Capitolo 36

3.1K 191 54
                                    

"E ora?
Ora cosa ci resta..?"

"Per me è sospetto."
"Cosa?"

Ero nella sala comune Grifondoro con tutti gli altri, quando Hermione ruppe il silenzio.

"Se ne va all'improvviso e non lo vediamo in giro per ore, non che io prestassi attenzione a Malfoy, però è sospetto..."

"Non mi parla più.." risposi
"Perchè?"
"Non lo so, è distante, non vuole vedermi o stare con me.
Non mi guarda quando siamo in classe, niente più battute, niente più prese in giro.."

Forse non dovevo.

"Non ti guarda in.. classe? Emma?" Disse Hermione, che divenne un po' pallida in viso.

"Intendevo che... che non parliamo... come prima...ecco" provai a nascondere.

"Da quanto tempo?" Sussurrò per non farsi sentire da Harry e Ron, che ormai stavano parlando di altro.

"Da quanto tempo cosa, Hermione hai frainteso io.."

"Da quanto tempo va avanti questa cosa con Malfoy!" Disse bruciandomi con lo sguardo

"Non c'è niente tra me e Malfoy, Hermione sei paranoica.."

"Proverò a crederti.."

...

2settimanedopo

Malfoy non mi parlava più.
Ormai avevo lasciato perdere.

Ero in camera mia, Pansy dormiva già, quando un biglietto uscí da sotto la porta.
Senza fare rumore mi alzai, aprendo la porta, ma non c'era nessuno.

"Mi addormento ogni notte con il tuo sguardo impresso nella mente,
Non posso negare l'evidenza.
Lentamente hai provato a rubarmi l'anima e il cuore, e ci sei riuscita.

Adesso, Torre di Astronomia."

Chi poteva essere se non lui?

Senza esitare uscii dalla sala comune, e mi diressi verso le lunghe scale che portavano alla Torre di Astronomia.

"Sei venuta..." mi disse tirando un sospiro di sollievo.
"Si, anche se non avrei dovuto. Non mi parli da settimane." Risposi avvicinandomi cautamente

Stava lí, con gli avambracci poggiati sulla ringhiera.

Io, lui e la Luna.

"Cosa c'è? E perche quelle parole nel biglietto?"

"Ho scritto solo la verità.." disse ridendo.
"Mi dispiace averti portato qui ma.."

"Tranquillo, ormai Theodore non è qui.
Mi disse che mi aveva portata qui, perché tu avevi detto che la Torre di Astronomia era un posto speciale.
Dove dovevi portarci solo la persona che ami davvero."

"Infatti io ho portato te." Mi disse rivolgendomi uno sguardo, finalmente, dopo così tanto tempo.

"Devi andartene." Disse dopo un po'.
"Cosa?"
"Devi andare via, Hogwarts non è un posto sicuro.
Vai a Londra, da tua madre. Ma non restare qui, ti prego."

"Perchè stai dicendo questo? E poi lo sai che senza i miei amici non vado a nessuna parte.
Senza di te, non vado da nessuna parte." Dissi un po' insicura.

"Vieni con me." Disse prendendomi il polso.

"Ma dove.."
"Shh." Disse poggiandomi un dito sulle labbra.

Ci trovammo di nuovo nella sala comune, stavamo andando verso i dormitori maschili, nella sua stanza.

"Ma io non posso venire qu-"
"Sta zitta Emma." Sussurrò

Chiuse a chiave la porta dietro di lui, e il suo viso cambiò improvvisamente.

"Secondo te sono una persona cattiva?" Mi chiese
"No, perché dovrei pensare una cosa del genere?."

Diverse lacrime iniziarono a scendere lungo il suo viso, ormai diventato più magro in questi mesi.

"Qualsiasi cosa succeda, ricordati che io sono sempre lo stesso."

"Si, Draco sta tranquillo.."

"Io sono sempre la stessa persona che tu ami." Disse prendendomi dolcemente una mano.

E di nuovo,
Lo baciai con tutta la forza che avevo dentro di me, e ricambiò con la stessa energia, ma con una lentezza da far perdere la testa.

Le nostre labbra combaciavano alla perfezione, come le nostre anime.
Mi staccai dalla porta, spingendomi verso di lui, che alla ceca mi portò verso il suo letto.

Era calmo, attento, come se stesse memorizzando ogni singolo momento, per lasciarlo impresso nel suo cuore per sempre.
Lentamente mi accarezzò tutta la lunghezza dei fianchi, stringendomi, e intanto mi lasciava dolci baci sul collo, andando sempre più in basso.
In quel momento lasciò un segno indelebile sul mio corpo, e sul mio cuore.

"Draco.." sussurrai
"Mi fai impazzire principessa."

Avevo bisogno di lui.
E lui aveva bisogno di me
Dovevamo curarci a vicenda.
Accarezzando, baciando, amando ogni singola parte rotta di noi.

"Sono così innamorata di te.." dissi più a me che a lui.
"Credimi, per me è lo stesso." Rispose baciandomi ancora una volta.

Ci strappammo i vestiti di dosso.
Eravamo affamati di noi.

Si muoveva con me
Stava amando ogni singola parte di me.

Facemmo l'amore.
Per la prima volta di una serie infinita.
Mi scioglievo sotto il suo tocco che mi mandava in estasi.
Tutto di lui mi lasciava senza fiato.
La sua passione era un fuoco ardente, che lentamente mi stava bruciando.

Mi amava.
E io l'amavo.

MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora