Capitolo 40

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"Una guerra mi ha strappato la felicità, mi ha allontanato da te."

Mia madre non poteva sapere dove stessi andando, me l'avrebbe ovviamente proibito.
Ma non potevo aspettare, dovevo trovare qualche informazione, ormai erano mesi che nessuno mi avvisava di niente.
Probabilmente Harry non poteva inviare lettere e nessun tipo di messaggi, e stessa cosa gli altri ragazzi ad Hogwarts.
Sicuramente i Mangiamorte avevano impedito ogni tipo di comunicazione con l' esterno.

"Mamma io esco, ci vediamo tra un po'.." dissi alzando un po' la voce per farmi sentire.
"Vabene, stai attenta!" Rispose

Misi le ultime cose nella borsa, e mi diressi a Hogwarts, smaterializzandomi.
Ovviamente mi trovavo oltre le barriere di protezione, quindi dovetti superare qualche metro della foresta oscura per provare ad entrare, anche se l'enorme scudo che aveva formato Silente ormai non c'era più.
La scuola era esposta.
Ma infondo non aveva bisogno delle barriere, se quello da cui doveva proteggersi si trovava già all'interno.

I Mangiamorte avevano stipulato molte liste, con nomi e foto, dei ragazzi che non frequentavano più la scuola.
Se per paura o altro, io ero tra quelle persone e non potevo rischiare di essere vista.

Ero nascosta dietro una colonna, cercando Ginny tra la folla, quando l'occhio cadde su uno dei Mangiamorte, Greyback.
E in quel momento tutti i pensieri che avevo rinchiuso in una piccola scatola dentro alla mia testa uscirono fuori tutti insieme, come un vortice.

Lui era costantemente con queste persone, era in pericolo.
Dovevo trovare anche lui.

Finalmente trovai Ginny tra la folla, e la richiamai più vicino, sempre senza sembrare troppo sospette.

"Se ti vedono qui, verrai uccisa." Disse Ginny sena troppe cerimonie.
"Oh dopo tutto questo che sarà mai.." risposi un po' per scherzare.
"Oh che sarà mai? Tu non hai visto niente Emma- disse con le lacrime agli occhi- un giorno qui ne è arrivato un altro, sembrava tutto apposto, ma in realtà era un Mangiamorte che stava per tradire il Signore Oscuro.
Greyback e Dolohov non ci hanno pensato due volte ad ucciderlo.
Ma non con la semplice maledizione che conosciamo tutti.
L'hanno mutilato, lentamente, in Sala Grande, davanti a tutti noi, come se fosse un esempio da laboratorio.
Intanto gli facevano diverse domande, a cui lui però non rispondeva, e quindi gli tagliavano un altro pezzo del corpo.
Poi quando ormai urlava dal dolore, e stava per morire dissanguato, l'hanno crocifisso, inchiodandolo come solo Godric sa come."
A quelle parole sussultai dalla paura.
"Come ti senti Ginny?" Chiesi poggiando le una mano sulla spalla
"Male,malissimo."
"Senti Ginny, devi dirmi se sai qualcosa su Harry, Ron o Hermione. Ti hanno detto qualcosa ? Sono vivi? Stanno bene?"
"Loro non mi hanno detto niente, e Ron mi ha solo salutata con un bacio sulla fronte prima di andare via, non mi ha parlato di nulla."

A chi posso chiedere

Intanto si avvicinò Neville.
"Oh ciao Emm-"
"Zitto idiota o vuoi farmi morire?" Dissi formando con le labbra una linea sottile.
"Mi dispiace, non volevo.
Ginny hai visto Luna?, devo chiederle una cosa.." sussurrò Neville.

Luna Lovegood.

Potevo chiedere a lei, infondo è stata una delle ultime persone che ha parlato anche con Harry, e poteva sapere qualcosa.

"Allora dov'e Luna?" Chiesi
"Luna non c'è, è a casa con suo padre, lui aveva troppa paura per riportarla ad Hogwarts" rispose Ginny.

Ad Hogwarts non ho trovato nessuna risposta, quindi andare a trovare Luna non mi costava niente.

Velocemente mi smaterializzai lí.

Bussai incerta alla porta, e subito un signore abbastanza anziano mi aprí,
Aveva gli occhi un po' più scuri di quelli di Luna, ma gli stessi capelli biondi.

"Chi sei?" Chiese
"Oh salve signor Lovegood, sono un'amica di Luna.
Sono venuta qui per chiederle delle informazioni." Risposi
"Che tipo di informazioni?" Probabilmente voleva solo accertarsi di chi avesse in casa sua.
"Oh devo chiederle alcune cose su Harry Potter, Signore."
"Oh bene." Sembrò illuminarsi all'improvviso.
"Ora te la chiamo subito." E sorrise

Intanto però duri colpi provennero dalla porta di ingresso.
Il Signore mi guardò, per poi tornare a fissare la porta.
Io gli feci cenno col capo di non sapere di chi si trattasse, ovviamente.
Era un po' strambo.

Luna di solito non era molto chiassosa, ma mai scortese da far attendere un ospite che l'aspettava.
Tutta quest'attesa era snervante.

"Signore ma come non si ricorda di me? Sono Harry Potter, ci siamo incontrati alla festa di Bill e Fleur."

Il cuore saltò un battito.
Harry era qui, vivo, insieme ad Hermione e Ron, vivi.

"Oh prego ragazzi entrate pure, volete del tè?" Chiese l'uomo.
"Grazie, ma andiamo di frett- Emma?" Disse Harry piuttosto sconvolto.

"Harry! Finalmente!" Gli dissi correndogli incontro, abbraccciandolo.

In questi mesi i capelli erano un po' più lunghi, e il viso più scavato.
Probabilmente non vivevano benissimo, ma il solo pensiero di poter salvare il Mondo Magico li faceva restare in vita, come del resto tutti noi.

"Allora cosa volete?" Chiese il padre di Luna.
"Noi vorremmo sapere di più sul simbolo che porta al collo, signore."
Strano.

L'uomo iniziò a raccontare la "fiaba" dei doni della morte, che ovviamente conoscevano solo lui ed Hermione.
Probabilmente quelle informazioni servivano ad Harry per qualche horcrux.

"Signore la ringrazio, ora noi dovremmo proprio andare.." disse e io lo seguí.

"Oh mi dispiace ma non credo."

"Scusi come dice?" Chiesi

"Loro, hanno letto quello che ho scritto sul giornale.
E ce l'hanno a morte con me, così hanno preso la mia Luna.
E ora io ho finalmente trovato il modo di riprendermela.
Perché infondo loro vogliono voi, non la mia bambina.." disse con un falso sorriso sul volto.

Era terrificante, tutto questo metteva i brividi.
Ma potevo anche capire tutta la disperazione di un padre che sapeva che la figlia era stata presa dai Mangiamorte come "riscatto".

Non finí neanche di pensare quando tre nubi nere invasero la casa, e diverse risate risuonarono nel cielo.
Risate inconfondibili.

I tre capirono subito che i Mangiamorte erano corsi a prenderli, e senza esitare si tennero la mano, pronti a smaterializzarsi.
Ero a pochi centimetri da afferrare la mano di Harry, quando Greyback entrò nella casa.
Loro si smaterializzarono, probabilmente pensando che io fossi riuscita a prenderli, ma non era così.

Greyback mi lanciò un incantesimo Confundus, e subito dopo mi prense le mani, e mi fece smaterializzare con lui.

Tremavo: la paura e l'ansia mi stavano mangiando viva.
Se non ci fosse stato lui a sorreggermi da dietro le spalle probabilmente sarei caduta a terra da un momento all'altro, per le gambe tremanti.

Improvvisamente ci trovammo davanti ai cancelli di una casa che mi era purtroppo familiare.
Il Malfoy Manor.

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Heyy!
Spero vi stia piacendo <3
Ci stiamo avvicinando alla fine e ho seriamente paura :))

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