Barbara
I baci, tutti quei baci mai dati, presi, rubati o non chiesti, tutte quelle volte che ci sentiamo vivi con un solo bacio, dato dalla persona giusta, il bisogno di sentire quelle labbra sulla tua pelle o sulle tue, quelle labbra che quando ti sfiorano ti catapultano in un mondo diverso, tutto strano, fatto di emozioni incontrollabili, come se ti buttassi nel vuoto da un'altezza troppo alta, sono queste le sensazioni che provo io quando lui mi bacia, solo lui, per me lui è l'unico che mi farà vivere queste emozioni, ora e per sempre, sono troppo sicura del mio amore nei suoi confronti, e questa cosa avvolte mi fa riflettere, è la stessa cosa? Ma arriva l'ennesima dimostrazione che anche lui prova le stesse cose mie, siamo due persone che si sono conosciute per un motivo e che hanno fatto la cosa più bella del mondo...INNAMORARSI.
Due persone così diverse che si sono piaciute e innamorate entrambe, lui testardo, a tratti dolce e fragile ma anche stronzo e forte, io fin troppo insicura, troppo debole ma forte e dolce. Forse si abbiamo qualcosa in comune ma è diverso quando lo vivi tu stessa.Ed eccomi qui per l'ennesima volta sveglia, nel pieno cuore della notte, immobile a fissare il mio ragazzo mentre dorme beatamente e sembra un'angioletto, vedete ve l'ho detto che sono troppo dolce, la mia pace viene interrotta da un conato di vomito che sale e faccio giusto in tempo ad arrivare in bagno per rigettare tutto il cibo che avevo mangiato ore fa. Sento una mano dietro la mia schiena e mi sposto leggermente poi vedendo una chioma bionda vicino alla mia faccia, guardo lui e ha un'espressione preoccupata, mi alzo lentamente dopo aver finito di rigettare tutto e lui mi aiuta a lavarmi i denti e la faccia, vado in cucina e prendo dalla dispensa delle medicine una bustina e con fatica la digerisco, ho la testa che mi scoppia e non ho neanche la forza di alzarmi e camminare per raggiungere il letto, Dylan lo capisce e con un sorriso dolce stampato in faccio mi prende in braccio come un koala e mi porta sul letto, si mette al mio fianco e inzia a coccolarmi per farmi addormentare per quello che potevo.
<piccina dormi, domani non vai a scuola meglio stare a riposo, ti faccio compagnia anche io> mi dice lasciandomi dei baci sulla mandibola fino ad arrivare al mio collo e lasciare piccoli baci, ecco di cosa parlavo io, quei baci che ti fanno sentire bene, dati sul collo, all'altezza dell'orecchio, dopo che ti ha messo una cioccia di capelli dopo esso e averti scaldato la guancia con il calore della sua mano.
<no tranquillo, me la caverò da sola sono abbastanza brava in questo, tu devi andare a scuola e poi dai sono gli ultimi giorni e poi ci sono le vacanze di Natale> dico io guardandolo ma lui alza gli occhi al cielo e sorride.
<sei una testarda eh, non ti lascio sola alla fine non seguirei nemmeno le lezioni se penso a te a casa che stai male, quindi domani stiamo a casa e poi parlerò io con i professori.> dice lui dandomi sulla un bacio degno di rumore sulla guancia, mi accoccolo ancora di più nel suo petto e prendo finalmente sonno.
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Verso le 9:30 di mattina.Mi sveglio disturbata dalla luce del sole che entra dalla finestra difronte al letto e mugugno un qualcosa che neanche io so. Mi giro dalla parte opposta e vedo che Dylan non c'è, mi alzo lentamente e vado in bagno per lavarmi un po e vestirmi. Vado in cucina e lo trovo li che sta preparando la colazione, mi fermo a guardarlo sul ciglio della porta in tutta la sua bellezza e goffaggine e ridacchio quando accidentalmente fa cadere un cucchiaio a terra.
<prima o poi lascerai a me fare la colazione?> dico io ridacchiando e sedendomi malamente per il troppo mal di testa.
<no la preparo io, comunque ho chiamato mia madre, ha detto di misurarti la febbre perchè è sicuramente influenza e che più tardi passa da qui per controllare> sorrido ampiamente alla notizia, devo ringraziare Melanie, ora senza di lei e di Matthew sarei ancora in quel posto li.
<Dylan vedi che so come gestirmela, tranquillo, però mi fa piacere che lei venga qui> dico io sorridendo e prendendo il termometro, bingo, 38 di febbre.
<è 38, vado a letto e mi prendo la tacchipirina> dico io alzandomi e dirigendomi in camera seguita da lui con l'occorrente.
<vedi te l'ho detto, ho fatto bene a restare a casa> dice lui con aria da saccente, roteo gli occhi e ridacchio.
Si stende vicino a me e mi abbraccia, è il mio posto preferito tra le sue braccia.Spazio Autrice
Scusatemi tanto per l'assenza, so che non è molto il capitolo ma ho fatto il possibile ❤
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Rewrite The Stars||Darbara
Fanfictionnon vi dirò nulla, lascio scoprire a voi, una storia un po di versa.