30

142 6 5
                                    

Barbara

entriamo in un corridoio, vedo tante persone che ci guardano, sento pianti di bambini e capisco che siamo arrivato nel corridoio con le sale parto. Entriamo in una, mi spostano sul lettino, ma sento delle fitte lancinanti.

<non è ancora dilatata del tutto>come? Io voglio partorire subito.

<dov'è la dottoressa Greene?> sento Lili parlare.

<sarà qui a momenti, sa di quante settimane è la sua amica?> no che non lo sa idiota!

<trentaquattro settimane.> urlo, sono incazzata, la pancia continua a stringersi io ho bisogno di far uscire questo bambino.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Finalmente decidono di farmi il parto cesareo, la dilatazione era ancora troppo lunga ma Natalie spingeva. E così alle 19.39 di sera del 29 agosto è nata Natalie Sprouse.
Ha gli occhi di Dylan sono bellissimi piccoli come i suoi, è la sua fotocopia, ci vedo l'espressione di Dylan in tutto.

<ei mammina come stai?> Lili. Lei che è entrata nella sala operatoria con me, che ha visto Natalie nascere e che lei stessa le ha tagliato il cordone ombellicale, è riuscita a starmi accanto in quel momento difficile ma anche bello, perchè la nascita di un figlio è la cosa più bella che una mamma possa avere, Natalie mi sta dando la forza di lottare e sperare che Dylan si riprenda al più presto, lui merita di vedere sua figlia, non fa niente se non ha assistito al parto, perchè lui ci teneva eccome se ci teneva. Litigava con chiunque si facesse avanti quando volevano assistere al parto, era geloso, voleva essere lui il primo a prmedere in braccio sua figlia, voleva essere lui il primo a darle un bacio e poi baciare me, lo ha sempre detto, ma il destino ci ha fatto questo brutto scherzo purtroppo.

Ormai è sera tardi e Lili passerà la notte con me, Natalie è qui vicino con la sua tutina rosa piena di orsacchiotti.

<hai provato ad attaccarla al seno?> no non ancora ho paura perchè non so come si faccia. Quanto vorrei mia madre in questo momento, vorrei amche una mamma qualsiasi ma che sia in grado di darmi consigli o dimostrarmi qualcosa.

<n-no, non so come fare ho paura che possa succedere qualcosa.> e io so che Lili ora mj ha già capito, che ha capito il mio bisogno ed è per questo che mi sorride mi da un bacio sulla fronte e chiama Melanie.
Poverini sono stati in pensiero per me, lo so perchè hanno provato più e più volte a sapere nostre notizie.
Dopo una decina di minuti fa il suo ingresso e mi sorride io faccio la mia solita battutina.

<ei ora sei una nonna contenta?> ridacchiamo, lei si commuove, prende in braccio Natalie ed anche lei si accorge della forte somiglianza con Dylan.

<avete fatto un capolavoro, ne vale la pena. È bellissima tesoro davvero auguri neo mamma.> mi abbraccia e io ricambio.

<la proviamo ad attaccare? Da come ciuccia deduco abbia una gran fame... vero piccolina? Ora la mamma ti da il suo latte.> parla con lei e le accarezza le guanciotte che sono rosse rosse.
Io mi posiziono sbottonando la camicia, Mel mi posiziona Natalie in braccio e mi fa vedere il modo di fare, e quando la mia bambina posa le sue labbra piccole intorno al mio capezzolo capisco tutto, capisco perchè le mamme allattano e il dispiacere di chi non riesce a farlo, è una sensazione diversa. Senti tuo figlio a contattato con la tua pelle, come se foste una cosa sola, pelle contro pelle, calore umano emanato da questa bimba.

<il tuo papà rimarrà incantato quando ti vedrà piccolina fidati.> inizio a piangere involontariamente, io vorrei essere forte ma questa situazione mi uccide dentro, perchè io ora ho in braccio questa bambina e il suo papà è in questo stesso ospedale, ma distanze mentalmente e fisicamente, e la cosa che mi uccide di più è che non si sveglia ed è tutto rallentato dai problemi.

<non ci pensare andrà tutto bene ci vorrà tempo sappi che lui ti amerà sempre e che si riprenderà ancora di più quando vedrà la bimba> Melanie mi appoggia una mano sulla spalla e mi consola io sorrido, un sorriso debole misto ad amaro.

<resterai pochi giorni in ospedale, poi però devi riposarti per qualche giorno stiamo noi con Dylan tu riposati e abituati ad avere una bambina, poi lo verrai a trovare con lei e può essere che si svegli se sente la tua voce o anche il pianto della bimba. E io spero, spero tanto che sia così. Natalie si stacca dal mio seno e mi fa capire che non vuole più il latte la metto in piedi e l'appoggio alla mia spalla, le do i soliti colpettini che si danno per far fare il ruttino e dopo un po lo fa, ridacchio e poi le bacio la testa, voglio dormire con lei, ma devo assolutamente alzarmi e andare a cambiarmi.

<Mel posso lasciartela qualche minuto? Vado in bagno a cambiarmi ok?> lei mi guarda apprensiva e le passo Nat.

Entro in bagno e fa davvero strano non vedere il pancione ma ora ho una fascia che mi copre i punti, prendo dal borsone che mi ha portato Matt con Cole ed estraggo la camicia, e io so che camicia è, e sono anche sicura che sia stato Cole a mettercela, è una delle camicie bianche che usa Dylan, la indosso ed è come averlo con me, metto i pantaloncini con un po di fatica e torno nella stanza. Melanie è in piedi che culla Natalie e piange, io non voglio interromperle, sono troppo belle da vedere, la sento sussurrare un qualcosa riferito a me e Dylan.

<piccina hai due genitori fantastici, vorrei solo che il tuo papà si svegliasse il più in fretta possibile, merita di vederti.> oh no. Non devo piangere. Dyl si risveglierà. Lo so.
Entro e le faccio un sorriso, mi avvicino e l'abbraccio Natalie è tra di noi ma è così piccolina che le va bene, è anche addormentata.

<lui è forte, vedrai si risveglierà.>

<lo so...approposito di questo, vorrei chiedere ai dottori se domani che starete meglio entrambe potreste scendere anche solo per un saluto, conosco un po di gente qui, ma non ti assicuro nulla.> io annuisco contenta e spero con tutto il cuore che lo facciano.

Spazio Autrice

lo so, certe volte sono crudele. Ma c'è un perchè a tutto questo.
Il capitolo l'ho scritto in giornate diverse e soprattutto di notte. Insonnia e ansia la mia vita praticamente.
Voi come state? La scuola sta per finire e non vedo l'ora giuro.

Rewrite The Stars||DarbaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora