"Questo posto è davvero magnifico" quella sera Maya aveva impiegato più del previsto per prepararsi alla serata speciale che Devon aveva organizzato per loro due, ma ne era valsa davvero la pena.
Si trattava di un appartamento che Jackson possedeva da anni, il quale però era sempre vuoto, il ragazzo lo aveva prestato con piacere a Devon per regalare alla coppia un po' di privacy.
L'appartamento si trovava all'ultimo piano di una palazzina, dalle ampie finestre si potevano vedere i tetti delle case, tra il buio però, in lontananza si potevano scorgere anche le chiome degli alberi del bosco che circondava la città. Lungo l'ingresso erano state posizionate piccole lampadine dalla luce chiara, simili a quelle che lei stessa aveva appeso nella loro veranda a casa e al centro del tavolo, dentro ad un piccolo vaso di vetro, era stato messo un fiore di magnolia rosa, la sua preferita.
"Volevo passare una serata speciale, solo noi due" Devon allungò la mano, afferrando quella di Maya accarezzandola piano. Ormai la cena era terminata, restava solo da pronunciare quelle parole che a Devon sembrarono un macigno, ora più che mai.
"È tutto davvero bellissimo ma so che hai qualcosa da dirmi e credo che non avremo un'altra occasione per parlare quindi, ti ascolto" Maya lo incoraggió sorridendogli appena, ormai aveva accettato la situazione, ne aveva preso atto, era necessario quindi confidarsi, era quello il momento.
Devon a quel punto sospirò abbassando lo sguardo.
"Non è facile" la ragazza a quel punto si alzò in piedi, fece il giro del tavolo ed incoraggió anche lui a mettersi in piedi, così si ritrovarono più vicini, le mani strette le une nelle altre e lo sguardo tenace di Maya ad incoraggiarlo. La ragazza non era mai stata tanto sicura, perché aveva passato un'intera vita a rincorrere il tempo e adesso che non ce n'era più, ci aveva fatto i conti, confidando solo nella forza del branco e nel filo solido che li legava.
"Lo so, ma è necessario che tu lo faccia" questa volta si era rivelata emotivamente più forte di lui e la corazza di ghiaccio che racchiudeva le emozioni di Devon si era sgretolata in mille pezzi.
Devon la guardò come si guarda qualcuno per l'ultima volta e Maya lo percepì, tanto che il suo stomaco si strinse per un momento in una morsa dolorosa.
Le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio dopodiché trovò il coraggio di parlare.
"Entrambi sappiamo che con molta probabilità saremo costretti a partire per combattere. Quando io me ne andrò ti chiedo di guidare il branco, sarai tu il loro unico punto di riferimento e se io non dovessi tornare.." Maya lo interruppe ringhiandogli, sentendo il dolore divampare come una fiamma.
"No..questo non dirlo, non accadrà" gli strinse il braccio, conficcando le unghie nella pelle, Devon sopportò quella reazione è proseguí.
"Maya, se dovesse accadere, promettimi di occuparti di loro, di continuare a vivere con pienezza e con quella meravigliosa luce che illumina i tuoi occhi ogni giorno" Maya digrignò i denti come un lupo arrabbiato, tenne lo sguardo lucido fisso nei suoi occhi, senza versare neanche una lacrima.
Con uno sforzo enorme glielo promise, gli promise tutto quanto, anche se sapeva che forse non ce l'avrebbe fatta a dimenticare un amore così grande.
"Te lo prometto Devon" il ragazzo sorrise appena e le prese il viso tra le mani.
"Brava piccola" le sussurrò a fior di labbra, ma la ragazza non gli permise di baciarla, lo afferrò per la camicia con forza.
"Ma tu promettimi che tornerai da noi" le loro fronti si incontrarono, ma Devon non rispose, perché sapeva che non era una promessa che poteva farle. A quel punto Maya accettò il suo silenzio e le loro labbra, finalmente, si incontrarono in un bacio, così passionale che era come se non si sfiorassero da secoli, che avessero ritrovato il respiro dopo minuti interminabili in apnea.
Maya presa dalla voglia di lui, afferrò i due lati della camicia tirando con forza, facendo saltare tutti i bottoni della camicia, come accaduto durante il loro primo appuntamento, quando lui l'aveva marchiata.
intanto le mani di lui scendevano lungo l'abito stretto e scuro di Maya, fino a scivolare sotto al tessuto e afferrare la sua pelle.
Maya si aggrappò alle sue spalle, il ragazzo la sollevò fino a farle attorcigliare le gambe intorno alla vita, si sposarono in camera da letto, lui la fece scivolare piano lungo il materasso mentre i baci continuavano a risuonare nel silenzio della stanza. Devon le baciò il collo con insistenza mentre lei ansimava infilando le dita tra i suoi capelli, tirandoli appena. Le mani del ragazzo scesero nuovamente sotto l'abito, questa volta afferrarono i lati delle sue mutandine in cotone per poi fargliele scivolare lungo le gambe e sfilargliele. Devon si mise dritto poggiato con le ginocchia al materasso, mentre si sfilava la cintura in preda alla passione. Maya lo guardava dal basso, nell'oscurità della stanza, ansimando, studiandone i lineamenti, da quelli severi del viso alle linee decise degli addominali, ne tracciò i contorni con le dita.
Nonostante il gelo che c'era all'esterno, i corpi dei due ragazzi ribollivano di passione, si desideravano forse come non mai prima, perché poteva essere l'ultima volta che si univano come un unico essere, l'ultima volta che si intrecciavano proclamando il loro amore.
Devon si riabbassò su di lei, alzandole la gonna fin sopra i fianchi, si avvicinò piano alle sue labbra, entrando lentamente in lei che sospirò aggrappandosi alle sue spalle.
Si baciarono ancora e ancora, mentre facevano l'amore, mentre si desideravano con ardore, Devon le afferrò nuovamente il vestito fino a toglierlo completamente, a quel punto Maya prese l'iniziativa, si rigirò sul materasso mettendosi sopra di lui.
Si sedette sul ragazzo continuando a muoversi, con le mani poggiate ai suoi addominali, mentre quelle di Devon erano poggiate sui suoi fianchi, guidavano i movimenti.
L'aria si riempì di gemiti mentre il piacere aumentava ad ogni più piccolo movimento.
Devon a quel punto tirò su il busto ed i due si ritrovarono petto contro petto, un'altro bacio ad unirli ancora di più, quando Maya sentí di essere all'apice del piacere pronunciò il suo nome.
"Devon" fu un sospiro che riscosse dal piacere l'animo del ragazzo.
"Lasciati andare" le disse facendo incontrare la sua fronte con quella della ragazza. Qualche attimo dopo Maya venne travolta dal piacere, stringendosi a lui, ansimando tra le sue labbra.
Devon ribaltó nuovamente la situazione, mettendosi sopra di lei, prima di darle un bacio veloce.
"Sarà una lunga notte" lasciò intendere ogni suo pensiero, Maya rispose con un sorrisetto malizioso.
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Il colore del cielo
Fantasy"Io vedo il cielo nei tuoi occhi" Timida ed introversa, questa è la perfetta definizione di Maya, una diciannovenne alle prese con una migliore amica un po' pazzerella con la quale convive e un quaderno dai bordi sciupati sul quale scrive ogni cosa...