Barbara
Torniamo a casa e Kate insieme a Noemi e Dyl mi aiutano con la spesa, ne abbiamo presa tanto visto che in tutto ne siamo cinque contando fagiolino. Mi dirigo in cucina un po' in ansia...insomma io, Kate e Noemi non abbiamo mai dialogato in modo civile, era un rapporto difficile e molto lontano il nostro. Kate il rompe il silenzio mentre sistema la frutta e la verdura nel frigo.
<Barb... scusaci se ti diamo il disturbo...solo che veramente la situazione era troppo per noi, Domani mattina scenderemo e andremo a casa per prendere delle cose e poi andiamo a vedere una casa piccola ma che possiamo permetterci con i nostri soldi.> percepisco il suo imbarazzo nel parlare con me e anche io. Sorrido gentilmente e mi siedo.
<Kate non preoccuparti, potete stare qui tutto il tempo che volete la camera c'è dovete solo dormire insieme perché è con un letto matrimoniale, questa casa è abbastanza spaziosa, non mi importa posso accompagnarvi io domani con la macchina di Dyl...certo guida una di voi due, oppure chiederemo a lui.> loro mi guardano imbarazzate.
<sei sicura di voler rientrare in casa? Sai dopo che te ne sei andata è cambiato tutto, e non vogliamo farti stare male.> ah già...le foto tagliate, scuoto la testa e le sorrido, lei mi sorride e poi Noemi mi fa una delle domande che temevo di più.
<ei...so che non è il momento ma io voglio così tanto sapere il motivo della tua depressione e tutto il resto.> ispiro e Kate lancia un'occhiataccia a sua sorella. Dylan entra e mi guarda accigliato...non le va molto bene questa cosa.
<sentite, Barbara è stanca e non credo che sia il momento giusto per fargli queste domande.> oh mamma...è incazzato? Non lo riesco a capire, lo guardo negli occhi e lo rimprovero, lui mi guarda con sguardo truce.
<tranquillo, meglio ora che poi, devono sapere, io sto bene> mi faccio forza e mi alzo mettendomi difronte a loro due che mi guardano ancora una volta sorprese.
<allora...ero ancora una ragazzina, tredici o quattordici anni più o meno, c'era quel ragazzo della scuola di quinto, ci andavo sotto, mamma mia come ero persa> Dylan tossicchia e mi guarda geloso, io alzo gli occhi al cielo e ridacchio. <stavo dicendo... mi invitò a uscire, ci frequentammo, e poi successe che lui mi convinse ad andare a letto con lui, quindi la mia prima volt, me ne pento così tanto ma ero troppo cieca per rendermene conto, il giorno dopo lui disse tutto alla sua banda di amici, dicendo però che ero stata così brava, come quelle troie esperte perché ero già sverginata cosa non vera, dopo quel giorno tutti a scuola iniziarono a prendermi in giro e poi con papà e mamma e voi che mi trattavate così crollai, e sapete il resto.> Ricordi brutti ma cerco di non pensaci, Dylan mi si avvicina e mi bacia tra i capelli.
<tutto finito piccola mia, ora ci sono io> mi sussurra, si gira verso le mie sorelle che hanno le lacrime agli occhi.
<brutto figlio di puttana, giuro che se vengo a sapere chi è lo uccido con le mie stesse mani, ci dispiace così tanto...> entrambe si alzano e mi abbracciano, Dylan si stacca e va via capendo.
<ragazze non dovete preoccuparvi, davvero è tutto ok, come ho detto è tutto passato. Su che diventerete zie, a proposito volete vedere la foto del bambino? Anche se è praticamente un fagiolo?> loro si staccano e mi sorridono annuendo. Ci sediamo sul divano e mostro loro le due ecografie.
<tra quanto nascerà?> domanda Noemi.
<se siamo a febbraio ed è di due mesi, credo che per settembre dovrebbe nascere, non si sa molto, ma il mese è quello.> loro mi guardano e sorridono.
<ragazze volete qualcosa da mangiare? Oggi mangiamo Mc Donald!> Dylan...vi sembra normale?
<si e io cosa dovrei mangiare? Guardare voi tre felici e spensierati vero? Sprouse fa attenzione.> lui mi guarda spaventato e mi si avvicina, io lo guardo con un cipiglio e poi mi da un bacio sul naso. Ruffiano.
<allora cosa vuoi mangiare? >
<preparo io magari? Abbiamo fatto spesa per un pranzo di venti persone.> Annuisce e poi guarda le mie sorelle.
