♡︎ 𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 24 ♡︎ ✓

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Cico's pov

Padre: «Io lo chiamo come mi pare e piace»

Cico: «Tu invece ti devi stare zitto...»

Padre: «TU NON MI DAI ORDINI CAPITO?»

Giorgio: «E perchè no?»

Padre: «Eh? Stai zitto!»

Lyon: «Ha ragione, perchè noi non possiamo darti ordini eh?»

Padre: «Cosa? Voi state solo cercando di trarmi in inganno!»

Anna: «T/n non ci avevi detto che tuo padre fosse stupido»

La ragazza presa in causa da Anna ridacchia.
L'uomo le corre addosso, ma io lo blocco immobilizzandolo.

Lyon: «Ora cosa pensi di fare»

Il padre si guarda attorno, in cerca di una via di fuga, ma non trova niente. Noi bloccavamo le strade.

Anna: «Allora?»

Padre: «COSA DOVREI DIRE SECONDO TE»

Giorgio: «La farai dormire nei dormitori della scuola si o no?»

Padre: «E secondo voi dovrei darvi retta-»

Lo tengo più stretto in modo da fargli poco più male.

Padre: «Siete proprio degli imbecilli»

Si stacca di prepotenza da me e ritorna in camera, ma mentre si incammina ci sibila:

Padre: «T/n rimane qui. Punto»

T/n corre in braccio a Stre.

T/n: «H-ho avuto paura»

Strecatto: «Non ti preoccupare, è andato tutto per il meglio no?»

T/n's pov

Annuisco. Però ora è il momento di dirglielo, non posso fare altrimenti.
Mi stacco dall'abbraccio e prendo un bel respiro.

T/n: «O-ora vi chiederete perchè vi ho chiamati qui no?»

Cico: «Quindi li hai chiamati tu?»

T/n: «S-si...»

Anna: «E' stata una vera e propria eroina»

Arrossisco leggermente e ritorno sul mio discorso.

T/n: «Comunque sia...m-mio padre è un po'... violento e-ecco...»

Anna corre ad abbracciarmi e dopo qualche secondo decido di fare una cosa.
Mi stacco dall'abbraccio e alzo la manica sinistra della mia maglietta: era piena di lividi.
Prima che qualcuno potesse dire qualcosa, inizio a parlare.

T/n: «Dopo la morte di mia madre, a 5 anni, mio padre è diventato violento. Ecco perchè ho pianto quando ho fatto quel ritardo a scuola, che poi è diventata un'assenza. Lui è abbastanza serio in questo tipo di cose. Anche troppo...»

A turno tutti si avvicinano e facciamo un abbraccio di gruppo. Voglio un mondo di bene a questo maledettissimo, ma bellissimo gruppo.

Alex: «Scusate ragazzi, ma io devo andare a cenare. Mia mamma mi ammazzerebbe se scoprisse che ho mangiato tardi»

Giorgio: «Giusto, vado anche io»

Ci salutiamo tutti, ma Cico rimane ancora qualche minuto con me, perchè vive da solo e può mangiare quando vuole.

T/n: «Cico vuoi che ti prenda qualcosa? Il tuo naso sanguina ancora»

Cico: «No grazie non fa niente»

T/n: «E io te lo prendo lo stesso, dai vieni, in camera mia ho un kit di pronto soccorso»

Lo porto in camera e prendo da un cassetto il kit: mi basta un po' di cotone e dell'acqua.

Cico: «Dammi qua faccio io»

Annuisco e gli porgo tutto quello che gli può servire.

T/n: «Li c'è il bagno»

Cico: «Ritorno subito»

T/n: «Si va bene»

Come promesso ritorna dopo poco e ci sediamo sul letto assieme.

Cico: «Sei stata molto forte prima sai?»

T/n: «Io? Ma non lo ho nemmeno toccato!»

Cico: «No, io intendevo moralmente. Hai trovato la forza di urlargli in faccia»

T/n: «M-ma che...dici...»

Cico: «Dico sul serio, sei stata bravissima»

Mi sorride e io ricambio.

T/n: «Ah ecco, scusa per prima. Per colpa mia ti sei preso un pugno sul naso e subito dopo anche nello stomaco»

Cico: «...Chiedimi se sto bene?»

T/n: «Emh ok...stai bene?»

Cico: «Io sto BENISSIMO, quindi non pensarci»

Ci abbracciamo.

Cico: «T/n scusami tanto, ma ora devo andare si è fatto molto tardi»

T/n: «Notte Cico»

Cico: «Buonanotte T/n»

Ci guardiamo dolcemente sorridendo per poi salutarci definitivamente.

❀ 𝔾𝕀𝕌ℝ𝕆 ℂℍ𝔼 𝕋𝕀 𝔸𝕄𝕆 ❀ CicoTobbi X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora