Cico's pov
Padre: «Io lo chiamo come mi pare e piace»
Cico: «Tu invece ti devi stare zitto...»
Padre: «TU NON MI DAI ORDINI CAPITO?»
Giorgio: «E perchè no?»
Padre: «Eh? Stai zitto!»
Lyon: «Ha ragione, perchè noi non possiamo darti ordini eh?»
Padre: «Cosa? Voi state solo cercando di trarmi in inganno!»
Anna: «T/n non ci avevi detto che tuo padre fosse stupido»
La ragazza presa in causa da Anna ridacchia.
L'uomo le corre addosso, ma io lo blocco immobilizzandolo.Lyon: «Ora cosa pensi di fare»
Il padre si guarda attorno, in cerca di una via di fuga, ma non trova niente. Noi bloccavamo le strade.
Anna: «Allora?»
Padre: «COSA DOVREI DIRE SECONDO TE»
Giorgio: «La farai dormire nei dormitori della scuola si o no?»
Padre: «E secondo voi dovrei darvi retta-»
Lo tengo più stretto in modo da fargli poco più male.
Padre: «Siete proprio degli imbecilli»
Si stacca di prepotenza da me e ritorna in camera, ma mentre si incammina ci sibila:
Padre: «T/n rimane qui. Punto»
T/n corre in braccio a Stre.
T/n: «H-ho avuto paura»
Strecatto: «Non ti preoccupare, è andato tutto per il meglio no?»
T/n's pov
Annuisco. Però ora è il momento di dirglielo, non posso fare altrimenti.
Mi stacco dall'abbraccio e prendo un bel respiro.T/n: «O-ora vi chiederete perchè vi ho chiamati qui no?»
Cico: «Quindi li hai chiamati tu?»
T/n: «S-si...»
Anna: «E' stata una vera e propria eroina»
Arrossisco leggermente e ritorno sul mio discorso.
T/n: «Comunque sia...m-mio padre è un po'... violento e-ecco...»
Anna corre ad abbracciarmi e dopo qualche secondo decido di fare una cosa.
Mi stacco dall'abbraccio e alzo la manica sinistra della mia maglietta: era piena di lividi.
Prima che qualcuno potesse dire qualcosa, inizio a parlare.T/n: «Dopo la morte di mia madre, a 5 anni, mio padre è diventato violento. Ecco perchè ho pianto quando ho fatto quel ritardo a scuola, che poi è diventata un'assenza. Lui è abbastanza serio in questo tipo di cose. Anche troppo...»
A turno tutti si avvicinano e facciamo un abbraccio di gruppo. Voglio un mondo di bene a questo maledettissimo, ma bellissimo gruppo.
Alex: «Scusate ragazzi, ma io devo andare a cenare. Mia mamma mi ammazzerebbe se scoprisse che ho mangiato tardi»
Giorgio: «Giusto, vado anche io»
Ci salutiamo tutti, ma Cico rimane ancora qualche minuto con me, perchè vive da solo e può mangiare quando vuole.
T/n: «Cico vuoi che ti prenda qualcosa? Il tuo naso sanguina ancora»
Cico: «No grazie non fa niente»
T/n: «E io te lo prendo lo stesso, dai vieni, in camera mia ho un kit di pronto soccorso»
Lo porto in camera e prendo da un cassetto il kit: mi basta un po' di cotone e dell'acqua.
Cico: «Dammi qua faccio io»
Annuisco e gli porgo tutto quello che gli può servire.
T/n: «Li c'è il bagno»
Cico: «Ritorno subito»
T/n: «Si va bene»
Come promesso ritorna dopo poco e ci sediamo sul letto assieme.
Cico: «Sei stata molto forte prima sai?»
T/n: «Io? Ma non lo ho nemmeno toccato!»
Cico: «No, io intendevo moralmente. Hai trovato la forza di urlargli in faccia»
T/n: «M-ma che...dici...»
Cico: «Dico sul serio, sei stata bravissima»
Mi sorride e io ricambio.
T/n: «Ah ecco, scusa per prima. Per colpa mia ti sei preso un pugno sul naso e subito dopo anche nello stomaco»
Cico: «...Chiedimi se sto bene?»
T/n: «Emh ok...stai bene?»
Cico: «Io sto BENISSIMO, quindi non pensarci»
Ci abbracciamo.
Cico: «T/n scusami tanto, ma ora devo andare si è fatto molto tardi»
T/n: «Notte Cico»
Cico: «Buonanotte T/n»
Ci guardiamo dolcemente sorridendo per poi salutarci definitivamente.
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❀ 𝔾𝕀𝕌ℝ𝕆 ℂℍ𝔼 𝕋𝕀 𝔸𝕄𝕆 ❀ CicoTobbi X Reader
RomanceCico, un ragazzo coraggioso e pieno di energie, vuole aiutare T/n, scoprire cosa la fa star male. Tuttavia lei glielo impedisce. In più c'è Strecatto, il suo migliore amico, che le fa da scudo. Come funziona una X Reader? •T/n: Tuo nome •T/c: Tuo co...