Capitolo 15

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AVVERTENZA: questo capitolo contiene scene di sesso (+18) , era giusto avvisare, buona lettura.

Quelle mattina Maya era terribilmente irrequieta, non riusciva a stare ferma, dei dolori al basso ventre avevano iniziato a tormentarla e gli istinti si erano fatti sensibili.
Ciò che era accaduto il giorno prima, la quasi lite con Devon, era passata in secondo piano a causa di questa strana sensazione.

Devon si era svegliato praticamente all'alba e Maya non era riuscito a vederlo. Poco dopo essersi svegliata, sotto la doccia aveva iniziato a sentirsi strana e le cose da lì, erano solo a peggiorare.

Maya iniziò ad andare avanti e indietro per la stanza, senza capire cosa le stesse succedendo, era ancora molto presto e nella casa regnava il silenzio, segno che tutti ancora dormivano.

"Maya?!" La voce di Sam, proveniente dall'altra parte della porta la fece sussultare. Cercò di ricomporsi il più possibile e aprii la porta, ritrovando l'amica assonnata e con gli occhi semi chiusi.
"Scusa, ti ho svegliata?" Quando gli occhi di Sam misero a fuoco, Maya le risultò molto più che strana. Piccole goccioline di sudore erano poggiate sul suo collo, il petto si alzava e abbassava ad un ritmo veloce come se avesse appena concluso una maratona e poteva giurare di aver visto degli artigli prima che le mani venissero chiuse a pugno, con tanta forza che le nocche le erano diventate bianche.

"Sembrava che stesse venendo giù il soffitto, stai bene?" Sam si preoccupò subito, ma Maya non le permise di entrare, tenendo un braccio sulla porta non del tutto aperta.
"Si, tutto bene" cercò di chiudere il discorso il più velocemente possibile e solo in quel momento Sam notò il braccio posato all'altezza del ventre.
"Ti senti male?" Ritentò aggrottando le sopracciglia.
"No, te l'ho detto, tutto apposto, non devi preoccuparti" Maya stava soffrendo molto, ma non voleva far preoccupare l'amica, abbozzò così un sorriso fin troppo tirato.
"Devon dov'è?" Sam conosceva fin troppo bene l'amica e non era molto convinta delle sue parole.
"Si è svegliato presto, non so dove sia" le confessó.
"D'accordo, adesso lo vado a chiamare, credo sia nelle vicinanze" Sam fece per voltarsi ed andare subito a chiamare il ragazzo, ma si sentì afferrare per il braccio, così si voltò di nuovo verso l'amica, trovando uno sguardo nuovo in lei.
"No, ascoltami, sto bene. Devon ha fin troppe cose a cui pensare adesso, non voglio dargli altre preoccupazioni" la sua voce era servera, mai sentito un tono così in lei.
"Ma.." Maya non le permise nemmeno di iniziare la frase.
"Dí a tutti che non scendo per colazione, vedrai che più tardi mi sentirò meglio. Devon crederà che il motivo della mia assenza sia dovuto alla discussione di ieri" qualche attimo di silenzio andò a formarsi tra le due ragazze, Sam non era convinta, ma alla fine disse qualcosa.
"Va bene" sarebbe tornata da lei in tarda mattinata e se le cose non fossero migliorate lo avrebbe detto a Devon.

A quel punto, di nuovo sola, Maya si tolse la felpa, rimanendo con la sottile canottiera nera, era come se fossero stati accesi i termosifoni in pieno agosto.
Poggiò la fronte contro la parete fredda che le diede un minimo di solievo emettendo un gemito. Si guardò le mani, osservando con inquietudine le unghie affilate. Cosa le stava accadendo?

Improvvisamente un lampo le attraversò la mente e si ricordò ciò che aveva letto in uno di quei grandi tomi.
Era il calore.

Sperò di sbagliarsi con tutta se stessa, non era di certo quello il momento adatto, senza rendersene conto iniziò ad agitarsi ancora di più a causa di questa consapevolezza e ricominciò ad andare avanti e indietro per la stanza, con le braccia a circondarle la vita per il dolore, di questo passo le cose non sarebbero di certo migliorate e si ritrovò con il non sapere cosa fare.

••••

POV's Devon

Intanto al piano di sotto qualcun'altro era irrequieto.
Samantha era seduta sul divano, mentre un piede batteva freneticamente sul pavimento e un unghia veniva mangiata. Era passata un'ora dalla chiacchierata fatta con Maya e anche lei non sapeva cosa fare.
"Sam?" Rory la dovette chiamare almeno tre volte prima di riuscire ad avere la sua attenzione.
"Si?" Rispose finalmente.
"Dicevo, Maya non scende?" Domandò.
Sam rifletté un attimo prima di rispondere, spostò lo sguardo su Devon, che era seduto vicino al tavolo e sembrava concentrato su altro, ma le sue orecchie erano ben aperte e stava ascoltando.
"Ha detto di no" rispose alla fine, Devon sospirò.
"Sapevo che sarebbe stato meglio parlarle subito, è irrequieta lo sento, è per la questione di ieri?" Devon voltò per un momento lo sguardo verso Sam, che era molto brava a nascondere le cose, o almeno lo era stata fino ad ora.
"Si, ma le passerà presto, dopo le vado a parlare, vedrai che per pranzo scende" cercò di rassicurarlo.
A quel punto Devon tornò a fare altro, non prima di emettere un'altro sospiro. Sam pensò che se fosse stato qualcosa di grave, Devon lo avrebbe percepito. Si sbagliava di grosso.

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