Barbara
Sono sveglia già da qualche ora, in questi giorni Natalie è molto raffreddata e io ho paura che possa stare male o che possa strozzarsi con i muchi, ho ansia e tutti se ne accorgono, vado in panico per qualsiasi cosa, e solo Dylan riesce a calmarmi, però non voglio svegliarlo e ieri l'ho obbligato ad uscire con i ragazzi perché da quando io ho partorito lui non vede più i suoi amici spesso, e mi sono sentita in colpa, non voglio che lui smetta di avere una vita sociale, siamo ancora tutti e due giovini e gli spetta un po' di divertimento, si è ritirato dopo nemmeno tre ore e quando gli ho chiesto il perché lui mi ha risposto con "ero preoccupato per Natalie e mi mancavate". Lo amo così tanto, siamo sempre messe al primo posto nella sua vita e ci tratta come delle regine, e a nostra figlia piace tanto questo, le piace tanto anche quando la notte dorme tra di noi on il papà che la tiene protetta con il suo braccio. Ormai lei è una bambina di sei mesi quasi sette, inizia a dire le sue paroline ma non ancora Mamma o Papà e a Dylan rode tanto questa cosa, è geloso della sua bambina e quando ha sentito dire una specie di "io Cò" lui si è offeso, ovviamente Cole ne è stato entusiasta e lo prende in giro.
Prendo Natalie dalla culla e la metto nel sediolino, preparo il caffè per me e riscaldo i cupcake presi ieri sera da Starbucks al cioccolato, ne mangio uno e poi mi preparo per allattare Natalie, ora le do il mio latte solo quando posso, il pediatra mi ha detto che posso iniziare a darle il latte normale adatto ai bambini e allattarla solo quando posso, finisce di bere il suo latte e le metto le gocce nel naso, e più tardi le farò fare l'aerosol. Devo anche ricordarmi di chiamare la pizzeria per la cena del mio compleanno. Sento dei passi nel corridoio e so già che è Dylan ma anche strano perché sono solo le sette del mattino.
<Buongiorno amore> Dice con voce assonata, mi bacia sulle labbra e poi bacia la testolina di Nat.
<Buongiorno a te, come mai già sveglio a quest'ora?>
<In realtà ero già sveglio perché ho sentito Natalie starnutire e poi subito dopo tu che ti sei alzata, mi sono riaddormentato per altri venti minuti, poi ho sentito il rumore del forno e gli odore dei cupcake e ho deciso di alzarmi.> mi fa l'occhiolino mentre io lo guardo sorridente.
<Fatto l'aerosol a questa bimba?> mi chiede mentre la prende i braccio e la spupazza.
<Non ancora, stavo aspettando un po', ma credo che verso le nove gliela farò>
<La faccio io, tanto non devo uscire, così tu puoi uscire con Lili e scegliere il vestito da mettere alla tua festa, manchi solo tu.> Ricordo solo ora che non ho nulla da mettere ma che comunque non è importante.
<Si ma non è importante, posso farmi prestare qualcosa da Lili. Voglio stare a casa e non perderla di vista, potrebbe sentirsi male Dyl, strozzarsi con i muchi, potrebbe avere la febbre.> Parlo a raffica agitando le mani, lui alza gli occhi al cielo sbuffa e posa Natalie.
<Barb davvero basta, hai bisogno di uscire, di divertirti, sei ansiosa da troppo tempo e non ti fa bene, devi rilassarti e lo farai oggi perché tra un'ora Lili ti passa a prendere insieme a Gigi, Kendall e Bella. Farete shopping come voi donne sapete fare e pranzerete fuori.> Io sgrano gli occhi, quando si è organizzato? E poi come tra un'ora?! Devo sistemare e lavare Natalie, sistemare la casa e lavarmi io.
<Dylan sei impazzito? Devo lavare e sistemare Natalie, sistemare la casa, lavarmi e farmi i capelli, non ce la farò in un'ora mezza!>
<Si invece, Natalie me la lavo io più tardi, e poi tra un quarto d'ora arriva la signora che pulisce casa dei miei genitori, ho chiesto a lei un favore e prima di andare a casa dei miei verrà qui. Ora tu lasci tutto, io finisco di fare colazione e tu nel frattempo vai in bagno e fai tutte le cose da donna che devi fare ok? > Mi bacia tutta la faccia e si sente Natalie che fa dei versi incomprensibili ma di felicità, io e Dylan ridiamo e la guardiamo muovere le mani verso la direzione del suo papà.
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Rewrite The Stars||Darbara
Fanfictionnon vi dirò nulla, lascio scoprire a voi, una storia un po di versa.