Maya si sveglio tra le calde braccia di Devon, felice stava appena iniziando ad esplorando quella strano, nuova e travolgente sensazione. Non era possibile descriverla, per capirlo a pieno bisognava provarla. Leggerla su quei grandi e vecchi libri era stata una cosa, viverla era un'altra.
Si sentiva..diversa.
I sensi erano più sensibili ed affinati, se voleva, con un minimo di concentrazione riusciva a sentire quello che succedeva nella camera accanto, qualcuno stava scrivendo rapidamente su un foglio, un profumo femminile appena percettibile proveniva dal corridoio e se assottigliava lo sguardo, in un angolo della stanza, riusciva a vedere volare un moscerino come se fosse lí, a pochi centimetri da lei. Era fantastico e strano allo stesso tempo, come se avesse una specie di super potere.
Pensare che appena un mese prima la sua vita si divideva tra università e casa era ironico, non che quella vita tranquilla non le piacesse più, era solo strano pensare a quanto tutto della sua vita fosse cambiato.Devon doveva essersi svegliato, il suo petto, per quanto fosse possibile, si era avvicinato ancora di più alla sua schiena, aveva poi immerso il viso nei suoi capelli, tanto che il suo respiro le fece il solletico.
"Sei sveglia" la voce del ragazzo, la mattina appena sveglio, risultava ancora più roca.
A Maya venne un dubbio, l'aveva sentita agitarsi nel letto o l'aveva percepito?
"Si" rispose piano,
"Credo che dovremmo iniziare a prepararci per tornare, siamo stati via tutta la notte, gli altri saranno preoccupati" un estremo calore le avvolse il viso al solo pensiero della sera precedente.
Non era decisamente in lei, si era lasciata completamente andare e se non avesse trovato quell'attimo di lucidità, non era certa se sarebbe riuscita a fermarsi, presa com'era da quell'impero estraneo, causato certamente dal marchio che Devon le aveva impresso sul collo e che adesso pulsava terribilmente.Devon si spostò, poggiando la testa alla mano, per osservarla meglio, ma tenendo un braccio a circondarle il fianco.
Maya si voltò ritrovando il suo sguardo.
"Credo che potranno aspettare ancora un po'" rispose finalmente andando ad accarezzare il punto dolente. I due forellini erano accerchiati da un livido di un colore misto tra il blu ed il viola. Nel giro di pochi giorni sarebbe sparito completamente, ma in quel momento si sentì un po' in colpa, in fondo era opera sua.Un brivido fece venire la pelle d'oca a Maya che si era scostata dal suo tocco. Lui aggrottò le sopracciglia e un ombra si fece spazio sul suo viso.
"Ti fa male?" Chiese, spostandole una ciocca di capelli.
"È come se pizzicasse, è strano, ma non preoccuparti, ho letto che è normale" per come lo aveva detto, sembrava che avesse letto quell'informazione su una rivista o addirittura su internet e non in un grande e antico tomo.
Un mezzo sorriso apparve sul volto di Devon, adesso più rilassato."Possibile che tu ne sappia più di me?" Si avvicinò poggiando la fronte alla sua.
"Sono una compagna informata" rispose Maya, avvicinandosi alla ricerca di un bacio, che il ragazzo le concesse volentieri.Si prepararono con calma, divertendosi ad infastidirsi nel mente. Quando si ritrovarono davanti alla stessa ragazza della sera prima, alla reception, per pagare la stanza, Maya riuscì a stento a trattenere le risate, come la sera prima, date le condizioni di entrambi e non solo.
Per fortuna i vestiti si erano asciugati, peccato che i due si erano dati fin troppo da fare. I bottoni della camicia di Devon erano saltati tutti, fino all'ultimo e i primi tre bottoni della camicetta di Maya avevano fatto la stessa identica fine.
Questa volta però la cosa più esilarante, non erano tanto loro, quanto l'espressione della ragazza che sembrava ancora più scioccata della sera prima."Meglio se controlla la camera, potrebbe aver fatto la stessa fine" prima di uscire Devon se ne uscì con questa frase, tanto serio che sembrò dire la verità, la ragazza sconvolta fu subito pronta ad andare a controllare, mentre Maya continuava a cercare di trattenere le risate.
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Il colore del cielo
Fantasy"Io vedo il cielo nei tuoi occhi" Timida ed introversa, questa è la perfetta definizione di Maya, una diciannovenne alle prese con una migliore amica un po' pazzerella con la quale convive e un quaderno dai bordi sciupati sul quale scrive ogni cosa...