♡︎ 𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 23 ♡︎ ✓

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Cico's pov

Quell'uomo si avvicina a me. Io lo guardo con sguardo di sfida: quello era il padre di T/n.

T/n: «PAPA' LASCIALO STARE!»

Padre: «STAI ZITTA PU***NA»

Cico: «NON PROVARE INSULTARLA»

Padre: «E CHI SARESTI TU PER DIFENDERLA?»

Cico: «Non ti interessa chi sono perchè in ogni caso tu la pagheresti cara»

Padre: «AH SI? VEDREMO»

Io mi preparo per colpirlo, ma lui si avvicina a T/n e la blocca: la ha presa in ostaggio.
Ora che faccio?

Cico: «LASCIALA ANDARE»

Padre: «Io sono pur sempre suo padre o no?»

Guardo T/n: aveva gli occhi chiusi dal dolore, da cui scendevano piccole strisce salate che le rigavano le guance.
Cerco di avanzare, ma appena metto un pide più avanti mi dice:

Padre: «Se ti avvicini la colpisco, in caso contrario colpisco te»

Non potevo muovermi: potevo correre verso T/n e bloccare il padre per evitare di non farla toccare, ma sarebbe stata un'azione troppo rischiosa. Avrei potuto ferire T/n.
Indietreggio. Non ho altra scelta.

T/n: «Cico!»

Cico: «Non fa niente...»

Il padre intanto aveva lasciato T/n per andarmi incontro.
Io cerco di schivare le sue mosse per allontanarmi da t/n mentre il padre cercava invano di colpirmi.
Ho sempre avuto dei riflessi abbastanza buoni.
Non dovevo sconcentrarmi. Dovevo pensare solo e unicamente a schivare gli attacchi, come in un videogame.
Devo focalizzare la mente sul suo colpo, prevedere dove sarebbe andato a colpire e schivarlo.
Stava andando tutto bene, quando T/n ci corre incontro cercando di fermare il padre. Tentativo fallito. Io mi ero distratto a vedere lei che si avvicinava e non ho fatto in tempo a schivare l'ultimo attacco, diretto proprio sulla mia faccia.
Cado a terra e cerco subito di rialzarmi, ma non ci riesco perchè T/n mi abbraccia facendomi di nuovo cadere.

Padre: «Vedo che ora siete tutti e due disposti a farvi picchiare eh?»

T/n: «VATTENE VIA! SE VUOI FARE IL MATURO PICCHIERESTI SOLO ME, INVECE PICCHI LUI SENZA NESSUN MOTIVO. MA TI VERGOGNI?»

Non so dove abbia preso tutto questo coraggio, infatti la guardo ammaliato.
Se prima io cercavo di salvare lei, ora la situazione si era decisamente ribaltata.

T/n: «ORA FINISCILA E LASCIALO STARE»

Padre: Quindi ti faresti picchiare per salvare quell'imbecille qua eh?»

Quel pazzo fece un ghigno davvero pauroso.

Padre: «Beh allora fatti avanti!»

T/n si alza, ma io la blocco con il braccio. Era troppo pericoloso, le avrebbe fatto troppo male. Decido di alzarmi.
Cerco di colpirlo, ma mi schiva.
Mi tira un pugno alla pancia abbastanza forte da farmi immobilizzare e poi con il piede mi diede un calcio per farmi cadere.
Mi rialzo dopo essermi ripreso: non è ancora finita!

X: «C-cosa s-succede?»

Mi giro verso la porta e vedo tutto il gruppo WGF al completo che ci guarda preoccupati.

Padre: «E VOI CHI SIETE, ALTRI TUOI AMICHETTI EH T/N??»

T/n: «...»

Lyon: «Lasciala in pace»

Padre: «Senno?»

Alex: «Altrimenti ti faccio vedere»

Padre: «Siamo due contro uno, ma vincerei comunque»

Giorgio: «In realtà ci sono anche io»

Anna: «Anche io»

Mario: «Idem»

Stefano: «Mi unisco anche io»

Lyon: «Ci sono»

Strecatto: «E ovviamente non posso non esserci anche io»

Padre: «Chi si rivede, il fr*****to»

T/n: «NON CHIAMARLO COSI'»

Padre: «Io lo chiamo come mi pare e piace»

Cico: «Tu invece ti davi stare zitto»

❀ 𝔾𝕀𝕌ℝ𝕆 ℂℍ𝔼 𝕋𝕀 𝔸𝕄𝕆 ❀ CicoTobbi X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora