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Barbara
L'amore, che cos'è l'amore? Ve lo siete mai chiesto? Io si, in questi mesi si, forse è troppo presto, ma mi sento innamorata di lui, sono sicura di quello che provo, sono sicura che è lui quello giusto, si perché io ad oggi sono uscita dalla depressione! Lui mi ha salvato, mi ha fatto capire il vero senso della vita, di quanto sia bella la mia vita, di quanto io valga, mi ha fatto capire che il pensiero della gente non conta nulla, che io devo andare dritta per la mia strada senza ascoltare le voci di contorno, perché quelle sono solo contorno e basta, non contano nulla. E grazie a questo ho capito di essere innamorata follemente, non so quello che prova lui e questo mi spaventa, ma voglio dire...se non ci sbatti la testa non lo saprai mai. E ora mi ritrovo qui davanti casa mia con lui al mio fianco che mi stringe la mano per rassicurarmi, ho deciso di dire basta. Basta alla sofferenza, basta al dolore, quello che mi hanno causato i miei genitori, basta al sentirsi inferiore, basta alle mie sorelle, basta alla mia vecchia vita. Perciò io e Dylan andremo a vivere insieme nella vecchia casa di sua nonna, i suoi genitori sono stati subito d'accordo, non volevano più che io stessi male e mi hanno accolta come una figlia in casa loro. 

<sei pronta?> beh mica tanto, so già che mi faranno a pezzi o cercheranno di farlo in qualche modo. Ho paura ma non troppa, ho Dylan al mio fianco. Lo guardo con sicurezza e iniziamo a camminare verso la porta, inserisco la chiave e la faccio girare, apro la porta e davanti a me compaiono i miei genitori, che con sguardo sorpreso mi guardano.

<prendo il restante delle mie cose, tutto, e poi sparisco come farete anche voi dalla mia vita.> dico io sorpassandoli con Dylan dietro di me che guarda mio padre in cagnesco, non lo ha ancora perdonato, ma lo capisco, non l'ho mai fatto neanche io solo che lascio scivolare. Arrivo nella mia cameretta, chiudo la porta a chiave e inizio a mettere tutto nei cartoni senza badare a come, devo fare in fretta, Dylan mi aiuta e in meno di mezz'ora siamo già fuori ad affrontare i miei genitori.

<Signorina tu non vai da nessuna parte, non senza il nostro consenso> mia madre, la vipera, da quando in quando le interessa la mia vita?

<mamma smettila di fare quella che si preoccupa, Dylan sa tutto e quando dico tutto intendo TUTTO.> dico io sorpassandoli arrivando davanti alla porta, ma ancora una volta mio padre.

<e fammi sentire dove staresti andando?> ahahah questa fa ridere.

<oh papà tranquillo, lontano da te e da questa famiglia sicuramente, io e Dyl stiamo insieme e staremo insieme in casa, tranquillo ho i soldi necessari, e poi non vedete? Vi sto facendo il piacere di risparmiare i soldi per il centro, che grazie a Dio mi ha fatto guarire, forse vi ringrazierò solo per questo, ma il merito va a Dylan, il ragazzo che amo.> merda. cosa ho detto! Mi affretto ad uscire velocemente e subito dopo ci ritroviamo nella piccola macchina di Dylan. La tensione é tanta, e il silenzio é fastidioso, non siamo abituati a questo di silenzio, ne tanto meno a tutto questo disagio. 

<Ascolta...>

<Barb> a parlare siamo entrambi, ridiamo entrambi e poi mi fa cenno con la testa di continuare, prendo un respiro enorme e con tutto il coraggio, lo guardo e inizio a parlare.

<F-forse tu non provi la stessa cosa...e ti capisco, ti aspetterò tranquillo, ma ho bisogno di dirtelo, davvero, lo tengo dentro di me da tanto ho il bisogno di dirti che TI AMO, che sono innamorata di te, felice, serena, spensierata, da quando ci sei tu.> dico io, abbassando il viso e torturando le mie mani che ora sono diventate la cosa più importante da ammirare. Alza il mio viso e sorride, si avvicina e in meno di due secondi le sue labbra sono sulle mie, morde il mio labbro inferiore e io emetto un gemito che mi fa avvampare subito, non ci siamo mai baciati in questo modo quindi è molto imbarazzante. 

<Ti amo anche io piccola.> sussurra a fior di labbra e io vengo catapultata in un mondo tutto mio. Ora sono più felice, mi sento completa. Torniamo a casa tra canzoni degli One Direction,(Au: alla scrittrice piacciono troppo ma sh.) e canzoni dei 5SOS urlate e cantate male, ma felici e con meno preoccupazioni. 

<DYLAN! NO DAI TI PREGO.> Ecco il passatempo preferito di Dylan, farmi il solletico. Vi sembra normale? Neanche siamo entrati in casa che già fa così!

<e dai! Sei proprio permalosa signorina!> dice lui vedendomi con il mio broncio e le braccia conserte.

<Si! Perché tu mi fai sempre il solletico e io lo odio.!> dico facendogli una linguaccia degna di una bambina di 5 anni. 

Nel frattempo guardo un po' la casa e devo dire che è abbastanza bella, i mobili non sono antichi, anzi, sono di legno bianco e sono stupendi, c'é un corridoio con delle porte a destra e a sinistra, c'é un bagno che non é poi così piccolo, una cucina nella giusta grandezza per  due persone e due camere per dormire. Da oggi tutto cambierà, un nuovo capitolo nella mia vita è iniziato e io sono felicissima.

Rewrite The Stars||DarbaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora