Capitolo 17 (Parte due)

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"Noi ci troviamo qui in questo momento" Devon indicò con il dito un punto sulla mappa.
"Se riusciamo ad aggirare questa zona, possiamo avere la meglio su di loro, ma richiederà molto tempo, con la possibilità di avere diverse perdite" l'Alpha fece un cerchio immaginario con il dito per far capire agli altri la zona di loro interesse.
"È rischioso ma abbiamo già tentato altre strade e non ci sono stati risultati, ma solo tempo sprecato e sangue versato, è anche l'unica opzione per liberare Jordan" Jackson al suo fianco si trovava d'accordo con il piano dell'amico.
L'intero branco di Devon con l'aggiunta di altri ragazzi e ragazze arrivati da altri branchi, erano rifugiati in un vecchio magazzino, freddo e sporco, ai margini del Maine. Molti altri di loro erano sparsi per i boschi, compresa Avery, rifugiati dove possibile, in attesa di nuovi ordini. Era passato un mese ormai dalla loro partenza ed era un mese che cercavano di respingere i branchi Nomadi, ma la faccenda si era rivelata più faticosa del previsto. Per il momento erano riusciti solo a respingere i loro attacchi, ma di questo passo se non avessero fatto qualcosa, avrebbero ceduto presto.
Era per questo motivo che Devon in accordo con Jackson stava proponendo un nuovo piano, questa volta di attacco, dopo che Jordan era stato preso dai Cacciatori, alleati con i Nomadi, ed altri avevano perso la vita, era necessario affilare gli artigli e prendere in mano la situazione o nessuno di loro sarebbe tornato a casa.
Non si davano per vinti ma tutti accusavano la grande stanchezza, dormivano qualche ora, con turni ben regolati solo quando ne avevano la possibilità, il branco era a dir poco irriconoscibile.
Sporchi, lividi e pieni di tagli, passavano la maggior parte del loro tempo in forma di lupo. Proprio in quel momento, Nora che aveva un labbro spaccato e la pelle più pallida che mai stava pulendo alla meglio un taglio sulla testa di Luke, seduto a testa bassa su una  panca che a stento sosteneva il suo peso.
Devon dal canto suo non era in condizioni migliori degli altri, profonde occhiaie gli contornavano gli occhi ed un taglio ancora non del tutto rimarginato gli attraversava un lato del viso, partiva dal sopracciglio fino ad arrivare sotto allo zigomo, i loro corpi erano troppo stanchi per far si che le ferite si rimarginassero in fretta e quel segno che attraversava il volto di Devon si sarebbe presto tramutato in una cicatrice permanente.
Nonostante tutto la speranza non lasciava mai i loro sguardi carichi ancora di una prepotente forza interiore.
"È deciso" sentenziò in accordo Alarik. I tre Alpha si scambiarono una veloce occhiata, poi Jackson si rivolse agli altri lupi.
"Ascoltate, avete qualche ora per recuperare le forze, voi due venite con me, dobbiamo comunicare agli altri il nuovo piano d'azione, con la massima urgenza" Jackson indicò due ragazzi che lo seguirono all'esterno.
Avevano perso la possibilità di contattare gli altri attraverso i telefoni dopo che la loro base era stata distrutta, così Devon strappò un pezzo di carta e prese in mano una penna, aveva un disperato bisogno di sentire Maya, dato che non poteva ascoltare il suono della sua voce decise di scriverle.
"Ci metterà molto tempo ad arrivare quella lettera, se la destinazione è quella che penso" Alarik si posò al grande tavolo in legno, guardando con occhi stanchi l'amico.
"Lo so, l'importante è solo che arrivi a destinazione, non importa quanto tempo ci vorrà" erano già state spedite altre lettere ma quei piccoli pezzi di carta per raggiungere la loro destinazione passavano da moltissime mani diverse, il che rendeva il loro viaggio estremamente lungo.
"Bene allora, me ne occuperò personalmente se sei d'accordo" Alarik gli offrì il suo aiuto e Devon lo ringrazio con un cenno del capo, dopodiché L'altro Alpha lo lascio solo, così che potesse imprimere su carta i propri pensieri.

POV's Maya

-Non sono mai stato bravo a esprimermi, ho sempre pensato che reprimere le emozioni fosse la cosa migliore, questo fino a quando non ti ho incontrata.
Per queste ragioni non voglio mentirti, la situazione è più difficile del previsto, ma continueremo a tentare. Ho abbandonato già troppe volte il luogo che ritenevo casa, non commetterò lo stesso errore un'altra volta.
Ricordi la notte che abbiamo passato insieme nell'appartamento di Jackson prima che io partissi? Ti feci promettere di guidare il branco e di continuare a vivere pienamente qualsiasi cosa fosse accaduta. Anche tu mi chiesi di prometterti qualcosa, quella volta io non ti risposi e oggi ti dico che non posso prometterti qualcosa che non sono certo di poter mantenere. Spero di non deluderti.

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