Capitolo 20

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ATTENZIONE: in questo capitolo sono presenti scene di sesso (+18) era giusto avvertire. Detto questo, buona lettura.


La parola "casa" ha per ognuno di noi un significato diverso ma per me ne ha più di uno. Casa è l'odore del vento in un giorno d'estate. Casa è il calore della mia camera quando il freddo di gennaio si fa sentire. Casa è l'abbraccio dei miei genitori. Casa sono le battute di Sam. Casa sono i rari momenti in cui Logan mostra il suo sorriso. Casa è la voce allegra e rassicurante di mio fratello . Casa sono le chiacchiera con quello che adesso è anche il mio branco.

Casa è il bacio di Devon e le emozioni che ne seguono inevitabilmente.


Si erano messi in viaggio per tornare nel Maine in tarda serata, la luna piena sopra di loro illuminava il cielo notturno. La strada era deserta, la città aveva già fatto spazio agli alberi e il bosco adesso li circondava. Maya aveva aperto il finestrino completamente, teneva un gomito poggiato sopra e la mano a reggere la testa. L'unico rumore era il canto dei grilli.

La luna li rendeva irrequieti, Devon sembrava gestirla meglio nonostante il colore dei suoi occhi che ogni tanto cambiava, ma Maya era decisamente agitata. Continuava a picchiettare le dita sulla gamba e neanche l'aria fresca della sera sul viso era in grado di affievolire il rossore sulle sue guance. Si massaggiò il collo nel punto in cui il marchio aveva preso a pulsare, provocandole un misto di fastidio e piacere nel sfiorarlo.

Si sentiva strana, era imbarazzata perché quell'irrequietezza era dovuta ad un senso di eccitazione che l'aveva assalita all'improvviso quando la luna si era fatta alta nel cielo notturno.
Si passò le mani tra i capelli, continuando a muoversi nervosamente sul sedile dell'auto, per poi sbuffare per l'ennesima volta.

"Ok, adesso basta" disse Devon per poi accostare la macchina in un pezzo di terreno privo di alberi, era un campo di erba alta, oscurato dal buio.

"Che succede? Perché ti sei fermato?" Maya lo fissò ma lui non disse niente, spense l'auto, si tolse la cintura e si impossessò delle sue labbra, sporgendosi verso di lei.
Maya ricambiò il bacio con passione e quando si scostò appena da lei, non poté trattenere un gemito.
"Percepisco quello che provi" bastarono quelle parole per farla arrossire, mentre la voglia di lui cresceva ancora.
"E lo desidero quanto te" dopodiché riprese a baciarla, le catturò un labbro tra i denti, la liberò dalla cintura ancora allacciata e la condusse, prendendole i fianchi, sopra di lui.

Le mani del ragazzo si intrufolavano sotto la sua maglietta, mentre quelle di lei gli scompigliavano i capelli, afferrandoli e tirandoli appena. Quando Maya si mosse con il bacino, lui le strinse il sedere, coperto dai jeans e non trattenne un ringhio. I suoi occhi erano definitivamente mutati in un profondissimo nero.

"Devon.." Maya pronunciò il suo nome in un ansito.
"Non possiamo farlo qui" in realtà non gliene importava nulla di dove si trovavano, erano in mezzo al nulla, con i grilli che continuavano a creare atmosfera ed il vento che si era alzato faceva muovere gli alberi intorno a loro che si occupavano di nasconderli. In quel momento voleva solo un cosa: Devon.
"E chi ce lo impedisce" rispose lui prima di ringhiare di nuovo, iniziando a posare baci sul marchio. A quel punto fu troppo, Maya abbandonò la testa indietro sospirando per la sensazione dovuta a quel gesto.

Togliersi la maglietta fu facile, ma per come erano incastrati, Maya dovette tornare al suo posto per riuscire a togliersi i jeans e nello spostarsi andò a sbattere con la testa contro il tettuccio dell'auto.
"Ahia" si massaggiò la testa.
"Fa attenzione" ridacchiò Devon guardando la sua espressione, posandole poi un bacio sulla testa. La ragazza non ne fece troppo un problema, riprese subito a sbottonarsi i jeans tirando giù i pantaloni, suguiti dalle mutandine, impaziente riprese posto sulle sue gambe.
Improvvisamente si ritrovò nervosa, con tutto quello che era accaduto, non era più successo tra loro dopo il calore, ma soprattutto non era mai successo che fosse lei sopra, a controllare la situazione.

Il colore del cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora