♡︎ 𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 14 ♡︎ ✓

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Alex's pov

Appena tornato in camera, dopo la "litigata" con T/n, me ne sono andato subito a letto. Mi addormentai quasi subito.
M

i svegliai di soprassalto.
Mi guardai intorno e vidi la mia camera. Mi alzai dal letto e andai in cucina. Vidi una figura ai fornelli, ma non capii chi sia. Strofinai gli occhi con le mani e vidi la mia ex Giulia. Mi stava preparando la colazione?

Alex: «G-giulia s-sei tu?»

Giulia: «E chi dovrei essere scusa?»

Mi sorrise. Mi dimenticai completamente il perchè io la abbia lasciata e mi avvicinai a lei.

Alex: «Che fai?»

Giulia: «Ti sto facendo la colazione! Come ogni mattina no?»

Alex: «O-ogni mattina?»

Giulia: «Mi stai prendendo in giro per caso?»

Giulia ridacchiò a poi continuò a parlare.

Giulia: «Ieri ti ho preparato le omelette ricordi?»

Alex: «Ma che stai dicendo?»

Giulia: «Mi stai facendo uno scherzetto? Beh perchè mi stai facendo irritare!»

La ragazza ridacciò di nuovo e mi mise un finto broncio.
Iniziai a ricordare qualcosa.

Alex: «M-ma io ti ho lasciato qualche mese fa! Che ci fai in camera mia?»

Giulia: «Non ci siamo mai lasciati mio caro!»

Spense il fuoco dei fornelli e si avvicinò a me. Prese le mie mani e le mise poco sopra il suo sedere. Portò le sue mani sulle mie spalle. Non ci capivo più niente. La mia testa diceva di muoversi, ma il mio corpo me lo impediva. Si avvicinò al mio orecchio e iniziò a provocarmi:

Giulia: «Perchè non scendi un po' giu con le mani, come fai sempre? »

Iniziò a leccarmi il lobo dell'orecchio. Io intando ero pietrificato.

Giulia: «Non ti ricordi più come si fa?»

Mi sibilò.

Giulia: «Bene ti insegno io»

Prese le mie mani e le portò più giu.

Vidi il soffitto. Mi alzai bruscamente: ero di nuovo in camera mia. Perfortuna è stato tutto un sogno. Mi avviai tranquillo verso la cucina, ma questa volta ai fornelli vidi Giorgio.

Alex: «CIAO GIO!»

Mi avvicinai e lo abbracciai da dietro. Mi mancava abbracciarlo, non lo faccio da un po'.
Lui si girò di scatto e mi guardò schifato.

Giorgio: «Ma ti togli!»

Non me lo aspettavo. M-mi sta urlando c-contro?

Giorgio: «Insomma te ne vai via si o no?»

Alex: «Gio che ti prende?»

Giorgio: «Cosa prende a te? E poi non chiamarmi più "Gio", ho un nome. Perchè non lo usi intero?»

Queste parole mi avevano proprio ferito. Non potevo immaginare che il mio migliore amico mi facesse questo.
Vidi tutto bianco. Mi guardai attorno ma non vidi nulla, allora guardai in basso: era tutto nero. Iniziai a cadere nel vuoto. Gridai aiuto, ma nessuno era vicino a me. Nessuno. Guardai in alto e vidi Giorgio che sta abbracciando T/n.
Iniziai a piangere.

💭COSA MI STA SUCCEDENDO?💭

Pensai.
Vidi nuovamente tutto bianco: ora sono a scuola. Vidi i miei ex compagni delle elementari prendermi in giro perchè ero in carne. Che brutti ricordi. Tutti loro urlavano:

ALEX ALEX ALEX ALEX ALEX

Mal di testa. Aprii lentamente gli occhi e vidi...

SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI ABBIA MESSO ANSIA, PERCHE' MENTRE LO SCRIVEVO MI STAVA PARTENDO UN ATTACCO CARDIACO. LA CAUSA? BEH PERCHE' IO MI FACCIO I FILM MENTALI E IMMAGINO CHE SUCCEDA A ME E NON AD ALEX. EH GIA. QUINDI APPREZZATE. NO DAI SCHERZO FATE QUELLO CHE VOLETE HAHAHA

❀ 𝔾𝕀𝕌ℝ𝕆 ℂℍ𝔼 𝕋𝕀 𝔸𝕄𝕆 ❀ CicoTobbi X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora