Narratore Esterno.
Era solo un triste e piovoso giorno di aprile, ed Emma si sentiva piena, felice.
Finalmente felice.
Draco Malfoy era tornato per lei, l'aveva cercata, e per tutto questo tempo aveva continuato ad amarla.Si sentiva stanca e senza forze, per tutte le notti passate a fare l'amore più e più volte, per riprendere il tempo perso.
O solo semplici sere passate a parlare, a scambiarsi sorrisi e baci a fior di labbra.La pioggia batteva forte sul vetro del salotto, e Emma trovava pace nel vedere chi delle due goccioline più grandi arrivasse per prima più vicina al suo dito.
Era uno spirito vivo e libero.Ma per quanto ancora ?
Qualche isolato più in là James Clark preparava un caffè per due persone.
"Ti hanno lasciata venire? Strano.." disse con un po' di imbarazzo.
"Mio padre non era a casa, come sai. Mia madre è abbastanza flessibile." Rispose Amèlie.I due cugini non si vedevano da qualche settimana.
Amèlie si trovava a casa di James giorni prima, e quest'ultimo aveva provato a fermare Emma per far incontrare le due ragazze, ma lei gli rispose scorbutica e aspra, ignorando ciò che stava per dirle.
"Non è strano vivere in mezzo a qualche babbano?" Chiese Amèlie, soffiando sul suo caffè.
"No, se sai che in qualche casa più in là c'è una strega come te." Disse James ridacchiando un po'.Anche se la strega poco distante da casa sua l'ultima volta l'aveva scacciato in malo modo per raggiungere il suo amore, lui si era facilmente lasciato questa cosa alle spalle.
Non era un ragazzo rancoroso, neanche difficile.
Piuttosto una persona gentile e che ti sa tenere testa, intelligente al punto giusto, astuto quando serve.
Se fosse andato ad Hogwarts sarebbe stato di sicuro un Corvonero, con un po' di Serpeverde."C'è qualcosa di strano in te.." disse Amèlie di punto in bianco.
"In me?" Rispose James un po' preso alla sprovvista.
"Ti brillano gli occhi, più del solito..." rispose Amèlie con un sorriso che nascondeva una sfida....
Draco sedeva nel salotto di casa Evans, aspettando l'amata che tornasse da lui, nelle sue braccia.
Emma spuntò pochi attimi dopo con due tazze di tè, e si sedette di nuovo tra le sue gambe.
Si sentivano al sicuro.
Il loro posto felice.
"Come la vuoi?" Chiese Draco, stringendo di più le braccia intorno alla sua vita.
Emma aveva la schiena stesa sul suo petto, e con una mano giocava con i suoi anelli freddi."Come voglio cosa?" chiese lei, voltando un po' la testa, per lasciare un piccolo bacio all'angolo delle labbra.
"La nostra casa sul mare." Rispose lui con occhi sognanti.
"Quella che hai scritto nella lettera, la nostra casa al mare.
Voglio che i muri della camera da letto siano tutti vetri, così posso vedere l'alba e il tramonto dal letto, con te." Continuò lui."Da quando sei diventato così sdolcinato?" Disse Emma soffocando una risata.
"Oh ma smettila." Rispose scuotendo un po' la testa.
"La casa dev'essere bianca con qualche accessorio azzurro, in tema." Ribattè lei sicura.
"Ma io volevo la stanza verde..." disse con un sorriso scherzoso.
"Prevedibile Malfoy..." Rispose Emma, poggiando la testa contro la sua spalla, voltandosi di lato per sentire meglio il suo corpo.
"Ci riusciremo?" Chiese con un sussurró
"A fare cosa?"
Intanto Draco creava cerchi immaginari sulla sua schiena."A realizzare questo piccolo sogno, sai..." disse un po' triste e malinconica.
"Ci riusciremo."
"Non so, ho un brutto presentimento."
...
Amèlie si trovava ancora a casa di suo cugino James ormai nel tardo pomeriggio."Tuo padre è ad Azkaban, vero?"
"Certo." Rispose Amèlie con tono freddo.
"Bene..
Senti, quando avrai intenzione di incontrare Emma?""Quanto avró abbastanza coraggio per affrontarla." Disse lei abbassando il capo.
"Non dire questo.
Lei sa che non sei dalla loro parte. Sei una brava ragazza, non hai fatto del male a nessuno." Rispose poggiando una mano sulla spalla della ragazza."Già non ho fatto niente..
Non ancora..."
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Moon
Fanfiction"Sei e sarai sempre la mia luna, la più bella e luminosa che abbia mai visto."