<Palvin fatemi spazio, c'è uno Sprouse quasi papà che vuole essere coccolato dalla sua ragazza.> Kate e Noemi ridono e si spostano.
<Sprouse hai tre Palvin in casa non ti conviene fare lo spirito e una è anche incinta.> dice Kate sfidandolo, lui sbuffa però poi si appoggia sulla mia pancia, io sono imbarazzata...cavolo ci sono le mie sorelle qui.
<ok noi andiamo via, troppo miele per due single> dice Noemi e si alzano andando nella loro camera, Dylan le segue con lo sguardo e faccio la stessa cosa fin quando non spariscono dietro la porta.
<devo forse ricordarti che non siamo soli e che preferirei che tu non ti appoggiassi sulla mia pancia per poi finire più in basso?> lui mi guarda furtivamente e mi lascia un bacio sulla mia parte intima, merda... gemo sommessamente ma poi mi blocco.
<no Dylan, non con le mie sorelle in casa, e non di nuovo sul divano> lo tiro su e poi mi ci metto io sulle sue gambe sdraiata.
<prossima visita non potrai partecipare lo sai?> lancio un'occhiata a Dylan temendo la sua reazione.
<e perché>
<perché deve farmi una visita interna ed è a porte chiuse, e poi potrai entrare perché s dovrebbe vedere più o meno già il sesso del bambino> dico io alzandomi e mettendomi difronte a lui.
<deve infilarti le mani? No. Ci devo essere anche io, perché deve toccarti li sotto e io non posso esserci?> lui corruccia le sopracciglia e mi guarda non geloso ma di più.
<Dylan è il suo mestiere, non dare problemi, smettila di essere geloso, dovrà farlo altre volta e poi pensa al parto quando ci saranno infermiere e medici anche maschi, fanno il loro lavoro e basta.> mi avvicino e lo bacio sulle guance.
<ok come vuoi... non farò problemi, tanto so che sei mia, perché si lo sei, da quando ho messo piede nella tua stanza.> ora mi diverto perché il Dylan geloso è uno dei miei preferiti, lo guardo e capisce che devo dirgli qualcosa.
<che mi stai nascondendo?> io arrossisco e poi sorrido titubante.
<si ecco...ricordi quel ragazzo che c'era nel centro? Quello li che mi fece fumare quella cosa li?> lui sgrana gli occhiali e mi guarda intimandomi di continuare.
<mi ha contattato e niente...ci vedremo per un caffè o qualcosa.> lo guardo ma lui si gira di scatto e prende il suo telefono.
<che fai?>
<contatto quel bastardo. Ora vediamo quanti caffè vuole> apro la bocca sorpresa, fa sul serio, proprio arrabbiato.
<Dyl! Fermo! Era uno scherzo ti prego stai fermo.> gli tolgo il telefono dalle mani e poi gli bacio le labbra.
<sei proprio una stronza, come ti salta in mente? Ora vedi cosa ti aspetta Palvin.> mi prende e mi carica come un sacco di patate, mi porta in camera da letto e cado con un tonfo sul materasso, si mette a cavalcioni all'altezza delle mie cosce e inizia a farmi il solletico, così fastidioso, la cosa che non sopporto è il solletico. Mi bacia ripetutamente le pancia e poi sale fino alla mia bocca.
<Dylan ti prego fermo, è troppo, anche per il bambino.> decido di dire così e come previsto si blocca di scatto. Mi guarda preoccupato e io porto le mie braccia intorno al suo collo baciandogli le labbra delicatamente.
<quanto ti amo Sprouse, non immagini.>
<anche io Palvin, più di quanto tu creda, e farò di tutto per tenerti al sicuro insieme al nostro bimbo o bimba, che sarà peggio perché ripeto, nessuno si avvicinerà alle grazie di mia figlia fin quando sarò in vita.> mi bacia di nuovo e ci perdiamo così, nel nostro piccolo mondo, nel nostro piccolo nido, nella nostra famiglia piccola formata da noi tre, con carezze e parole sussurrate, come se questo fosse un segreto che nessuno dovrà mai sapere, perché è così, il nostro amore nessuno lo potrà mai capire.
Spazio Autrice
spero che questo capitolo vi sia piaciuto, vi amo tutti.
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Rewrite The Stars||Darbara
Fanfictionnon vi dirò nulla, lascio scoprire a voi, una storia un po di versa.