"Sono vulnerabile"
Malfoy si fermó, bloccandosi, ma comunque senza voltarsi verso di me.
"Ora cosa c'è? Non ne hai avuto abbastanza?"
Finalmente riuscì a raggiungerlo, imponendomi davanti a lui, per non farlo andare via, di nuovo.
"Mi dispiace, io non lo sapevo.."
"Sappiamo entrambi che non ti dispiace.
Sei dalla loro parte, sempre. È sempre stato così, dovevo solo farmene una ragione." Disse con gli occhi pieni di rabbia"Non credo che tu stia parlando ancora della partita di Quidditch.."
"Oh lasciami in pace Evans."
Con un braccio mi scostó un po', e inizió di nuovo a camminare per allontanarsi dal campo."Devo correrti dietro di nuovo?" Mentre stavo andando ancora una volta verso di lui all'improvviso inizió a piovere, ma non importava.
"Draco Malfoy smettila!" Urlai.
"Di fare cosa Emma? Ti ho chiesto di lasciarmi stare." E si fece un po' più vicino
La pioggia incominció a battere un po' più forte sui nostri corpi.
"Smettila di pensare che tengo a tutti tranne che a te."
Ormai eravamo rimasti solo noi nel campo, nessuno poteva sentirmi urlare.
"Oh non direi proprio, ormai stai sempre con Potter e i suoi amici, ma va bene sai. Non mi interessa."
Le gocce di pioggia gli ricadevano sui capelli, lasciandoli cadere un po' sugli occhi.
Stavamo litigando, dovevo essere arrabbiata con lui, ma tutto questo non aiutava."Non ti interessa? Oh giusto. A te interessa solo di te stesso."
Stavo per andarmene, quando mi prese una mano e mi fece girare verso di lui, schiacciando il mio petto contro il suo.Aveva le mani salde sui miei fianchi, stringendomi come se potessi scappare via da un momento all'altro.
"Lasciami andare." Sussurrai
"Hai ragione, prima mi importava solo di me stesso, e doveva continuare ad essere così. Ma da quando ti ho rivista sul treno, al terzo anno, da quel giorno non riesco a smettere di pensare a te.
Non ci capisco più niente, non so come oggi io abbia fatto a vincere, perché credimi che mentre ero su quella scopa pensavo solo a te, a quanto mi rendi vulnerabile, a quanto mi fai stare bene.
Credimi se ti dico che per la prima volta ho messo qualcun altro al primo posto.
E ti ricordi quella sera? Al locale? Forse non te lo ricordi, probabilmente per te non è stato rilevante.
Ma io quella sera ti ho impresso nella mia mente, mi sono lasciato andare, mi sono aperto a te, e se dopo questo continui a credere che io pensi solo a me stesso ti sbagli."La pioggia che continuava a cadere sul mio viso non mi faceva pensare chiaramente a cosa potessi dire.
Di tutto quello che volevo dirgli non mi veniva nulla.
Non credevo di riuscire a far capire quanto per me fosse lo stesso.
Quanto aspettavo queste parole.
Quanto il solo pensiero di lui mi mandava in estasi.
Quanto riusciva ad incasinarmi.
Quanto mi sembrava proibito.
Quanto lui era affascinante come il peccato stesso."Draco io.."
Cosa potevo dire?
"Credi che quello che stava per succedere a casa mia in estate era dettato dal caso?
Dimmelo.
Dimmi che non mi volevi, e che non mi vuoi neanche ora, e giuro che ti lasceró in pace per sempre""Io..."
Dentro bruciavo.
In un secondo piantó le sue labbra contro mie, portando una mano dietro la nuca e stringendomi un po' i capelli.
Non era un bacio lento e timido, ma un bacio dolce e pieno di passione, di due anime che si desideravano ardentemente da anni ormai.
Lo volevo.
Lo volevo da morire.Lentamente portai le mie mani sul suo viso, accarezzandolo, o confortandolo, tirandolo ancora verso di me.
Facendogli capire che ero lì per lui, solo per lui.
Che ci tenevo più di qualsiasi altra cosa.
Mi strinse ancora di più a se, facendo di noi due una cosa sola.Si staccó leggermente, posando la sua fronte contro la mia, guardandomi negli occhi.
"Ancora non mi rispondi, Emma." Disse sorridendo.
"Cosa?"
"Mi vuoi?" Mi sussurró vicino alle labbra.
"Da sempre." E sorrisi di rimando.
Lo tirai un po' più vicino per baciarlo ancora,
Ancora e ancora.
E lo sentì sorridere tra le labbra.
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Moon
Fanfiction"Sei e sarai sempre la mia luna, la più bella e luminosa che abbia mai visto."