White and Blue

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"Lè vestiti, usciamo"

Era una giornata particolarmente calda per essere febbraio

E non mi andava per niente di rimanere a casa, fu per questo che mi decisi ad accontentarlo ed alzarmi dalla mia sedia

"Possibile che rompi le palle?" non potevano mancare i battibecchi però

"Muoviti culone che ti sei lamentato fino a poco tempo fa con Diego" sbuffai mostrandogli il mio bel dito medio dirigendomi poi successivamente in bagno

Diego aveva la bocca larga, parlava senza aver freno, e per quanto possa essere odioso questo particolare, avvolte può tornare utile

Mi lavai velocemente e mi infilati un'accappatoio, lavai i denti e mi recai poi in stanza

Aprì l'armadio visualizzando tutto quello che c'era al suo interno

Non sapevo cosa indossare, insomma era una giornata calda, quasi primaverile, ma è pur sempre febbraio

E se poi avesse fatto freddo?

Sbuffi sonoramente infilandomi un paio di mutande

"Tanche" urlai il nome del mio ragazzo che conoscendolo era intento a fare qualche foto per vantarsi dell'outfit che aveva scelto

"Che ti urli? Gallina" entrò in tutta la sua bellezza dalla porta

"Dobbiamo uscire per forza?Non ho niente da mettere" mi buttai sul letto arreso

"Si dobbiamo uscire per forza, qual'è il problema? Hai due armadio a disposizione, possibile che tu non abbia nulla da mettere?Dio santo, mi dovranno riconoscere come santo in questa casa" borbottò l'ultima frase osservando tutto quello che avevo

"Metti questi" mi lanciò un paio di jeans stracciati con una felpa leggera ed una maglia a mezze maniche da mettere sotto

Mi illuminai alla vista di quella maglia, ne avevamo due uguali, l'avevamo comprata insieme tempo fa, la cosa divertente è che l'abbiamo scoperto solo quando tornammo a casa

"Grazie amore" gli lasciai un bacio sul collo quando si avvicinò a me
Si alzò leggermente sulle punte per sussurrare al mio orecchio

"Tanto te li toglierò in giornata biondino" arrossì dalla testa ai piedi per la sua allusione e mi allontanai da lui vestendomi velocemente

Era un cretino, sapeva quanto mi imbarazzavano ste cose ma lui continuava tranquillamente, come se niente fosse

Una volta finito mi avvicinai di nuovo a lui che aveva aspettato seduto sul letto, e lì fu la prima volta che lo guardai attentamente

Aveva indossato un pantalone blu, una camicia bianca e sopra ci aveva abbinato un gilet celeste

Era assurdo

"Appena hai finito di squadrarmi me lo dici, così andiamo" ghignò

Dondolai imbarazzato sui miei piedi per poi uscire dalla stanza seguito da lui

"Ma come sono carini i piccioncini oggi, dove andate belli?" Mi venne incontro Gian che provò ad abbracciarmi

Fu fermato dal mio ragazzo che, come se avvisato dal pericolo di altre braccia attorno a me, mi tirò a se guardandolo male

Os TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora