Capitolo 15 (Parte due)

1K 36 1
                                    

Tre giorni dopo Jordan e Alarik tornarono a casa, alla riunione che seguí il loro ritorno, tutti i membri dei quattro branchi attesero in uno snervante silenzio le notizie che i due avevano portato dal confine.
Nell'attesa Maya aveva tenuto la mano stretta a quella di Logan, ma aveva visto l'espressione stampata sul volto dei due Alpha e nutriva ben poco speranze.
Due ore dopo i quattro Alpha uscirono da quella stanza in cui erano soliti riunirsi, fu Devon a prendere parola. Tentare un approccio pacifico si era rivelato del tutto inutile, i branchi al confine ed i cacciatori con cui erano alleati non accettavano trattative o negoziati, avanzavano imperterriti con la promessa di non risparmiare nessuno. Il tempo era definitivamente terminato, il giorno seguente, sarebbe partita la maggior parte di loro.

Dopo quella terribile verità molti sprofondarono in un silenzioso pianto, qualche singhiozzo si udiva e nulla di più. Maya con gli occhi arrossati e le guance rigate dalle lacrime si strinse nell'abbraccio del proprio compagno, aggrappandosi a lui con le unghie, come fecero molti altri in quel luogo. Devon le sussurrò parole rassicuranti ma la ragazza non desideró altro se non restare aggrappata a lui per non farlo andare via.

Quella notte nessuno dormí, ci fu un gran via via tra i branchi, arrivarono addirittura nel pieno della notte, aiuti dal Canada. Natalie aveva mandato rinforzi non appena venne divulgata la notizia e quando arrivarono le prime luci dell'alba, il branco si ritrovò nel giardino, pronto a salutarsi senza sapere quando si sarebbe rivisti nuovamente. Mai qualcosa era stato tanto doloroso come quel momento.

Maya aveva smesso di piangere al contrario di Emily, ma il dolore che le dilaniava il petto non accennava ad alleviarsi.
Il primo che salutò fu Chris, il ragazzo partiva più leggero di altri, perché alla fine Dean, aveva deciso di non partire e lui gliene era stato grato, gli aveva fatto la promessa che sarebbe tornato da lui e che allora avrebbero parlato nuovamente della loro relazione, gli regalò anche un bacio a fior di labbra.
Maya si strinse a lui baciandogli una guancia.
"Mi raccomando piccolo, fa attenzione" sentí Chris ridacchiare, era strano che lei usasse quel nomignolo con lui considerando che era più grande della ragazza ma a Chris era sempre piaciuto, soprattutto quando era Maya ad usarlo.
"E tu tieni gli occhi aperti, ce la farete qualsiasi cosa accada, sei molto più forte di ognuno di noi" Chris gli accarezzò una guancia prima di stringere tra i denti il labbro inferiore, dopodiché si allontanò per paura di scoppiare a piangere.

Nora e James la unirono in un unico abbracciò, Maya gli fece promettere di guardarsi le spalle a vicenda. Con Rory la faccenda divenne più complessa perché per la prima volta vide una lacrima rigarle il volto. Le due ragazze si strinsero in un abbracciò che sembrò interminabile, era quello che avrebbero voluto, restare abbracciate, non riuscirono a dirsi assolutamente niente, solo uno sguardo carico di mille pensieri, si compresero ugualmente.

Quando fu Luke a prenderla tra le braccia, il ragazzo la sollevò da terra per qualche istante. Quando la rimise a terra, Maya gli prese il volto con entrambe le mani ed osservò quegli occhi profondamente azzurri.
"Niente stronzate mi raccomando" riuscì a farlo sorridere, poi la ragazza gli lasciò un bacio sulla fronte.
"Prenditi cura degli altri mia Luna" gli disse il ragazzo mantenendo la presa salda sulla sua vita.
"Lo farò" gli rispose lei con decisione per poi essere lasciata da lui.

Per quanto quei saluti l'avessero distrutta ulteriormente, quello più doloroso fu decisamente l'ultimo, quello dato dell'amore della sua vita.
Il ragazzo le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio prima di posarle la mano sulla guancia, Maya accompagnò quel gesto inclinando la testa e posando la mano su quella di lui.
"Non so quando riuscirò a contattarvi, ma cercò di fare il possibile" le confessò Devon, ma la ragazza già sapeva che quando le telefonate fossero state possibili, sarebbero stati concessi loro solo pochi minuti. Maya fece un cenno con il capo.
"Proteggetevi l'un l'altro come una famiglia" Maya trattenne il terribile nodo che le si era formato sullo stomaco per poi posare una mano dietro il collo di Devon ed avvicinarlo in un bacio che non sarebbe mai stato abbastanza per compensare l'assenza che ne sarebbe seguita.
"Lo faremo, mi prenderò cura di loro" gli disse non appena le loro labbra si divisero. Non c'era molto altro da dire, avevano già parlato e si erano promessi un distacco indolore per quanto questo fosse possibile.
Le loro fronti si incontrarono ancora una volta, occhi negli occhi ancora un istante. Un cielo limpido che si scontrava in un mare in tempesta. Questi erano Maya e Devon.
Si strinsero in un abbraccio mentre il branco si riuniva intorno a loro.
"Ricorda la nostra promessa" le sussurrò nell'orecchio Devon, si riferiva a quella menzionata durante la loro ultima serata romantica.
"Farò il possibile per mantenerla" quella mano tatuata sfiorò ancora una volta la sua guancia, prima di allontanarsi verso le auto, dove Avery, che sarebbe partita con loro, lo stava aspettando.
"Lo affido a te" alzò la voce Maya per farsi sentire da Avery con la quale aveva sancito una sorta di tregua, che le rispose con un convincente cenno del capo.
Prima che potessero partire, con il cuore che le batteva forte nel petto e gli occhi lucidi, scorse la figura di Jackson avvicinarsi a lei a gran passi.
"Jackson" sussurrò il suo nome in un singhiozzo prima di essere stretta tra le sue braccia e iniziare un pianto non troppo silenzioso, non era l'unica rotta dall'emozione. Il ragazzo le accarezzò un momento la schiena poi le prese il viso tra le mani e le sorrise.
"Abbi fiducia piccola Luna, veglierò io su di loro" fu un rapido saluto che durò troppo poco, il ragazzo dovette tornare sui suoi passi e salire su una delle jeep.

Il colore del cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora