Capitolo 23

3.5K 195 181
                                    

"La salvezza da una vita dannata."

Erano circa le tre del pomeriggio
La seconda prova era da poco terminata e per fortuna Harry ne uscì di nuovo inerme, anche se salvó sia Ron che la piccola sorellina di Fleur.

"Emma ma ti muovi? Sei ancora conciata così?"

"Pansy è pomeriggio e non abbiamo lezioni, cosa dovrei fare?"

Ero stesa sul letto e il ricordo della sera precedente riaffiorò nella mia mente.
Il comportamento di Theo mi incuriosì non poco.

"Emma non so da cosa tu sia distratta ma oggi abbiamo le prove per il Ballo del Ceppo."

Il Ballo.

"Oh Salazar, l'avevo completamente dimenticato.."

Mi fiondai giù dal letto e iniziai a prepararmi velocemente.

"Con che casa siamo?" Chiesi mentre mi spazzolavo i capelli.

"Con i Grifonshifo..." disse Pansy roteando gli occhi.

"Non chiamarli così Parkinson." E le sorrisi.

...

Arrivammo con qualche minuto di ritardo nella sala, e c'erano i ragazzi seduti tutti da un lato e le ragazze dall'altro.
Al centro della sala c'era la McGranitt che ci stava spiegando come dovessimo ballare per non fare una brutta figura.

"Ora, formate le coppie, così vi farò vedere come fare."
Intanto vidi tutte le ragazze alzarsi, aspettando un invito.
Io rimasi seduta, non ero sicura che qualcuno mi invitasse a ballare, fin quando non lo vidi.

"Mia principessa, mi concede questo ballo?"

Finalmente.
Finalmente non aveva pensato, aveva lasciato da parte tutte le sue paranoie ed era corso da me.

Senza esitare neanche un secondo gli presi la mano e ci dirigemmo al centro della sala, dove c'erano tutti gli altri.

Eravamo circondati da altre coppie, ma in quel momento, era come se il mondo intorno si fosse fermato.

C'eravamo solo io e lui, finalmente.

Mi osservava, e sorrideva.

Rare volte eravamo stati così vicini per così tanto tempo.
Dal nervoso mi morsi il labbro, lo facevo abitualmente.

"Non farlo mai più, altrimenti potrei non rispondere più delle mie azioni, capito principessa?" Mi sussurró a pochi centimetri dal mio viso.

Come potevo dirgli che ormai questo soprannome mi piaceva?
Che detto da lui suonava come una promessa d'amore?

"Sai che non prendo ordini da te, Malfoy." Dissi con un sorriso.

"Questo lo vedremo."

Ballammo per qualche minuto ancora, quando poi dovemmo ritornare alle nostre sale comuni.

Ero nel corridoio con tutti i serpeverde, quando un braccio si strinse intorno alle mie spalle.

"Ti sei divertita con Malfoy, Emma?"

"Sinceramente Theodore, si. Molto."
Dissi guardando dritto davanti a me.

"Stasera ti aspetto alle 22 sulla Torre di Astronomia, non è una richiesta. Vieni e basta."
E se ne andò

"Stai bene Emma?"
Mi chiese Malfoy.

"Si, io... io credo di sì."

"Che ti ha detto Theo? Sei così strana.."
Era preoccupato per me.

MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora