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Barbara
Oggi è il mio compleanno, forse riuscirò a passarlo decisamente  in pace con il mio ragazzo, faccio 17 anni e non me ne rendo conto, sono matura in fretta e ne sono fiera, so di aver raggiunto i miei traguardi senza l'aiuto di nessuno. Mi accorgo che Dyl non c'é, mi alzo e mi dirigo nel salone di solito è sempre li, mi blocco quando trovo dei petali rossi a metà strada e la porta della sala chiusa, un foglietto attaccati che dice "aprimi" lo apro e trovo una frase di Hemingway: "ti amo per tutto ciò che sei, tutto ciò che sei stata, tutto ciò che devi ancora essere"  apro la porta e trovo dei palloncini rosa che arrivano al soffitto con il filo lungo e attaccato ad esso tutte le nostre foto, guardo attentamente ogni foto, la prima nella clinica quando ero ancora depressa, altre scattate mentre io dormivo, altre che ho scattato io quando Dylan mi faceva ridere per farmi essere felice, c'é una in particolare di me che rido e con sotto scritto: "ogni volta che sorridi il mio amore per te aumenta sempre di più", sorrido e vado avanti ridendo per qualche foto buffa, e qualche lacrima scende lungo il mio viso, mi fermo davanti a lui e una scatola grande, c'é un fiocco, lo sfilo e la scatola si apre rivelando un cucciolo di bulldog inglese bianco e marroncino chiaro, é ancora piccolo ma che ha degli occhioni grandi grandi. Lo guardo sorpresa e prendo il cucciolo in braccio accorgendomi solo dopo che al collare c'é  attaccata una lettera, la prendo e inizio a leggerla, lui nel frattempo mi guarda e basta h gli occhi lucidi e so già che questa lettera è stata difficile da scrivere per lui che non ha mai fatto queste cose.

Caro amore mio...
So già che questa lettera verrà uno schifo, non sono bravo in queste cose lo sai, non ho mai fatto una cosa del genere, forse perchè ero insicuro e avevo paura del giudizio degli altri, ma so che con te tutto è diverso, con te non ho paura a mostrarmi per quello che sono. Partiamo dal primo giorno, da quando ti ho conosciuto, eri scontrosa, un po' stronza e questo mi arrivò subito, non credevo che una ragazza avrebbe avuto un certo effetto su di me, ti volevo mia a tutti costi, sentivo il bisogno di averti e di proteggerti, sentivo il bisogno di coccolarti tra le mie braccia, avevo bisogno di te. Poi sono passati giorni, ridevi un po' con me fin quando non hai fatto a cazzata di fumare erba, ero incazzato, ero anche geloso, perché mi ero accorto di come ti guardava quel ragazzo e mi ero anche accorto che tu gli piacessi...sai sto prendendo in considerazione di picchiarlo ma va beh torniamo a noi, prima di incontrare te non credevo all'amore, ero troppo ferito, e credevo che ormai non mi appartenesse più amare qualcuno e essere amati, quando sei guarita dalla depressione mi sono sentito veramente bene, non riuscivo proprio a vederti soffrire, tu non meriti nessun tipo di sofferenza, sei troppo preziosa e io non posso permettere che tu soffra. Arriva il giorno in cui finalmente decidiamo di andare a vivere insieme, due ragazzi di 16 e 18 anni  che fanno un passo così grande, più grande di loro, ma a me non importava, io sapevo già di amarti, e non avevo dubbi che saremmo stati bene, nel nostro piccolo, eravamo pronti a stare insieme, io non so se tu mi vorrai nel tuo futuro, le cose cambiano, ma di una cosa sono sicuro ed è che i miei sentimenti per te non cambieranno mai, e se mai dovessero cambiare sarà perché ti amerò ogni giorno di più, ogni giorno il mio amore per te aumenterà, perché si io TI AMO. Ti amo da impazzire, per me nessuna sarà come te, anche se un giorno tutto questo finirà, io ti porterò sempre nel mio cuore, sarai il mio primo pensiero al mattino e l'ultimo prima di dormire, sarà sempre così, come ora, sei il mio primo pensiero, quando mi alzo e ti trovo accoccolata nelle mie braccia proprio come ci siamo addormentati la sera prima, quando prendo lunghi respiri del tuo profumo, che non dimenticherò mai, sei stata vita per me, e devo ringraziare che tu sia nata, perché io credo nel destino, e sono sicuro che primo o poi ci saremmo dovuti incontrare, ti amo e non smetterò di dirtelo, perché sei così dannatamente bella, perfetta, perché si ai miei occhi sei perfetta, quando sorridi e mi abbracci sento il mio cervello andarsene e lasciarmi li a fissarti e contemplarti, quando dopo una litigata io cerco di fare il forte ma tu cacci le tue espressioni da bambina e io non so resisterti, mi hai preso il cuore e la testa e li hai completamenti fatti tuoi, io sono tuo  e lo sarò per sempre. Auguri amore mio.                                                                     

Lacrime scendono sulle mie guance, mi alzo lasciando il cagnolino a terra e mi avvicino a lui, mi guarda e non diciamo nulla, nessuno dei due parla,  i nostri occhi parlano da soli e questa é stata sempre la nostra soluzione a tutto, i nostri sguardi che valgono più di mille parole. Bacio delicatamente le sue labbra e lo abbraccio. 

