Capitolo 60

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Narratore Esterno.

I giorni scorrevano più veloci che mai in quel periodo.
I profumi degli alberi in fiore primaverili lasciavano spazio all'odore dell'estate.

Emma dopo quel giorno ad Hogsmade non è riuscita facilmente ad andare avanti, come se nulla fosse successo.
Come se non l'avesse visto davanti a lei.

Dall'altra parte Draco Malfoy si era ufficialmente perso d'animo, dopo averla rivista sta le braccia di Clark.

James era la persona sicura che tutti vorrebbero al proprio fianco.
Quella persona che potrebbe donarti una vita serena e tranquilla, e anche felice.
E questo Emma lo sapeva.
Sapeva che se si fosse lasciata andare, almeno avrebbe potuto vivere alcuni anni in pace, senza brutti pensieri per la testa.
Ma questo non era assolutamente abbastanza per continuare a vivere, per continuare a respirare.

Draco Malfoy era un punto fisso nella sua mente, e nel suo cuore; difficilmente sarebbe riuscita a sorpassare tutto quello che aveva vissuto con lui.

In quel caldo giorno Emma stava aspettando una cara amica, e intanto stava preparando qualcosa da bere, quando il campanello bussò.

"Pansy!" Disse abbracciandola.
"Vabene questo è abbastanza.." rispose dandole una pacca sulla spalla.
"Mi sei mancata..." Le disse Emma sincera.
"Anche tu, forse..."

Pansy era buona, diversa dalle altre.

"Allora... perchè hai chiesto di vedermi?" Chiese Pansy, sedendosi sul divano in salotto.
"Ricordo che qualche sera fa c'eri anche tu al locale, giusto?"
"Si, giusto.." disse lei abbassando un po' lo sguardo.
"Io volevo solo chiederti se sapevi cosa fosse successo, non ricordo tanto.
Ricordo di Blaise, di te, di Astoria, e basta.." disse Emma un po' triste.
"Lo vuoi sapere?"
Emma, forse intuendo un po' troppo di quella domanda, fece un cenno con la testa.
"C'era Draco."

Il cuore di Emma nello stesso momento si frantumò e riprese a battere velocemente.
Il labbro le tremava, come le mani.
Non riusciva a pensare a qualcosa di sensato da dire, così Pansy continuò, notando lo stato di agitazione dell'amica difronte a lei.

"Draco è..vivo. Ma non sono io che devo darti spiegazioni e cose simili, credo che per ora ti basti sapere questo.
C'era anche lui, però quando ti ha visto con quel ragazzo nei suoi occhi ho visto rabbia, delusione e poi di nuovo l'apatia.
Ha sempre parlato di te per tutto questo tempo, e tu per lui resti sempre la stessa di un anno fa, ma dopo l'altra sera non sa se è lo stesso per te.
Comunque tu eri un po' brilla, sei uscita fuori e l'hai trovato. Mi ha detto Daphne che vi ha visti molto vicini e per poco non ha urlato dallo stupore.."disse Pansy abbozzando un sorriso.

Intanto Emma riceveva tutte quelle informazioni, ma nella sua mente c'era solo una parola.

Vivo.

Poteva vederlo, stare con lui.

Vivo.

Poteva amarlo come non aveva mai fatto fin ora.

Vivo.

Poteva correre da lui.

"Io l'altro giorno credo d-di averlo visto ad Hogsmade, ma poi l'ho perso di vista, James è venuto da me, siamo tornati indietro e.."
"Calmati. Sta calma." Rispose Pansy bloccandole le spalle con le mani.
"Respira."

...

Intanto al Manor la situazione non era delle migliori.

Come sempre Blaise era a casa dei Malfoy, difronte a Draco seduto su una poltrona.

"E poi mi ha spinto, il fiore è caduto e... e lui la stava riportando dagli altri" disse Draco con una mano tra i capelli per la frustrazione.
Ero spaventato, triste, arrabbiato, e Blaise era lì per ascoltarlo, e magari per dirgli cosa fare secondo lui.

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