Capitolo 7 (Parte due)

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"Allora, com'è la California?" Maya aveva il telefono tra la spalla e il lato del viso, mentre appendeva piccole lucine alla veranda di casa. Non era Natale, ma aveva visto su internet alcune immagini carine e aggiungere un tocco in più a quella zona della casa sembrava una buona idea.
"Molto più calda del Maine" ammise Sam dall'altra parte del telefono. Su quello Maya non aveva molti dubbi, forse un clima come quello della California sarebbe stato più adatto a lei, considerando il suo odio verso il freddo, eppure il Maine le era nel cuore, non sarebbe stata in grado di separarsi da quei boschi tanto belli.
"Beh immagino e con i coinquilini coma va?" Samantha aveva preso in affitto una camera e condivideva l'appartamento con due ragazze ed un ragazzo che frequentavano la sua stessa università.
"Bene direi, sono simpatici anche se ovviamente non possono essere paragonati a voi.." Maya non trattenne un sorriso.
"Abbiamo organizzato di uscire stasera" era felice che la sua migliore amica si stesse ambientando bene.
"È fantastico, divertitevi mi raccomando" Smise di aggiustare le piccole lampade per prendere il telefono nella mano.
"Lo faremo, perché non mi dici un po' che cosa state combinando voi in questo periodo?" Si mise seduta.
"Io ed Emily siamo andate con il branco nei boschi per una corsa notturna qualche giorno fa e domani avrò un esame importante quindi ho passato la maggior parte del tempo a studiare" c'era qualcosa che non le aveva detto. Il giorno prima Luke le aveva parlato, chiedendole informazione proprio su Sam, su come stesse. Il ragazzo le aveva scritto, ma lei non aveva mai risposto.
"Ah sei la solita, andrà bene vedrai" Maya sorrise.
"Speriamo" seguí un attimo di silenzio e così si decise a parlare.
"Sam" dalla porta spuntarono Nora e Rory.
"Si?" Le due ragazze sapevano di Luke, così non smise di parlare.
"Luke chiede di te, ha detto che ti ha scritto, ma non gli hai risposto" Nora iniziò a mangiarsi un unghia, mentre Rory riprendeva il lavoro che Maya aveva interrotto con le luci, entrambe con orecchie ben tese per ascoltare.
"È complicato, lo sai" Sam sospirò cambiando il tono della voce.
"Lo so ma per favore digli almeno che è tutto ok e che vi sentirete più avanti" la loro burrascosa rottura era una cosa ancora fresca e il loro legame non poteva essere spezzato così rapidamente, si volevano ancora molto bene.
"D'accordo, ma lo faccio solo per te" Rory sorrise, aveva sentito tutto con il suo udito da lupa, mentre Nora si limitò ad un'alzata di sopracciglia.
"Grazie" rispose. Intanto dalla porta sbucò anche Chris.
"Ecco dov'eravate. Con chi parli?" Maya prese il telefono mettendo il viva voce.
"Credo che qui ci sia qualcuno che vuole salutarti" posò il telefono sul tavolino.
"Ciao Sam!" Dissero insieme le due ragazze.
"Sam!" Disse subito dopo Chris allargando gli occhi e avvicinandosi al telefono.
"Ciao ragazzi!" Rispose lei ridacchiando.
La telefonata andò avanti per una buona mezz'ora, Sam raccontò un po' com'era la California e il branco si limitò ad ascoltare alternando commenti su quanto sarebbe figo fare un viaggio tutti insieme per andare a trovarla.

Terminata la chiamata, Maya si ritrovò a sospirare.
"Mi manca" sussurrò Nora, gli occhi degli altri andarono su di lei. Maya si alzò posandole la mano su una spalla.
"Anche a me" per i lupi avere un membro del branco lontano era doloroso e difficile soprattutto nel primo periodo.

Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta della veranda, era Scarlet.
Maya si obbligò a riprendersi, sfoggiando un bel sorriso per la sua amica. Andò ad aprire.
"Scarlet" la salutò abbracciandola.
"Ciao a tutti" ognuno la salutò con calore, dopodiché Maya propose di tornare in casa e prendere qualcosa di caldo da bere.

••••

Si ritrovarono quasi tutti intorno al tavolo della cucina per parlare, una cioccolata calda in tazze bollenti tra le mani e risate che aleggiavano per la stanza.
Maya era poggiata a Devon che le stringeva la vita in un gesto di protezione quasi senza rendersene conto. Accanto a loro James che osservava tutti i presenti, per poi soffermasi su Nora che era seduta accanto a Scarlet e Chris che continuava a fargli domande, mentre Emily, Rory e Sasha erano al piano di sopra a sbrigare alcune faccende personali.
"La mia domanda è sempre la stessa, come cavolo fate ad andare d'accordo? Ok, la casa è davvero grande e c'è spazio per la privacy ma io ho una sola coinquilina e praticamente non facciamo altro che litigare. Dite la verità c'è un segreto" oh, il segreto c'era eccome, ma non era quello che Scarlet poteva immaginare.
"Credimi non è sempre rosa e fiori come potrebbe sembrare" ammise Nora.
"È molto più semplice di quello che sembra, noi siamo come una famiglia è il nostro legame a tenerci così uniti" James era stato troppo vago per la concezione di un'umana che non conosceva la loro realtà anche se aveva colto esattamente il concetto.
"Come in ogni famiglia ci sono alti e bassi, si litiga, ci si urla contro, ma alla fine ci perdoniamo sempre. Accettiamo i pregi e i difetti degli altri" Devon si preoccupò di chiarire il tutto.
"Vedi, molti di noi si conoscono da quando erano bambini o adolescenti, siamo cresciuti insieme e abbiamo condiviso sorrisi ma anche lacrime. Poi la famiglia si è allargata, molti di noi si sono fidanzati, altri sposati" sorrise appena guardando la sua compagna.
"Nonostante questo abbiamo deciso di restare a vivere tutti insieme, magari è inusuale per gli altri, ma a noi va bene così e solo il tempo potrà dirci cosa accadrà in futuro" Maya avrebbe fatto le fusa se solo avesse potuto, alle volte Devon era tanto profondo da farle scaldare il cuore.
"Beh, le litigate rendono il tutto molto più realistico, ma hai reso la cosa molto romantico e toccante. Quindi, posso venire a vivere con voi?" Si misero tutti a ridere.

Dopo un po' James si ritrovò a parlare in privato con Devon di affari riguardanti il branco, mentre Maya si era unita al tavola, sedendosi di fronte a Scarlet, insieme agli altri per continuare la conversazione. Fu proprio in quel momento che Sasha spuntò dalle scale proprio di fronte a loro, gli occhi di un nero profondissimo, gli artigli ben visibili e le zanne prepotenti appena fuori dalle labbra schiuse.
A Maya venne un colpo tanto che la cioccolata calda le andò di traverso e gli occhi si allargarono nel vedere la ragazza poco distante da loro, i ragazzi si voltarono per capire cosa sesse succedendo.
Scarlet tentò anche lui di voltarsi per capire cosa stesse guardando l'amica, ma Maya le prese il viso tra le mani riportandole lo sguardo dritto di pronte al suo.
"No!" Disse anche e i ragazzi si precipitarono verso Sasha tanto veloce che James fece un salto per scavalcare il tavolino.
"Che cazzo stai combinando?" Le chiese James, mentre Devon la prendeva per le spalle riportandola al piano di sopra.

"Tutto bene Maya?" Le chiese Scarlet dopo quella reazione strana. Chris intanto si era alzato per darle qualche pacca sulla schiena dato che stava continuando a tossire.
"S-si, tutto bene, anzi b-benissimo" rispose non appena si riprese.
"Io vado un momento al piano di sopra" disse Nora sparendo quasi di corsa.
Scarlet aggrottò le sopracciglia, dopodiché le prese una mano nella sua.
"È per via di Sam e della sua partenza che a volte ti comporti in modo strano?" Chiese in un espressione triste. Per una volta Sam non c'entrava niente, ma sembrava la scusa perfetta, anche se avrebbe preferito spiegarle che era il suo branco di licantropi che a volte cedeva agli istinti a farle fare certe figure di merda.
"Si, esatto" Scarlet passò il resto del pomeriggio a rassicurarla sul fatto che lei fosse lì se avesse avuto bisogno di qualcuno con cui parlare e solo quando il sole iniziò a scendere verso l'orizzonte le due amiche si salutarono.

Richiudendosi la porta alle spalle Maya si lasciò sfuggire un sospiro di solievo, per fortuna Scarlet non si era accorta di niente. Scivoló lungo la porta, fino a sedersi per terra.
"Per un pelo" sussurrò.
"Puoi dirlo forte" rispose James erano scesi tutti di nuovo al pieno di sotto e se li ritrovò tutti di fronte.
"Ti rendi conto di quello che sarebbe potuto succedere se ti avesse visto? Sarebbe stato un vero casino" la rimproverò Rory a cui era stato evidentemente raccontato tutto.
"Mi dispiace ok?!" Rispose guardandola per traverso.
"Non importa, alla fine ce la siamo cavata, non prendertela con lei" la difese Maya, perché alla fine Sasha ci stava provando davvero a domare gli impulsi dettati dalla sua parte di lupo, anche se non sempre ce la faceva.
"È stato l'istinto, ho percepito qualcosa, un odore nuovo, un branco nomade deve aver attraversato il territorio" tutti si zittirono improvvisamente, i sensi di Sasha erano più abituati a sentire ogni minimo nuovo odore o rumore.
"Cosa?" Maya si alzò in piedi avvicinandosi.
"L'ho percepito anche io" disse Devon con un espressione pensierosa stampata sul volto. Questo era peggiore, perché Devon essendo l'Alpha percepiva i cambiamenti all'interno del suo territorio, quindi non era più una semplice sensazione, bensì una conferma.
Non era mai entrato un branco nomade senza consenso nella loro cittadina.
"Non era mai successo" Nora diede voce ai suoi pensieri.
"Vorranno attaccarci?" Domandò Rory già sulla difensiva.
"Non saltiamo a conclusioni affrettate, ci sono quattro branchi nella cittadina, sarebbe una mossa da stupidi attaccarci"  ringhiò quasi Devon.
"Si, hai ragione" concordò James con lo stesso cipiglio tra le sopracciglia, stava riflettendo.
"Mantenete la calma, chiamerò Jackson per organizzare una riunione anche con gli altri Alpha il prima possibile" prese il telefono tra le mani allontanandosi, mentre gli altri iniziavano a discutere sul da farsi.

Maya gli andò dietro, afferrandogli un braccio per fermarlo, si voltò verso di lei.
"Dimmi la verità, dobbiamo preoccuparci?" Devon posò una mano sulla sua guancia, preoccupandosi questa volta di rassicurarla.
"Siamo preparati a tutto e dubito fortemente che abbiano la sfrontatezza di attaccarci, credimi. Qualsiasi cosa succeda sei al mio fianco e non permetterò che ti accada niente" Maya avvicinò la fronte alla sua fino a incontrarla.
La porta si aprì in quel momento, Logan e Luke rientrarono a casa con il respiro accelerato come se avessero corso.
"Devon.." Logan richiamò la sua attenzione, l'Alpha si voltò verso di lui.
"Un branco ha attraversato il territorio" vennero confermati ulteriormente i loro dubbi. Devon intrecciò le dita con quelle di Maya, stringendole la mano nella sua.

Le ombre avevano attraversato il confine, ma era ciò che portavano con loro, informazioni preziose e pericolose che avrebbero messo tutto in discussione. Le strade, presto, si sarebbero divise e l'amore, la fiducia e la speranza sarebbero state le uniche cose in grado di mantenere i legami saldi e forti, perché erano una famiglia e lo sarebbero stati qualunque cosa fosse accaduta.

SPAZIO AUTRICE:

Salve a tutti/e
Il capitolo è un po' corto, ma è solo di passaggio, spero vi piaccia, lasciate un commento se vi va.
A presto.

- L.

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