<ti amo anche io, sarai il mio futuro, sei l'unico.> sussurro io lentamente ci sdraiamo sul divano e decidiamo di stare li per tutta la giornata tra film, serie tv e cibo spazzatura.

La sera... 

<Barb vai a vestirti, fatti una doccia e fatti più bella di quanto tu lo sia già> dice Dylan alzandosi dal divano, corrugo le sopracciglia e lo guardo in cerca di spiegazione.

<dove andiamo? Dylan non mi piacciono le sorprese quindi dimmelo> dico i tono  minaccioso, odio le sorprese mi fanno stare in ansia.

<dai non fare la bimba, ti piacerà.> dice lui andando in camera per prendere dei vestiti, lo seguo e rovisto nell' armadio, non ho vestiti adatti se non due, ma sono troppo corti per i miei gusti, li prendo e guardo attentamente quello nere in velluto con le spalline sottili. 

<Dyl ma questo è troppo corto...si ok mi piace ma non credi sia troppo corto?> dico io mostrandoglielo e posizionandomi davanti allo specchio, si avvicina e mette le sue mani sui miei fianchi.

<indossalo, qualsiasi cosa succede ci sarò io, mostrerò i miei pugni a qualcuno> dice sorridendo, ridacchio e mi dirigo in bagno, esco dopo 10 minuti indosso il mio vestito e poi vedo qualche modo per aggiustare i miei capelli, decido di piastrarli e di fare un trucco leggero aggiungendoci però un rossetto rosso, indosso degli anfibi e poi vado a vedere Dylan che come sempre é perfetto e bellissimo. 

<qui stasera chi deve stare attenta sono io, sei bellissimo.> dico io osservando attentamente il suo abbigliamento, jeans skinny neri e una camicia del medesimo colore, stivaletti e giubbotto di pelle. Un Dio greco. 

<ce la farò a non baciarti ogni secondo e toglierti quel rossetto?> dice lui avvicinandosi a me baciando le mie labbra, sorrido e poi mi stacco.

<beh hai detto di farmi bella e io l'ho fatto> dico io assumendo un espressione di sicurezza, ridacchia e mi prende la mano per uscire di casa, indosso anche io il mio giubbotto di pelle e saliamo in macchina per dirigerci non so dove, vedo solo case e locali, ma dopo 10 minuti ci fermiamo davanti ad  un locale con l'insegna illuminata da una luce rossa, scendiamo ed entriamo, subito la musica mi entra nelle orecchie e una puzza di fumo e alcool invade le mie narici, ci dirigiamo verso un tavolo e li trovo palloncini e Cole e Lili ad aspettarci, abbraccio entrambi sorpresa.

Subito dopo ci ritroviamo un cameriere che ci chiede cosa vogliamo prendere, io prendo un gin tonic mentre gli altri altre bevande alcoliche, sento lo sguardo del cameriere sul mio corpo e prontamente mi aggiusto, Dylan di questa mia azione e capisce tutto, stringe la sua mano sul mio fianco.

<puoi andare siamo apposto così> dice Lui facendo un sorriso fintissimo al cameriere. Poi si alza  e tende la sua mano verso di me, lo guardo stranita.

<dai festeggiata su a ballare.> nego con la testa ma vengo presa di peso da lui e ci ritroviamo in mezzo a una folla di persone che a momenti scopano davanti a tutti e che ballano senza pensare di far male qualcuno, sono rigida mi vergogno.

<sciogliti e fai vedere quanto sei brava> mi dice all'orecchio, posa le sue mani sui miei fianchi stringendo la presa e avvicinandomi sempre di più al suo corpo, porto le mie braccia intorno al suo collo e finalmente mi sciolgo dando inizio ad un ballo che di casto non ha nulla. Veniamo raggiunti da Cole e Lili, quest'ultima mi fa staccare da Dylan e inizia ballare con me, non siamo mai state a questo tipo di feste ma a Lili è sempre piaciuto ballare, ci allontaniamo un po' dai nostri fidanzati, sentiamo l'adrenalina salire sempre di più nel nostro corpo e dopo poco sento delle mani grandi e ruvide poggiarsi sui miei fianchi, mi giro e mi rendo conto che quelle mani non sono di Dylan, tiro uno schiaffo al tipo in questione e subito dopo ritrovo Dylan su di lui che inizia a tirargli pugni ovunque, Cole fortunatamente lo allontana e bacio Dylan che mi stringe. Finiamo la  serata con Lili ubriaca e decidiamo di tornare a casa, mi sono divertita tanto al mio compleanno per la prima volta e questo grazie a Lui.

Spazio Autrice

sono tornata si finalmente, ho avuto lo blocco dello scrittore e non riuscivo a scrivere nulla, oggi stranamente sono felice e mi sono presa tutto il tempo per buttare giù tutte le idee che mi sono passate per la testa ascoltando canzoni. 

se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento.

Rewrite The Stars||DarbaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora