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Barbara

dopo 2 mesi...

Siamo distesi sul letto guardando le prime foto delle prime ecografie è un fagiolino piccolo di cui si sente il suo piccolo cuoricino già bello forte e rumoroso. Dylan si trova sdraiato a pancia in giù tra le mie gambe che parla con la mia pancia che è ancora piccola ma già sporgente. Lo guardo e sorrido, e mi rendo conto della fortuna che ho e che avrà il bambino o la bambina per il padre premuroso che ha, è bellissimo vedere lui che si preoccupa per me e per tutto quello che faccio, mi porta in braccio in qualsiasi posto della casa e quando ci sono le voglie improvvise che già si fanno sentire corre e fa di tutto per portarmi quello che cerco.

<Dyl non ti sente, è praticamente un fagiolino e non ha sviluppato gli apparati lo hai visto anche tu.> ridacchio quando lui mi lancia un' occhiataccia.

<senti signorina io ci parlo quanto voglio con fagiolino, deve pur sentire la voce del suo adorato papà> dice con aria saccente.

<posso alzarmi a fare la pipì oppure devo chiedere un permesso scritto al comandante?> lui mi fa una smorfia e si sposta rotolando su un lato, mi fa scendere e poi mi segue, mi acciglio e lo guardo bloccandomi oltre la soglia del bagno.

<che c'è devo accompagnarti, potresti scivolare e cadere> mi guarda come se fosse ovvio, io rido e poi mi chiudo la porta alle spalle non facendolo entrare. Esco dopo due minuti e lui non è in cucina che rovista nei vari cassetti, arrivo mi siedo al tavolo e lo guardo curiosa.

<cosa stai cercando chef della casa?> chiedo divertita, lui si gira e mi guarda sorridendo, si avvicina e mi bacia sulle labbra furtivamente.

<cerco di fare un te per la mia ragazza incinta che certe volte da tutto per scontato e un po' mi fa irritare.> ridacchia e io metto su un finto broncio.

<io non do tutto per scontato, dico solo che le tue attenzioni sono premature visto che sono solo due mesi.>

<no cara i rischi sono tanti e anche pericolosi. Potresti perderlo e non ti far venire in mente di fare qualche cavolata, questo bambino lo voglio più di quanto pensi.> lo guardo sbalordita e mi butto tra le sue braccia abbracciandolo e cercando le sue labbra come se fosse questione di vita o di morte.

<ti amo> sussurro.

<anche io amore mio> e mi bacia.

Poco dopo usciamo di casa per andare a fare della spesa, prendiamo la macchina. Arriviamo li e con mia sorpresa ci trovo la mia famiglia, che fanno la spesa tutti felici. Noemi e Kate si girano per fare non so cosa e intercettano sia me che Dylan, lo guardano e poi ci sorridono, spero non vengano qui perchè non sono pronta a dirgli della mia gravidanza, quel giorno gli inviai un messaggio che comunicavo loro che stavo poco bene e che non sarei riuscita ad ospitarle, Noemi mi aveva risposto quasi subito come se aspettasse mie notizie e mi disse che non c'erano problemi. Come temevo loro si allontano e si avvicinano, Dylan mi guarda in modo strano, quasi incazzato e confuso, mi mette un braccio intorno alla vita e lo stringe in modo possessivo facendo aderire il mio corpo al suo, come se volesse difendermi e proteggermi.

<ei Barbara cosa fai qui?> "certo Kate vengo qui a guardare le persone che fanno la spesa, cosa si potrebbe mai fare in un supermercato" tengo a freno la mia lingua e faccio un sorriso tirato. Dylan parla e io sono scioccata.

<secondo te cosa si potrebbe fare in un supermercato?> sbotta seccamente e le mie sorelle lo guardano sorprese.

<Dylan...sta calmo...dovevamo vederci quando è successa quella cosa, però poi non sono potute venire> merda...i miei genitori. Vi prego fate che non abbiano l'intenzione di parlarmi, non lo sopporterei.

Rewrite The Stars||DarbaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora