque anni in questa scuola che sembra più l'Ade che un normale liceo. Sono anni difficili e pieni di disagio, ma ogni tanto spuntano fuori que...