22

132 9 11
                                    

Barbara

La mattina seguente io e Lili usciamo di casa presto e ci rechiamo in farmacia per comprare tre test di gravidanza.

<salve vorrei 3 test di gravidanza.> la ragazza mi guarda comprensiva.

<è il primo che fa?> acconsento senza spiaccicare parola e Lili mi prende la mano.

<allora le do questo che vi dirà a quante settimane è, senza che ne prende tre> annuisco spaesata.

<senta ce ne può dare comunque due di questo? per essere sicure.> interviene Lili, la ringrazio mentalmente. Usciamo dopo due minuti dalla farmacia con le mani tremanti e la mia ansia che cresce sempre di più, ma mi pietrifico...lei non può essere veramente qui. Noemi...mia sorella maggiore. Cerco di non farmi notare ma ormai è già fatta.

<oh Barbara! Da quanto tempo!> fa sul serio? Lili è rossa dalla rabbia e io con lei. Mi guarda e rimane sorpresa dal mio abbigliamento; indosso una maglia corta, jeans neri stretti e un paio di stivaletti con il tacco basso.

<ciao Noemi, devi trattenermi? Devo andare a casa ho da fare.> non so dove ho trovato tutto questo coraggio, lei rimane esterrefatta.

<io...io volevo parlarti...sai per quello che è successo... io e Kate ci siamo pentite da quello successo...probabilmente mamma e papà si infurierebbero a vedermi qui con te a parlare... ma sai mi sono sentita male e ho pensato a cosa stessi facendo...quando mamma e papà hanno iniziato a smontare la tua camera non ero d'accordo perché insomma è ancora la tua casa quella e noi la tua famiglia. Ma sai papà quanto è pericoloso e manesco. Ho trovato una foto di noi 3 da piccole io e Kate ti tenevamo in braccio ed eri super piccola...e ho capito lo sbaglio. Ti abbiamo voltato le spalle quando tu avevi bisogno delle tue sorelle e non lo abbiamo fatto...ti prego possiamo parlare anche con Kate?> io rimango pietrificata, sento una fitta per quella frase sulla mia cameretta...non si sono fatti scrupoli, come immaginavo.

<c-certo...potete venire a casa mia... ecco si questo pomeriggio per le 18.00... dammi qui che ti scrivo l'indirizzo...> lei e Lili mi guardano sorprese soprattutto quest'ultima. Le passo l'indirizzo e la saluto. Il tragitto farmacia-casa è silenzioso.

<Barb qualsiasi cosa io ci sarò...posso entrare con te in bagno?>annuisco senza pensarci, non potrei affrontare una cosa più grande di me da sola, ho bisogno di Lili ora più che mai.

Entriamo in bagno e faccio tutto quello che mi dice il foglietto d'istruzioni, lo faccio su entrambi contemporaneamente e mettiamo il timer per i fatidici 3 minuti. Sembrano non passare.

<Lili guardalo tu. Ti prego.> lei annuisce lentamente e allo scadere del timer ne prendo uno in mano. Il suo sguardo è indecifrabile...

<Barb...s-sei incinta...1-2 settimane.> e lì crollo, ciò che più temevo...la mia paura più grande è arrivata. Sono felice da una parte perché questo piccolo pallino che si trova ora nella mia pancia è mio e di Dylan. Ma è tutto il contesto. Mi abbraccia e piango come una fontana stringendomi forte a Lili.

<ho paura...paura...e se lui non lo volesse? Cosa ne sarà di me? Di noi? Del bambino? Non posso stare senza di lui.> dico tra i singhiozzi. In quel momento suonano alla porta e ho paura che sia lui. Lili va ad aprire asciugandosi le lacrime e dopo torna con il gemello moro.

<ei...oh merda che succede? Cucciola che le è successo?> io lo guardo scuotendo la testa e lui si volta ancora verso Lili.

<Cole...l-lei è incinta...> Cole diventa più pallido di un cadavere ma subito si riprende e sorride.

<diventerò zio! Cazzo si diventerò zio!> Lili li lancia uno sguardo di rimprovero ma io ridacchio. Si avvicina a me e si china mettendosi alla mia stessa altezza.

Rewrite The Stars||DarbaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora